Luca Cerri ha concluso il Giro dei 6 laghi

Un' avventura particolare, un'esperienza unica, una scommessa vinta. Durante il periodo nero della fase 1 del Covid 19, continuava a pensare cosa fare al ritorno alla normalità. Un qualcosa di diverso dal solito, un ‘avventura da ricordare per sempre. E, così, Luca Cerri, atleta del Lugagnano off road, si è inventato il Giro dei 6 Laghi.


"É partito tutto verso la fine della quarantena, quando iniziava a salirmi una voglia irrefrenabile di pedalare. Visto che di gare non se ne parlava, ho deciso di affrontare questa avventura in solitaria per fare un'esperienza memorabile: il Giro dei 6 Laghi". Il commento di Luca.

 


"Dopo aver preparato il percorso GPS mi sono attrezzato con una borsa al manubrio piena di panini, sacchetto sotto sella con camere d'aria, due borracce, luci, 2 Garmin uno per la traccia e uno con i dati e Gopro. Mi sono svegliato alle 3 del mattino, dopo una colazione salata bella abbondante sono partito alle ore 4 da casa (Cremona) verso il Lago di Endine.

 

Dopo aver visto l'alba a Castelvisconti intorno alle 5 del mattino sono arrivato al primo lago (Endine), alle ore 7, dopo di che mi sono diretto verso Lovere per costeggiare il secondo lago (Iseo), ho percorso la costa bresciana, sono salito sul Polaveno. Verso le 10:40 sono arrivato al lago d'Idro (10.40) poco dopo ho fatto una pausa di 15 minuti a Storo (200km) per ricaricare un po' il Garmin e sono ripartito verso il lago di Ledro.


Una volta arrivato (ore 12.30) sono sceso verso Riva del Garda e sono subito salito al Lago di Tenno (13.20) una volta scattata una foto sono tornato verso Riva del Garda per affrontare tutta la costa veronese del lago di Garda (ore 14 tutta contro vento ahah). Ho fatto una sosta a Peschiera del Garda a 300 km per mangiare un gelato e una coca fresca e sono partito verso casa passando per Castiglione delle Stiviere, Carpenedolo ed Asola.


Arrivo a Cremona ore 20 per un totale di 400 km, 14 ore di pedalate, 2800 mt dsl, media dei 28,6 km/h, 9100 kcal; consumato 16 panini, 2 barrette ed infinite borracce". Il suo primo commento post Giro.

 


' stato un viaggio bellissimo, ho visto posti stupendi e mi sono goduto ogni istante del giro. Mi resterà impresso nella mente a lungo. Fortunatamente non ho avuto nessun problema, nessun momento di cedimento sia mentale che fisico, stavo bene e mi sono alimentato correttamente. L'unico problema che ho avuto è stato ai -50 km, nella zona di Asola, mi si è infiammato il ginocchio destro. Questo dolore ha rallentato un po' il ritorno, ma di certo non ho mai pensato di mollare. Ci tengo a precisare che non ho avuto nessun tipo di assistenza esterna, mi sono attrezzato da solo sia con cibo e ricambi della bici. É stata una straordinaria esperienza".

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