Trasferta amara per SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team alla Roc d’Azur

Un fine settimana ricco di imprevisti e di alti e bassi, che non è stato tra i migliori dell’anno, regala poche soddisfazioni al team. La Roc d’Azur conclude un anno intenso, con momenti belli ed altri difficili e, con tanti traguardi importanti.

Non è stato sicuramente il miglior finale di stagione per SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team che torna dalla Roc d'Azur con un magro bottino che ha fatto emergere nel più grandi appuntamento mountain bike a livello mondiale, gli effetti di una lunga stagione corsa ai massimi livelli.  Daniele Mensi e Stefano Valdrighi hanno pagato un pò di stanchezza dopo una stagione a tutta e per Cristian Cominelli e Luca Ronchi, anche le difficoltà fisiche dopo una settimana passata a curare la bronchite.


"Non è certo il finale di stagione che mi aspettavo, non è stato un evento facile per noi" - commenta Stefano Gonzi, manager del team - "Abbiamo avuto una buona annata con ottimi risultati e mi aspettavo di poter concludere al meglio anche la Roc d'Azur, ma il livello delle nostre prestazioni è stato ben al di sotto delle aspettative"

 

Per Mensi, Valdrighi, Cominelli e Ronchi poca gloria alla Roc d'Azur

 

Le aspettative erano quelle di vedere Daniele Mensi battersi per risultati importanti sia nella marathon che nella gara della domenica, ma il capitano di SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team non è mai stato abbastanza veloce per poter pensare ad un risultato nella top ten.  Due giornate opache e un bilancio deludente in un week end da dimenticare: "L'esito di questa trasferta non è certo quello che avrei voluto, non mi sono sentito a mio agio in nessuna delle due giornate, il primo ad essere deluso sono proprio io, è affiorata improvvisamente tutta la stanchezza di una stagione molto particolare e lunga.  Ci tenevo a far bene per concludere al meglio un ottima stagione, la delusione è tantissima e non passerà rapidamente.  Come si dice, tutto fa esperienza .. anche se in questo modo è veramente difficile da mandare giù!", ha detto Mensi.

 

29° assoluto nella Roc Marathon, rammaricato e dispiaciuto, Stefano Valdrighi ha affrontato una giornata tutta in salita.  Rallentato in partenza da una caduta di gruppo, che ha evitato ma che gli ha fatto perdere tantissime posizioni, è stato costretto ad inseguire per tutti gli 86 Km dell'ultima prova europea delle UCI Marathon Series.

 

Un banale inconveniente meccanico provocato alla forcella da un ramo e la fatica tremenda a trovare un buon ritmo, non hanno tolto la motivazione a Stefano di combattere nella Roc d'Azur, ma i limiti evidenti lo hanno fatto finire in balia dei famelici avversari.  "Sono soddisfatto della mia prestazione nella Roc Marathon, purtroppo il rallentamento in partenza non mi ha aiutato altrimenti avrei potuto fare ancora meglio.  Mi sono davvero divertito, un bellissimo percorso, sono contento di aver visto il traguardo e fatto esperienza.  La domenica ho invece faticato a trovare il ritmo, comunque sono molto soddisfatto per questa mia prima stagione nelle gare su lunga distanza, ora possiamo andare qualche giorno in vacanza e poi inizierò a concentrarmi sulla prossima stagione"

 

Solo un 16° posto per Cristian Cominelli alla Roc d'Azur

 

Armi spuntate nella Roc Marathon per Cristian Cominelli che ha visto compromessa una buona prestazione già dalla settimana prima con la cura di antibiotici per guarire una bronchite.  Cristian ha provato a salvarsi con il cuore, è rimasto per metà corsa nelle prime posizioni, prima di alzare bandiera bianca e finire la corsa in 31ª posizione.  "Dopo una settimana passata a letto, aver portato a termine la Roc Marathon è stato quasi un miracolo, per essere competitivi però oltre alla testa e alla forza di volontà, servono anche buone gambe...", sottolinea Cominelli, che ha ritrovato quello di cui aveva bisogno nella Roc d'Azur, dove però gli è sfuggito un'ottimo risultato.

 

16° al traguardo, con una scivolata nell'ultima curva, Cominelli ha compromesso la possibilità del decimo posto, un epilogo che lascia tanto amaro in bocca visto che fino agli ultimi cento metri l'impresa del corridore bresciano era di quelle strepitose.

 

"Sono dispiaciuto di non aver finito la mia prima Roc d'Azur, ma la condizione fisica in questi giorni era davvero pessima", le parole di Luca Ronchi spiegano meglio di ogni altra cosa le difficoltà fisiche del corridore di Stresa nella trasferta in Costa Azzurra.  Dopo il ritiro e la sofferenza nella marathon di venerdì, la conseguenza per Luca è stata la rinuncia a schierarsi al via della Roc d'Azur di domenica.

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