Lugagnano Off Road, parola ad Alice Riboni

 

Si lavora sempre con grande intensità e passione per il movimento femminile. Negli ultimi anni, il team manager Ilario Silva, con lo staff tecnico del Lugagnano off road, ha allestito un programma particolare per quanto concerne il settore femminile: sia amatoriale, ma soprattutto per quanto concerne l'attività agonistica. E, sappiamo tutti, com'è difficile reperire giovani ragazze nel mondo della mtb. Sforzi che hanno ripagato a pieno il team piacentino: in entrambe i concetti. A livello agonistico (abbiamo già presentato Greta Pighi), il team di Lugagnano Val D'Arda, può vantare anche la dinamica


Alice Riboni, atleta nata a Fiorenzuola d'Arda (PC) il 14 novembre 2004, residente a Lugagnano Val D'Arda, studentessa secondo anno di superiori al Liceo Umanistico,Istituto Enrico Mattei.


Ciao Alice. Raccontaci, com'è il tuo feeling con lo sport? "Ho praticato nuoto dall'età di cinque anni fino a nove. A sei anni mi sono avvicinata al ciclismo e da lì ho iniziato a praticarlo. Ho praticato anche la danza che poi ho mollato per concentrarmi solo su uno sport".


Una tua scheda personale a livello ciclistico? "Inizialmente da giovanissima posso dire di aver fatto un gran numero di risultati, ma sicuramente non hanno la stessa importanza di quelli fatti ora, che sono ad un livello molto più alto. I risultati ottenuti sono sicuramente tanti, ma do vera importanza a pochi di questi".


Come ti sei avvicinata alla mtb? "Solo grazie a mio papà e solo per puro caso. Un giorno entrando in un negozio di bici con lui vidi questa bicicletta e diciamo che me ne ''innamorai''. Supplicai mio papà di prendermela e da lì piano piano ho iniziato ad uscire in bici, allenarmi con gli altri, praticare gare fino ad arrivare qui dove sono ora. Ormai sono dieci anni che sono nella Lugagnano off Road".


Cosa significa per te praticare mtb? "Prima significava guardarsi in giro, stare con gli amici, giocare. Ora sicuramente come prima cosa c'è il divertimento, ci sono gli amici, ma c'è anche la determinazione la fatica, il sudore che alla fine ti fanno arrivare a dei risultati".


In casa come ti alleni? "Sicuramente visto che non si può uscire, le cose da fare sono veramente poche. Faccio i rulli 4 volte alla settimana, 2 volte gli esercizi per addominali, braccia. Un giorno di riposo, e nel cortile esercizi di tecnica".

 

Il percorso che preferisci di più? "Val di Casies".

 

La tua più bella soddisfazione? "La soddisfazione più bella per adesso credo sia stato un sesto posto all'italiano per il quale avevo lavorato tanto".


La delusione maggiore? "Sempre l'Italiano. Per quale motivo? Il sesto posto l'ho considerato sia una soddisfazione perché il livello era veramente alto quindi sono contenta di essere arrivata così tanto avanti. Nello stesso tempo è stata anche una grande delusione nel senso che mi aspettavo di più da parte di me stessa".


La biker che stimi molto? "Per il carattere e tutto è la svedese Jenny Rissveds".

 

Per Alice, il 2020, segnava l'ultimo anno tra le Allieve, e quindi, sperava di togliersi alcune soddisfazioni, ricordando che nel 2019, Alice ha vinto il titolo regionale Xc, ha vinto il circuito Santa Cruz Series, il Leonessa Mtb, campionessa regionale di ciclocross, vincendo il memorial Paletti di ciclocross.

 

Grazie Alice per l'intervista. Chiudiamo il tutto con un saluto ai compagni di squadra e staff? "Avrei tante cose da dire ai miei compagni ed allenatori. Il primo pensiero che mi hanno vista crescere e mi hanno aiutata nei momenti difficili, e sotto certi aspetti, mi hanno aiutata a maturare molto. Di riflesso conclude Alice Riboni- li ringrazio perchè hanno sempre creduto in me, e se mi sono tolta delle soddisfazioni, è anche merito loro, perché mi spingevano moralmente e tecnicamente ad ottenere certi traguardi, anche quando in effetti io non ci credevo. Ci vediamo alle gare".

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