Firenze: Sfiorerà quota cinquanta il numero dei tesserati della formazione pratese New Bike 2008 Racing Team, che è stata presentata ufficialmente domenica nella sala del First Hotel di Calenzano.
Tra nuovi atleti e bikers riconfermati la formazione pratese del presidente Alessandro Anzivino può davvero ambire ad ottenere risultati degni di nota. "Punteremo principalmente a ben figurare sia nelle prove del circuito della Coppa Toscana, sia in quelle della Rampitek, con un occhio di riguardo chiaramente alla classifica finale - ha sottolineato Anzivino - il calendario della stagione è comunque molto vasto e ambizioso, ma chiaramente sarà flessibile e soprattutto sarà bilanciato in base anche alla condizione dei ciclisti. Uno dei principali obiettivi sarà comunque il tricolore."
Molte delle speranze sono infatti riposte nella new entry Maria Cristina Nisi, plurivittoriosa nell'ambito delle marathon, dal fisico esile, ma dalla grinta di acciaio. Tra le donne riconfermata anche Beatrice Mistretta, reduce da un 2018 davvero positivo e impegnativo.
Volti nuovi saranno i due èlite Tiziano Carraro e Simone Ferrero e i due under Mattia Impera e Mattia Paghera. Riconfermatissimo il "capitano" veterano Master 2 Cristiano Taliani, affiancato dai giovani talentuosi Giuseppe Panariello, Matteo Pampuja Piacentini, Nicola Luchini e Lorenzo Rossetti.
Assolutamente pronti a ripartire alla grande, dopo esser stati protagonisti nei più importanti circuiti dello scorso anno, Francesco Calcagno (M3), Valter Valleri (M6), capace di aggiudicarsi un poker di maglie di leader nei più importanti circuiti toscani, Andrea Vanni (M3), Claudio Rosi (M5).
Salto di categoria tra gli junior per il promettente Taddeo Poli, mentre Riccardo Vanni dovrà difendere i colori nero- azzurri tra gli allievi.
Preziosissimo sarà anche l'apporto tecnico- logistico fornito dal meccanico e biker Carlo Ferruzzi e dagli assistenti - bikers Mario Migliorini e Alessandro Ciabatti, sempre al seguito dei propri ragazzi, sia per fornire il supporto necessario in caso di guasti tecnici, sia per passare a coloro che sono in gara il rifornimento necessario di acqua e barrette durante i tracciati massacranti delle marathon. Una fatica diversa da quella dei ciclisti, ma davvero indispensabile per ottenere i migliori risultati in corsa.
