Lissone MTB, come si sta allenando indoor Mattia Finazzi

Biker di grande interesse. Un atleta che avrà tempo e modo, di togliersi tante delle soddisfazioni nel mondo amatoriale. Lo dicono i suoi risultati, e la sua determinazione. Il personaggio del Lissone Mtb che andiamo ad intervistare, è Mattia Finazzi, atleta classe 1991 nato a Trescore Balneario (BG), residente a Carobbio degli Angeli (BG) laureato in ingegneria ambientale. "Lavoro in una multinazionale tedesca come sales engineer. Cerchiamo di capirci: tecnico specializzato che supporta l'attività di vendita di prodotti ad alto contenuto tecnologico".

 

Ciao Mattia. Partiamo con la tua storia sportiva in breve. "Ho iniziato da piccolo giocando a calcio, come penso la maggior parte dei bambini italiani. In famiglia però si è sempre respirata aria di ciclismo. Mio padre infatti correva su strada, mio nonno accompagnava il team Colpack durante gli allenamenti, per cui era destino finire a correre in bici, Senza alcun dubbio".

 

Con quali società hai corso? "Valcavallina Superbike, Becycle Team, Lissone MTB".

 

Mattia è rimasto quindi sempre in Lombardia. I tuoi migliori risultati? "Nel 2019 ho vinto la classifica finale del Trek Zero Wind, della Coppa Lombardia MTB, secondo nella classifica finale del Santa Cruz Challenge, Campione Regionale Cross Country e Marathon".


In effetti è stato un 2019 fantastico per Mattia. La giornata che ricordi con maggior orgoglio ed entusiasmo? "Probabilmente la prima vittoria in una gara di ciclismo. Avrò avuto 9 anni. Mio padre mi aveva raccomandato di restare in gruppo, e non fare come al solito. Sapete quello che provava ad andarsene tutto solo. Ovviamente non l'ho ascoltato, però quella volta finì bene".

 

La peggiore giornata? "Se devo limitarmi al 2019, penso che la giornata peggiore sia stata quella della GF Città di Brescia, dove per un mio stupido errore in discesa ho forato e mi sono giocato la possibilità di vincere la gara".

 

Da quanti anni sei in Lissone MTB ed un tuo giudizio sul team. "Quello che speriamo possa iniziare a breve, sarà il terzo in casa Lissone MTB. Diciamo che la definizione team sminuisce un po' quello che è in realtà l'ambiente. Qui si respira aria di amicizia e di famiglia. Il direttivo non ci fa mancare mai nulla, dal supporto in gara a quello organizzativo. Per quanto riguarda l'affiatamento con i compagni, penso che i risultati ottenuti a livello di team parlino da soli".


Mattia ritorniamo all'aspetto tecnico-agonistico. Il percorso che prediligi di più? "Di tutte le gare che ho fatto, così su due piedi direi che il percorso del campionato italiano di Pila 2018 è qualcosa che mi ha lasciato senza fiato e non penso di essere il solo".

 

 

Si dice anche: Perché non vuoi fare l'Elite? "Finite le superiori avrei avuto l'opportunità di passare a correre su strada come Under 23. Ho preferito però concentrarmi sugli studi. Penso che il treno sia già passato. Per fare l'élite ci vuole un impegno in termini di tempo che non potrei permettermi, oltre al fatto che quei ragazzi vanno come ventole".

 

In questo periodo di emergenza vediamo come si mantiene in forma il biker bergamasco. "In questo particolare momento, in cui uscire ad allenarsi non è possibile, sto alternando allenamenti sui rulli a sessioni di esercizio a secco. In particolare, sui rulli utilizzo la piattaforma Zwift per effettuare lavori specifici semplici pedalate e a volte gare virtuali".

 

Un commento tecnico sulla bici? "Ho avuto per fortuna modo di provarla per qualche giorno prima del Lockdown. Devo dire che sono rimasto veramente sorpreso da quanto sia user friendly, con pochissime regolazioni ho trovato subito il feeling ottimale con la nuova sospensione IsoStrut. Pur con "soli" 60mm di escursione non si sente la necessità di ulteriore corsa e al posteriore la bici rimane stabile come la sorella maggiore TopFuel".


Un saluto ai tuoi compagni di squadra e rimani in contatto con alcuni di loro? "Si rimaniamo in contatto grazie ai social, ma riusciamo anche ad "organizzare uscite di gruppo". Normalmente la domenica mattina ci troviamo su Zwift per pedalare tutti assieme, anche se solo in maniera virtuale. Un saluto a tutti e mi raccomando, andateci piano con i paccheri! (loro capiranno)".

 

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