TEAM TODESCO. UN VOLO INTERNAZIONALE.

Dopo la stagione passata, in cui ha calcato i podi più prestigiosi delle gare italiane, Mirco Gabelli ha deciso quest'anno di dedicarsi alle competizioni di respiro europeo, partecipando all'Europa Cup riservata alla categoria dei non udenti e alle Paralimpiadi in Turchia.


Mirco Gabelli - Todesco"Già dallo scorso dicembre sapevo che avrei avuto la convocazione in azzurro per la Turchia -racconta Mirco - e la conferma ufficiale mi è arrivata a marzo. Per preparami meglio a questa importante occasione quindi, ho deciso di prendere parte alla Europa cup, un circuito di tre tappe di cross country."

 

E la sua è stata sicuramente una scelta azzeccata. "Partecipare a gare internazionali aiuta a crescere - spiega Mirco - sia dal punto di vista atletico e sportivo, ma anche in esperienze umane personali. Incontrare persone nuove, confrontarsi con atleti che non conosci, integrarsi in nuove realtà: non è sempre facile, ma di sicuro è importante e costruttivo per se stessi. Io ho avuto questa bella possibilità e non me la sono fatta scappare."


Buone le sue prestazioni all'Europa cup e tredicesimo posto per lui in Turchia, con i complimenti del Dt Maurizio Tornincasa: "Sono molto contento di Mirco Gabelli, un giovane alla sua prima esperienza alle Deaflympics: al termine del primo giro era 18°, ma ha lottato tanto riuscendo a chiudere in 13esima posizione."

 

Mirco non si è comunque fatto mancare nulla neppure sul suolo italiano ed ha centrato il tricolore cross country anche nella prova di Appiano, in maggio. "La mia specialità sono le marathon -aggiunge-, ma quest'anno ho puntato tutto sul cross country e posso dire con buoni risultati. Certamente però il risultato più grande per me -conclude- è stato quello di essere riuscito a confrontarmi con i più forti team europei e di essere cresciuto in esperienza. Queste prove mi hanno lasciato molto, anche la voglia di rimettermi a studiare l'inglese, ancora un po' scolastico, e di migliorare nel linguaggio dei segni internazionale, leggermente diverso da quello italiano."


Complimenti dunque a Mirco per le sue prestazioni sportive e soprattutto per la sua voglia di mettersi in gioco, di crescere e di migliorare.

 

 

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