Bronzo di Chiara Burato (OMAP) alla Conquistadores Cup

Porto Azzurro (Livorno) - Dopo l'evento clou nazionale (internazionale) della stagione agonistica - targata 2020 - (tra l'altro da segnare sul proprio calendario personale come una delle più "avare" per quanto riguarda le race a livello nazionale e internazionale: vedi la pandemia di COVID-19), ovvero la Capoliveri Legend Cup (Eleven - Undicesima edizione) andata in scena lo scorso fine settimana - sempre sul suolo elbano domenica 18 ottobre 2020 e tra l'altro - il prossimo anno 2021 - campionato mondiale marathon, si è gareggiato - nuovamente - sull'Isola d'Elba, ma questa volta nella bellissima e caratteristica cittadina di Porto Azzurro e con un evento sportivo che - nonostante la sua giovane età è già diventato un "must" (per le ruote artigliate) di rilevanza nazionale e non solo.

 


Parliamo della Conquistadores Cup (giunta quest'anno al suo "lustro" di vita, ovvero alla sua quinta edizione), una granfondo di mountain bike che si è svolta nel bellissimo entroterra elbano, ai confini con il mare e, soprattutto, tra le splendide colline che formano lo spettacolare ed impareggiabile "scenario" naturale di Porto Azzurro e dell'intera Isola d'Elba.

 

La granfondo è anche denominata e conosciuta con il termine d'Alarcon proprio in "onore" dei veri conquistadores spagnoli che hanno regnato (e colonizzato) - in passato - sul territorio di Porto Azzurro e sulla nota fortezza spagnola; circuito da ripetere due volte per un totale di oltre una quarantina di chilometri (46) e un dislivello, in "positivo", di oltre duemila metri (2100) e con due salite piuttosto lunghe et due "strappi" - corti, parecchio duri ed impegnativi - che portavano nella centralissima piazza Matteotti, bellissima e suggestiva piazza e considerata il "salotto dell'Isola d'Elba" di Porto Azzurro "head quarter" della manifestazione elbana (con partenza e arrivo).

 

Panorami e tracciato veramente da "sogno" e "spettacolari", con passaggi su scalinate, spiagge, pinete di macchia mediterranea; il tutto alternato a simpatici e piacevoli single track, con una cronoscalata denominata "locman"; purtroppo, l'unico neo: la pioggia e il fango che ha imperversato per buona parte della gara.

 

Ai nastri di partenza la nostra dinamica e inossidabile portacolori, Chiara Burato tra l'altro già presente in quel dell'Elba (da una settimana), visto e considerato che aveva già partecipato alla Capoliveri Legend Cup 2020 e valevole anche per l'Italiano Marathon (MX) e che l'ha vista posizionarsi (con un po' di amaro in bocca vedi la foratura quando era a ridosso delle prime e del podio) nella top - five "nazionale" di giornata quinta e settima nella internazionale; da ricordare - a titolo di cronaca - che Chiara fu la vincitrice nel 2019 e quest'anno (2020) è salita nuovamente sul podio, ma sul gradino più basso (bronzo).

 

Appena rientrata in "Italia" da Porto Azzurro l'abbiamo sentita telefonicamente e questo è il suo commento: "Che settimana fantastica prima in quel di Capoliveri per la race omonima (valevole anche per l'Italiano Marathon 2020) e a seguire qui a Porto Azzurro per la Conquistadores Cup; un'ospitalità (in entrambi le occasioni) favolosa, gente e cibo eccellente; peccato solo non averla chiusa al meglio e soprattutto come volevo! Non ci sono scuse: sul fango e sul bagnato sono pietosa! Chiudo 3ª, dietro ad una spettacolare Annabella Stropparo (prima) e all'altoatesina, Sandra Mairhofer, veramente molto performante soprattutto in discesa (seconda)"!


"Un grazie a tutti - conclude Chiaretta Burato - partendo dagli organizzatori di questa splendida gara; alla mia squadra, ovvero la OMAP Cicli Andreis, al mio coach (Giancarlo Ginestri), al mio patron Agostino Andreis e a sua moglie Jenny Piccinato (che mi hanno seguito sempre e per buona parte degli impegni agonistici targati 2020); agli sponsor vecchi e nuovi (vedi Born-Italia); la Conquistadores Cup è stata l'ultima race della mia stagione agonistica; speriamo di riuscire a ripartire col piede giusto e senza abbattersi l'anno prossimo (2021); non ultimo perché meno importante, un grazie speciale e di cuore per la fattiva collaborazione va alla mia università di Vicenza  e alla coordinatrice del mio corso (Enrica Cecchin) di laurea in fisioterapia che mi hanno permesso di partecipare a tutti gli eventi sportivi - per la verità molto pochi quest'anno -  targati 2020!".


Photo credit: Conquistadores Cup 2020 - Mtb Channel (Battista Merisio)

 

 

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