TEAM TODESCO. MONDIALE DI ANDORRA: UNA VITTORIA DAL PUNTO DI VISTA UMANO.

E per un appassionato di mountain bike, che ha l'agonismo nel sangue, l'esperienza di poter partecipare ad un mondiale, di certo lascia il segno. È quanto accaduto a Valentina Rocca e Gianluca Barilani, ormai da tutti i punti di vista due colonne portanti del Team TodescoHanno fatto la loro trasferta verso il Principato di Andorra, insieme al presidente Valerio Festi e al quindicenne nipote di Valentina, Kevin.


13 ore per l'andata. 13 ore per il ritorno. Un viaggio lunghissimo. A Vallnord la professionalità e l'esperienza pluriennale hanno permesso un'organizzazione perfetta. Unico neo la pioggia battente che in alcuni momenti ha reso il percorso veramente durissimo, facendo riaffiorare radici e pietre scivolose. "Appena arrivati siamo andati a provare il percorso - racconta Valentina -. Devo ringraziare Gianluca perché, dal momento che lui conosceva il tracciato, mi ha aiutato a capire meglio come affrontarlo. Era molto tecnico e questa ricognizione mi è stata molto utile."

 

Team Todesco a Vallnord


Per entrambi è stata una gara impegnativa, che li vedeva gareggiare fianco a fianco dei più forti master del mondo: Valentina ha chiuso al settimo posto di categoria e Gianluca al ventisettesimo. Di certo non sono risultati da titoli a caratteri cubitali su L'Arena, ma per loro e per tutto il team si tratta di un motivo di grande soddisfazione.


Più che una competizione contro gli avversari si è trattato di una prova per se stessi. Di una importante esperienza che li va ad arricchire dal punto di vista sportivo, ma soprattutto umano.

 

"In questi giorni ho potuto conoscere un po' meglio Gianluca - confida Valentina -. È un ragazzo taciturno, ma a Andorra ho visto un suo lato diverso: mi ha dato tanti consigli, ha messo a mia disposizione la sua esperienza. Lì, fra noi quattro, lontani dalla confusione, siamo riusciti a sentirci più vicini e lo abbiamo ringraziato per tutto il lavoro che svolge per la squadra. Un lavoro gravoso, indispensabile e spesso poco riconosciuto, ma che merita invece tutto il rispetto possibile."

 

Anche da queste piccole cose si vede la grandezza di una squadra.

 

 

 

 

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