Nessuno batte Jacopo Billi alla Sila Epic

Terza vittoria di fila per Jacopo Billi, inarrestabile nella marathon più dura del Sud Italia. Per Daniele Mensi la Swiss Epic ha avuto uno sviluppo a dir poco incredibile.

E' stato ancora Jacopo Billi a scrivere per la terza volta il suo nome nell'albo d'oro della Sila Epic.  Il biker di Rocca Canavese si era imposto nelle stagioni 2018 e 2019 e, anche dopo un anno di stop della manifestazione, ha tagliato per primo il traguardo della marathon di 103 Km che affrontava le vette più alte e suggestive dell'altopiano della Sila.


Sul muro di Croce di Magara con il terzo trionfo personale, il portacolori di SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team ha scavalcato in vista del traguardo il faentino Riccardo Chiarini, collezionando il suo terzo successo del 2021.  Dopo una prima parte molto combattuta e superato un momento difficile, Billi ha preso il comando della gara, finendola con una buona nota e con una performance rassicurante in previsione delle prossime scadenze.

 

Jacopo Billi vincitore per la terza volta della Sila Epic


"Diciamo che oggi è stato un pò complicato perchè nei primi 60 Km è andato tutto bene, eravamo in 6-7 poi dopo aver fatto la salita più lunga, ho scollinato terzo.  Dopo una decina di chilometri ho cominciato avere crampi e ho perso diverse posizioni, fino alla sesta.  Pensavo di  concludere al massimo il terzo posto, per fortuna sono riuscita a gestire un po le difficoltà, avevo 3 minuti di gap da Chiarini a 25 dell'arrivo e ho fatto tutta l'ultima salita e le ultime due discese cercando di recuperare il più possibile.  Lui si è un pò spento, probabilmente ha avuto un pò di crisi nel finale, l'ho raggiungo a otto dall'arrivo e l'ho superato, vincendo per la terza volta la Sila Epic"

Le note liete per Jacopo Billi arrivano a conclusione di una settimana che invece non era iniziata male per Daniele Mensi, ma ha avuto uno sviluppo a dir poco incredibile.  Per la prima volta, in un'inedita coppia con il belga Frans Claes, Daniele ha preso il via della Swiss Epic, entrambi non sapevano esattamente come si sarebbero armonizzati sulle montagne dei Grigioni, ma già nella prima tappa nei dintorni di St. Moritz la squadra mista Showpad-Soudal ha concluso la giornata sul podio, in terza posizione con un gap di poco più di un minuto dai vincitori in una delle tappe più selettive.

 

Mercoledì la tappa St. Moritz - Valposchiavo è stata inverosimile, i leader, secondo assoluto e Mensi-Claes hanno salutato gli altri, ma raggiunto il paese di Poschiavo è accaduto il dramma della giornata, Trek-Pirelli e Showpad-Soudal si sono abbattuti a vicenda quando comandavano la tappa, staccati di poche decine di secondi e cercavano di recuperare sui leader della generale, Nicola Rohrbach e Lukas Flückiger.  In un bizzarro colpo di scena Claes e Porro si sono scontrati, causando il ritiro di entrambi i rider dalla gara a causa delle pesanti conseguenze, Claes e Mensi hanno imboccato una direzione sbagliata, ma il loro errore è stato indotto da una indicazione errata di un addetto del percorso, come racconta Daniele Mensi.

 

Daniele Mensi e il belga Frans Claes (Showpad-Soudal) sfortunati protagonisti della Swiss Epic

 

"E' una cosa che penso non sia mai successa in nessuna gara, non potevo credere ai miei occhi.  Posso dire che già al termine della prima tappa noi corridori ci eravamo lamentati durante il briefing facendo presente che il percorso fosse segnalato male, si faceva fatica a vedere le frecce, si sbagliavano i bivi e diventava pericoloso.  Nella seconda tappa la dinamica di quanto è successo è già stata ben spiegata, siamo arrivati a Poschiavo ma invece di entrare nel paese si doveva fare un anello per evitare il centro, il marshall che presidiava il bivio ci ha indirizzato in una direzione errata e ci siamo scontrati in pieno con Samuele e Fabian che venivano giù in discesa a 50-60 all'ora.  Purtroppo le conseguenze sono state pesanti e mi sento di affermare che l'imbocco di quel tratto andava chiuso con delle fettucce per togliere ogni dubbio sulla direzione da imboccare, in ogni caso la sicurezza nelle gare dei corridori dovrebbe essere tutelata maggiormente"

 

Fotografia Jacopo Billi © Francesco Papa - The Sportspirit

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