Nuovo scenario. Da vero ciclocross. Come nelle classiche del nord. Le condizioni preferite da Gioele Bertolini che nella specialità emerge per le incredibili doti tecniche di guida quando le condizioni sono estreme. "Fortunatamente quando è toccato a noi scendere i pista ha iniziato a piovere - commenta Gioele nel post-gara - la pioggia è il miglior alleato di un ciclocrossista quando il tracciato si appesantisce con il fango."
Come ieri all'Idroscalo anche oggi a Brugherio si correva a livello internazionale. Come ieri a Milano, anche oggi, la gara è stata combattutissima, sin dalla prima tornata. In testa si è formato subito un drappello di fuggitivi. I piloti più abili sul fango.
Tra loro anche Gioele: "Oggi ho fatto una gara di testa ed alla fine è andata meglio di ieri - racconta - all'inizio si è faticato molto perché li davanti avevamo tutti più o meno lo stesso passo ed era impossibile fare la differenza. Si è deciso tutto negli ultimi due giri. Attacchi e contrattacchi. Io ho commesso ancora un paio di errori sul più bello, ma non penso abbiano condizionato il risultato."
Gioele chiude in rimonta in seconda posizione dopo aver entusiasmato pubblico e tifosi: "Il morale è alto. La condizione è buona e so che correndo tornerà anche quella brillantezza che mi permetterà di arrivare al top in poco tempo. Oggi il test più importante l'ha superato la mia Áspero ed ogni singolo componente sello speciale allestimento curato da FSA, Prologo e Vittoria Tires. É nel fango che vengono a galla i veri limiti di una bicicletta da ciclocross. Limiti, appunto. I limiti di questa bici io ancora non riesco proprio a vederli!"
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