Esordire non è mai facile. Figuriamoci cosa voglia dire tornare ai nastri di partenza di una prova di Coppa del Mondo dopo che la stagione è già iniziata da tempo, a poco più da un mese da quando si è tornati a fare attività. Quest'oggi è toccato a Gioele Bertolini affrontare tutto questo schierandosi nelle retrovie della griglia di partenza della prova di Namur (BEL), sesta prova della UCI World Cup di ciclocross.
"Partire da dietro non è mai facile. Figuriamoci qui a Namur su uno dei tracciato più difficili e duri che abbia mai affrontato. Con queste condizioni meteo al limite del praticabile. Ma era uno step che dovevo affrontare. E non posso che essere soddisfatto."
Gioele parte bene e subito si guadagna una posizione nel cuore del gruppo cercando di resistere alle mille insidie nascoste lungo il tracciato reso scivoloso dal fango e dalla pioggia, cercando di non curarsi del freddo che come se non bastasse era in grado di rendere la fatica ancora più insopportabile: "Nei primi giri sono stato calmo ed attento a non fare errori che potessero in qualche modo compromettere tutta la mia gara. Dalla metà in poi, quando il gruppo si è allungato e gli spazi sono aumentati ho iniziato a rimontare sfruttando le due armi a mio favore: le potenzialità della mia Áspero, oggi impeccabile, e le mie doti di guida quando c'è da saper stare in equilibrio."
Il risultato è quasi esaltante. Un 23º posto che segna l'ennesimo innalzamento dell'asticella per Bertolini che ora è ancora più convinto dei propri mezzi: "Una bella iniezione di fiducia. Una gara difficile che mi permette di guardare sereno verso i prossimi appuntamenti."