Ischgl Ironbike, uno sguardo avanti e uno dietro

Aleksei Medvedev e Daniele Mensi hanno deciso di sfruttare l'esperienza offerta dalla quattro giorni di Ischgl. Il bilancio per il campione russo è l'ottavo posto nella generale, Mensi ci riprova tra una settimana in Svizzera.

Quattro giorni dopo la bella vittoria di Aleksei Medvedev alla Alta Valtellina Bike Marathon, SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team non ha avuto lo stesso successo alla Iscghl Ironbike.  Sia il campione russo che Daniele Mensi che hanno deciso all'ultimo minuto di prendere parte alla corsa a tappe nell'Oberland tirolese per approfittare della gara come allenamento intensivo. 

 

Il format della stage race UCI austriaca e soprattutto la qualità del campo di partenza che prometteva quattro giorni di sport ai massimi livelli ha dato altrettanta motivazione e spinta ai due rider di SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team in modo da essere nella migliore forma fisica per le gare dei prossimi mesi.

 

Si è iniziato mercoledì con una cronometro di 15 minuti e la sera dopo con la cronoscalata illuminata da Ischgl fino ai 2.306 metri di Idalp Alpenhaus, entrambi disputate con la pioggia.  Nella prima tappa Medvedev ha concluso ottavo, precedendo Mensi di sei secondi, giovedì sera sui 7 Km dell'Alpenhaus Trophy le posizioni si sono invertite con Mensi decimo e Medvedev in sofferenza, 17°.

 

Aleksei Medvedev durante la Time Trial che ha aperto la Ischgl Ironbike

 

Poi venerdì lo short track, un altra gara da fare a tutta, sette giri attraverso il villaggio di Ischgl.  La gara di Mensi non è finita come sperava, dopo 6 giri transitava in seconda posizione per poi concludere nono a 22 secondi dal vincitore Urs Huber, con Medvedev dodicesimo.

In una classifica generale con distacchi piccoli decisiva è stata la Ischgl Ironbike Marathon, 76 Km con un dislivello 3.700 metri attraverso l'imponente catena montuosa del Silvretta.  In questa tappa determinante per la classifica generale dove tutto era ancora aperto, Aleksei Medvedev ha finito bene la settimana, mentre Daniele Mensi non ha potuto giocare da protagonista fino in fondo.

 

"Dopo la Alta Valtellina, la Ischgl Ironbike era il modo migliore e più semplice per me per tornare al livello più alto il più rapidamente possibile, sopratutto nella maratona con tanti avversari di lievello mondiale. Siamo scesi direttamente da Livigno per venire qui e mi è mancata la necessaria freschezza nelle tappe più brevi, ma spero che questi giorni di gara mi aiutino per la prossima gara che sarà il Grand Raid BCVS. Aspettavo la marathon dell'ultimo giorno, mi sono mantenuto nel gruppo di testa di 20 corridori nell'anello a valle di 30 Km, perché immaginavo che i rimanenti 46 km con oltre 2.500 metri di dislivello avrebbero offerto molto spazio, in realtà non ho scollinato troppo lontano dai primi in ottava posizione e ho fatto l'ultima ora e mezza completamente da solo.  Ho concluso in questa posizione, la stessa della generale.  Spero che questa gara a tappe mi resti nelle gambe come buon allenamento per i prossimi appuntamenti importanti", spiega Medvedev.

 

Nei primi chilometri intorno a Ischgl non è successo nulla, ma quando la brutale salita di Idalp si è avvicinata al Salaaser Kopf, Daniele e Aleksei si sono fatti vedere nel gruppo di testa.  Se per Medvedev il finale è stata tata una vera e propria lotta a distanza per l'ottava posizione, per Mensi è stato estremamente difficoltoso. Dopo 40 Km le forze sono diminuite velocemente e invece di finire tra i primi dieci dove si trovava, è precipitato in classifica.

 

Daniele Mensi durante la up hill in notturna della Ischgl Ironbike

 

"Non so esattamente cosa mi sia successo" - ha confessato Mensi all'arrivo - "Stava andando molto bene e all'improvviso sono andato in crisi. Ho avuto le vertigini e ho persino faticato a finire la gara, ogni salita è diventa una lotta per la sopravvivenza e alla fine sono arrivato al traguardo con 50 minuti di ritardo dal primo.  Penso che le prime tre giornate con gare corte e l'altitudine abbiano influito negativamente, quindi è stata una settimana molto modesta in termini di risultati. 

 

Sulla salita incredibilmente ripida che portava da 1.400 a 2.800 metri sul livello del mare fino al Salaaser Kopf sono stato ragionevolmente bene fino ai 2.000, ma quando ho spinto ho avuto le vertigini e sono quasi caduto dalla bici!  Alla fine il bilancio fa riflettere perché non sono stato proprio bravo in nessuno dei quattro giorni di gara, eppure sono convinto che queste giornate a Ischgl siano state proprio una bella opportunità in vista della Swiss Epic che disputerò in coppia con Frans Claes che invece qui è andato davvero forte"

Altre News