Lugagnano Off Road, in archivio gli italiani CX

Tre giorni di gare, in quel di Schio, località vicentina sede del campionato italiano di ciclocross FCI.

Folta la presenza del gruppo della Lugagnano Off Road. Una prima giornata straordinaria per il team piacentino (come avevamo raccontato nel comunicato precedente) con Federica Sesenna, atleta di Vernasca, che si laurea campionessa italiana nella sua fascia amatoriale ews.  Bene anche Francesco Ferrari quarto nei master 7 (60/64).

 

Nella seconda giornata tricolore, di scena le categorie agonistiche giovanili. Tra gli Esordienti II anno (14 anni) Alberto Cavalieri chiude quarantunesimo, precedendo di quattro posizioni Lorenzo Moschini. Da segnalare come Lorenzo, quando era in venticinquesima posizione, ha avuto un problema al cambio (causa il fango), dovendo così spingere il mezzo meccanico verso ai box, perdendo molte posizioni.

 

In campo femminile ottima prova di Greta Pighi, dodicesima tra le esordienti II anni, con l'atleta sempre nella top ten, fino ad un problema zona cambio, quando ha trovato un po' di traffico sia in zona entrata che uscita. Sfiora la top ten Alice Riboni, undicesima tra le Allieve II anno (16 anni). La nostra rappresentante ha avuto, purtroppo, subito un problema in partenza (problemi nell'agganciare il pedale), perdendo troppe posizioni, procurando alla giovane atleta un po' di tensione. Con carattere, la Riboni guadagna posizioni su posizioni, non riuscendo però nell'intento di entrare tra le dieci di categoria.


Domenica, infine, spazio alle gare agonistiche maggiori. Tra le under 23 Marianna Angelica Gilioli chiude quattordicesima, con la sorella Dorotea Viola undicesima tra le èlite. In campo maschile, infine, Samuele Gilioli termina la sua prova al ventinovesimo posto.

 

Il commento del team manager Ilario Silva: "È stata una trasferta intensa, ripagata dalle ottime prove fornite dai nostri atleti, ed ai risultati conquistati da parte di tutti. Poi il tricolore conquistato è qualcosa di fantastico. Sono soddisfatto dei miei atleti - conclude Ilario Silva - che anno dimostrato grande carattere, di non mollare mai, e di soffrire. Perché il ciclocross è anche questo".

 

 

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