Team Trek Selle San Marco: Rabensteiner sbanca la Troi Trek, Porro beffato al fotofinish

Week-end prodigo di verdetti confortanti per il team Trek-Selle San Marco, impegnato su più fronti in ambito nazionale ed internazionale. Samuele Porro sfiora un clamoroso bis di vittorie in terra elvetica, finendo secondo alla National Park Bike Marathon alle spalle del tedesco Kaess. Nel Cantone dei Grigioni c'è voluto addirittura il fotofinish, dopo 137 km e 4.000 mt. di dislivello, per capire chi l'avesse spuntata in volata, con il piccolo giallo della linea d'arrivo posizionata un centinaio di metri prima dello striscione che sancisce la conclusione della prova. "Ma in realtà lo sapevamo tutti - spiega Porro, provando a ironizzarci su -, alla riunione tecnica pre-gara questo dettaglio ci era stato ripetuto più volte. Dunque è stata volata vera tra me e Kaess, alla fine è giusto così. Non era proprio il caso di azzardare reclami".

 


Malgrado un filo di amarezza per aver mancato il colpaccio riuscitogli una settimana fa al Grand Raid l'atleta neroaranciofluo archivia con soddisfazione l'ennesimo podiostagionale, che conferma sempre di più la brillante condizione che lo accompagna: "Sono felice del mio stato di forma e dopo l'ascesa del passo Cassana non ho voluto strafare. Ero da solo al comando della gara e siccome mancavano ancora tanti chilometri all'epilogo ho proferito attendere Kaess e Kaufmann. Ho invece sbagliato qualcosa nell'ultima discesa, sono riuscito a rientrare ma poi la volata è andata così. Pazienza...". Parola al fotofinish: Kaess e Porro, separati da un centimetro, concludono la loro fatica in 5h 33'32", con Kaufmann terzo a 26".

 


Per Fabian Rabensteiner il ritorno alle gare concide con il successo nella Granfondo Troi Trek La Via delle Malghe, 53 km di fatica in terra friulana, che il forte altoatesino ha percorso in 2h 15'24"; sul traguardo ha preceduto Chiarini di 1'36" e Buono di 3'16". "Mi sentivo bene già dall'inizio della salita più lunga - ha commentato il vincitore - e presto siamo rimasti in tre, con Buono che cercava di allungare il passo. Salendo ho capito che potevo controllare e provare a sorprendere entrambi in discesa. Chiarini è rientrato quando mancavano 4 km al Gpm ma in discesa li ho staccati senza nemmeno osare troppo, arrivando sul traguardo con un buon margine".


Gioele De Cosmo prosegue l'acclimatamento alla Coppa del Mondo di Cross country terminando al 43° posto (a 7'04" dal vincitore Colledani) tra gli Under 23 l'atto finale in scena in Val di Sole. Per il giovane torinese è l'ennesimo buon risultato a livello internazionale in quella che di fatto è la sua prima vera stagione ad alto livello nell'off road.

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