Protagonisti dietro le quinte: Stefano Brusco, meccanico del Soudal - Lee Cougan e della nazionale

E con questa sono quattro, quattro stagioni passate in Soudal-Lee Cougan per Stefano Brusco. Il "Brusco" lo conoscono tutti, è una persona a cui non piacciono le luci della ribalta, è uno degli uomini “dietro le quinte” che lavorano con passione e dedizione per portare gli atleti sul podio.

Biciclette sempre perfette, queste sono le indicazioni che un buon meccanico deve tradurre nel modo migliore per permettere ai corridori di essere in grado di presentarsi alla linea di partenza con i mezzi meccanici regolati perfettamente. 

 

Uno di questi è Stefano Brusco, meccanico professionista di grande esperienza che si occupa della messa a punto delle mountain bike di Soudal Lee Cougan Racing Team:"Sono tre anni e mezzo che faccio parte della squadra, ci siamo incontrati grazie a Luca Ronchi, che era un atleta del team e che io conosco bene perchè abita dalle mie parti. Attraverso lui ho conosciuto Stefano Gonzi e da lì è partito tutto, gli anni sono passati in fretta e con la squadra si è creato un bellissimo legame."

 

 

Stefano, raccontaci brevemente la tua storia ...
"Ho 46 anni e sono di Trontano, un piccolo paese all'imbocco della Val Vigezzo, una valle unica tra quelle dell'Ossola per la mountain bike. Abitando in una zona di frontalieri, ho iniziato la mia professione di meccanico nell'89 in Svizzera, dove ho lavorato per quattro anni e poi sono rientrato in Italia per lavorare come dipendente di un negozio di Domodossola.

 

Ho avuto fin da ragazzo la passione per il mondo della meccanica e per la bicicletta, così trascorsi dieci anni sotto padrone, in collaborazione con il mio socio, Fabio Calvetti, che nell'ambiente della mountain bike in tanti ricorderanno per le due maglie di Campione Italiano vinte a fine anni '90, abbiamo aperto a Domodossola nel 2005 un nostro negozio di biciclette."

 

Stefano Brusco, meccanico di Soudal-Lee Cougan dialoga con Daniele Mensi

 

La tua esperienza, oltre ad essere a disposizione dei clienti, ti ha anche permesso di diventare anche meccanico della Nazionale italiana.
"Si, è un orgoglio immenso poter essere presente e lavorare con la nazionale fuoristrada agli eventi più importanti dell'anno, portare la maglia con la scritta Italia nelle manifestazioni iridate è motivo di orgoglio e anche di grande responsabilità.   


Ho iniziato con la nazionale di Trial e Downhill di Antonio Silva, con cui ho fatto quattro mondiali per poi collaborare con quelle cross country e marathon nel periodo in cui CT era Hubert Pallhuber e sino ai tempi più recenti con le nazionali di Mirko Celestino, totalizzando altri otto mondiali, oltre a svariate gare internazionali in giro per il mondo. Dopo aver fatto le Olimpiadi di Rio nel 2016, quest'anno ci aspettavano quelle di Tokyo, ma sono state rinviate." 

 

 

Cosa significa per te lavorare nel team Soudal-Lee Cougan Racing Team?

"Mi sono trovato bene sin da subito nella squadra, perché sono tutti professionisti e tutti quelli intorno a te danno il massimo, proprio come me, per fare sempre il meglio. A livello umano poi abbiamo un ottimo rapporto, siamo tutti amici, quello tra me e i ragazzi è sempre stato un rapporto di grande fiducia e stima reciproca e lo stesso tra noi dello staff, c'è un ambiente veramente familiare e sincero, siamo un vero gruppo!"

 

Stefano Brusco, meccanico di Soudal-Lee Cougan al lavoro su una bicicletta del team

 

A questo punto la curiosità più grande è di scoprire un fine settimana tipo di un meccanico.
"Parto da casa e strada facendo incrocio Jacopo Billi, insieme raggiungiamo Verona, dove ci riuniamo tutti e via, si parte per la destinazione. Arriviamo alla gara solitamente il sabato mattina e iniziamo a costruire il nostro stand, poi nel pomeriggio faccio un controllo a tutte le biciclette e se necessario le prime modifiche che i ragazzi mi chiedono, tutto deve essere a posto per la prova del percorso del sabato pomeriggio. 

 

Al ritorno ogni bicicletta ha bisogno di un lavaggio e della pulizia della catena che effettuo utilizzando la gamma di prodotti Soudal Bike, sviluppati dal nostro sponsor principale. Si montano le gomme adatte per la gara e si fanno ulteriori controlli, è raro arrivare a tarda sera, ma i meccanici devono svegliarsi presto per assicurarsi che tutto sia in ordine per la gara in cui curo il supporto ai corridori ai rifornimenti insieme agli altri membri dello staff. 

 

Le corse di un giorno hanno un vantaggio rispetto a quelle a tappe, dove le operazioni si ripetono per più giorni, è molto impegnativo, ma quando c'è passione, è l'entusiasmo ad avere la meglio.  Grande è la soddisfazione quando a fine gara si ricevono i ringraziamenti e i riconoscimenti per il lavoro svolto."

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