TEAM TODESCO: UNA DOLOMITI SUPERBIKE DA PROTAGONISTI

Zerbinato conquista il primato di categoria Master2, Gabelli sfiora la top five tra gli Elmt e Nerisi distingue al via di una gara impegnativa. Ottava piazza per Borgogno, Baruffaldi pedala in difesa e Scannavini racconta la sua esperienza.

La Dolomiti Superbike, evento celebrato sabato 8 luglio, è la gara di Mtb in Alto Adige per eccellenza, una gara nel cuore delle Dolomiti tra le più spettacolari in tutta Europa. Sono oltre 4.500 i partecipanti, tra professionisti e ciclisti per hoppy dall'Alto Adige ma anche dai vari Paesi Europei, che di anno in anno raggiungono Villabassa per trasformare le loro vacanze in bicicletta in Alto Adige in un appuntamento divenuto ormai imperdibile. L

 

a Dolomiti Superbike è il must per chi adora la mountain bike e questo paesino in Val Pusteria è il cuore pulsante delle due ruote nelle Dolomiti e nelle Alpi in generale. Due distanze da affrontare a seconda degli obiettivi personali e delle condizioni fisiche si poteva scegliere il percorso lungo di 113 km in senso orario con i suoi impressionanti 3.357 metri di dislivello, oppure optare per il percorso di 60 km con un dislivello di 1.785 metri.

 

 

Ai nastri di partenza di questa rinomata corsa Claudio Zerbinato, punta di diamante nella categoria Master2 che racconta ai microfoni del team Todesco: "Ho corso i 60 km con oltre 1700 mt. di dislivello. Allo start ero in prima griglia anche se un po' arretrato. Quando siamo partiti poi, ho cercato di avvicinarmi il più possibile ai primi. Nella prima salita si è iniziato  selezionare un po' il gruppo, io cercavo sempre di portarmi più avanti finché son riuscito ad avvicinarmi e tenere le ruote di un quintetto di bikers con un ritmo  altissimo, facendo quasi tutta la gara con loro. Nell ultima salita, la più lunga, mi si sono leggermente staccato e ho finito la gara assieme a un tedesco che negli ultimi metri sono riuscito anche a staccare. Una gran bella gara, percorso unico nel suo genere e compagnia da spettino". 

 

Fa poi eco la voce di Mirko Gabelli (tracciato da 60 km): "Sesta piazza di categoria non è un risultato da snobbare in una corsa così prestigiosa però non sono molto soddisfatto perché non ero in giornata. Una gara corsa la settimana prima in cui mi ero piazzato nelle posizioni assolute, ha lasciato il segno nelle gambe. Negli scorsi giorni ho fatto l'ultima gara prima delle Deaflympics, un banco di prova ideale poi verrà il bello..." .   

 

 

"Non è una gara qualunque - precisa poi Massimo Scannavini (tracciato da 113 km) - per me è la madre di tutte le gare, un avventura, un appuntamento imperdibile che mi vede da ormai sette anni dietro i nastri di partenza. Panorami mozzafiato ed emozioni uniche sono alle fondamenta di un impegno che mi gratifica oltre il risultato. Quest'anno non è andata come volevo ma sono certo che ci saranno altre occasioni per riscattarmi". 

 

 

 

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