Soudal Lee Cougan: Daniele Mensi guarda al mondiale dal podio della Hero

Risultati di grande prestigio internazionale per SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team alla Hero Südtirol Dolomities con Daniele Mensi sul terzo gradino del podio. Cristian Cominelli e Luca Ronchi nella top ten della marathon di mountain bike più dura al mondo.

Ad una settimana dal Mondiale Marathon di Singen, grande performance di Daniele Mensi che alla Hero Südtirol Dolomites ha raccolto un altro importante risultato.  Per il corridore bresciano si tratta della seconda presenza sul podio della marathon di mountain bike più dura al mondo che ha visto al via oltre 4.000 bikers.


Dopo il terzo posto dello scorso anno, Mensi si è ripetuto anche nel 2017, salendo ancora sul terzo gradino del podio, una enorme soddisfazione che ha il sapore dell'impresa.  Un risultato voluto fin dalla partenza, che ha visto Daniele subito nelle prime posizioni, ma come lui stesso racconta, forse fin troppo cauto all'inizio di una gara che necessita di una buona strategia oltre a qualità eccezionali.

 

Il podio della Hero Südtirol Dolomites con Daniele Mensi terzo, come nel 2016

 

"Sono contento perché ripetere il podio dopo un anno, in gare come questa, è veramente difficile, aver fatto ancora terzo è un enorme soddisfazione. Onestamente mi aspettavo qualcosa di più, ma ho commesso l'errore di gestirmi troppo all'inizio, quando mi sentivo molto bene.  Quando Ragnoli è scappato, mi sono trovato in un gruppo con diversi top rider, credo tutti convinti che la gara si potesse decidere più avanti.  Sapevo che la gara si faceva dopo il Passo Duron, in realtà non è stato così.  Scendendo da Canazei sono riuscito a recuperare, anche grazie a qualche disavventura degli altri, da lì in poi è stato facile risalire fino al podio, perché tra gli inseguitori ero quello che stava meglio.  Salire sul podio alla Hero è sempre una grande soddisfazione, ma pensiamo già al mondiale di settimana prossima, ci vado con molta serenità, nonostante sia consapevole che il percorso veloce di Singen non si addice molto alle mie caratteristiche.  A Singen ho già corso nel 2013, quando era Campionato Europeo, io sono uno scalatore, però mai dire mai, la mia condizione è ottima in questo periodo e quindi potrò dare una mano alla causa azzurra", ha detto Daniele.

 

Piazzamenti di prestigio anche per Cristian Cominelli (7°) e Luca Ronchi (9°) che hanno chiuso nella top ten.  I due portacolori di SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team hanno confermato anche in questa occasione che la squadra ha più frecce nel proprio arco, raccogliendo qualcosa di importante.   Entrambi sono stati artefici di un gran recupero, iniziato dopo la prima ora di gara, riuscendo ad ottenere altri buoni piazzamenti in una top 10, dopo le ottime prestazioni sfoderate in Austria.

 

"È incredibile quello che stanno facendo questi ragazzi.  Non ho parole è un gruppo eccezionale", ha commentato raggiante il team manager Stefano Gonzi, soddisfatto anche dei risultati di Stefano Valdrighi e Giovanni Chiaiese.

 

Luca Ronchi, Daniele Mensi e Cristian Cominelli, tre nella top 10 della Hero Südtirol Dolomites per Soudal-Lee Cougan Racing Team

 

Alla prima partecipazione alla Hero, Valdrighi ha già raggiunto un risultato importante, la 15ª posizione.  Fin dalla prima salita il 22enne di Castelnuovo Garfagnana ha cercato di gestire la sua gara con una condotta estremamente regolare, maturando un'altra importante esperienza in campo internazionale, fiducioso di poterci tornare il prossimo anno con un pò di consapevolezza in più.


Un pò meno fortunato l'esordio nella massacrante marathon di 87 Km che si snoda sul famoso circuito del Sellaronda, per Giovanni Chiaiese, 42° al traguardo.  Un piazzamento che potrebbe sembrare mediocre, ma sottolinea le difficoltà di un passista su salite molto ripide come quelle della Hero Südtirol Dolomites, asperità che hanno messo il corridore di Salerno a dura prova.  Con una buona gestione della gara, Chiaiese ha superato l'ultima salita importante, quella del Passo Duron, attorno alla 30ª posizione, ma a quattro chilometri dall'arrivo è rimasto vittima di una foratura, pagando la sfortuna di perdere minuti e diverse posizioni.

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