SEIWALD DI BRONZO ALL'ITALIANO XCO

I piloti del Santa Cruz Fsa tornano dal campionato italiano xco 2019 con una medaglia di bronzo e qualche rammarico. Al terzo posto di Greta tra le Un23 fanno eco il 4º e 5º posto di Gioele ed Andrea nella classe regina. Solo 12º Zaccaria tra gli Un23 uomini.

La storia è molto semplice. 4 piloti e 3 titoli tricolori in ballo per uno degli appuntamenti più attesi di ogni stagione. L'appuntamento che da solo è in grado di ripagare gran parte dei sacrifici e del lavoro svolto da ogni singolo atleta. Il campionato italiano cross country.

 

 

Sulla carta era tutto chiaro, tutto molto semplice. Con Greta si corre per vincere. La forma è al top. Il primo posto è alla sua portata, anche se il tracciato non è dei più tecnici, ma con la Highball si può essere davvero veloci e fare la differenza. Con Andrea e Gioele si punta al podio. Certo, si corre sempre per vincere, ma in Italia il livello è da World Cup e conquistare il podio sarebbe una bella iniezione di fiducia. Per Gioele che si vuole confermare in crescita. Per Andrea che si vuole ri-confermare pilota di enorme classe e spessore atletico. Con Zaccaria invece si punta in alto, più in alto che si può, per ritrovarsi dopo una prima parte di stagione viziata da impegni extra sportivi e alti e bassi con la preparazione.

 

 

La realtà, invece, è stata ben altra cosa. Crudele, forse. Ma lo sport implica anche questo. E bisogna accettarla. Punto. Greta parte mettendo a fuoco la vittoria, vede però il titolo allontanarsi e l'argento scivolagli via dalle mani giro dopo giro, chiudendo sofferente in terza posizione: "Ero partita per vincere. Lo faccio sempre. Ma quest'oggi stavo veramente bene e sapevo che il titolo sarebbe potuto essere alla mia portata - ha commentato Greta dopo il traguardo - i piani però non sono andati come previsto. Una scivolata. Poi un'altra. La concentrazione che se ne va assieme al primo ed al secondo posto. Non ho nulla da recriminarmi, ma profondamente dispiaciuta nei confronti del mio team e di tutte le persone che lavorano per me, che mi sostengono. Ora voglio solo risalire in sella, attaccare il numero e correre. Per loro. Per rifarmi e ritrovarmi. Voglio la mia rivincita."

 

 

Andrea e Gioele si fanno subito notare nella gara regina. Tibi sfiamma in partenza. Gioele rincalza. Ma la davanti non mostrano segni di cedimento e dopo una gara dura e sofferta i nostri chiudono rispettivamente al quarto e quinto posto. Non riescono ad agguantare il podio, ma la loro gara lascia il segno ed una gioia enorme nel cuore dei tifosi che li hanno supportati e seguiti: "C'è poco da dire. Davanti c'era una moto e subito dietro due carabinieri che la inseguivano - scherza Gioele applaudendo i vincitori di giornata - per noi non c'è stato spazio anche se io e Tibi ci abbiamo provato in tutti i modi. Oggi è andata così anche se dal mio punto di vista torniamo a casa con il bicchiere comunque mezzo pieno. Stiamo bene e davanti a noi restano ancora tanti appuntamenti importanti che ci attendono. Ci faremo trovare pronti."

 

 

"Che dire...ormai sono troppo vecchio per fare questo genere di fatiche - sorride il capitano #IronTibi - la gara di oggi è stata durissima. Fisica. Di testa. Di cuore e molto altro ancora. Non è bastato. Come dice Giò resta la consapevolezza d'essere un team che trova la sua forza ed i suoi stimoli nella compattezza e nello stare bene assieme. Dispiace per i titoli sfumati e per le delusioni di giornata. Nostre, del team e dei tifosi. Ma ci rifaremo. Ne sono certo."

 

Anche per Zaccaria la giornata non è stata propizia ad allontanare i demoni delle ultime gare. Dodicesimo posto per lui dopo una caduta ed un pit stop ai box per porre rimedio ad una foratura: "La cosa certa è che oggi la fortuna era impegnata a guardare altrove - racconta Zak - ma non voglio assolutamente trovare scuse. So bene che devo rimettermi subito al lavoro, rimboccarmi le maniche e lavorare sodo se voglio tornare a correre ai miei livelli."

 

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