I LUPATO BROTHERS DA ENDURISTI A MARATONETI ALLA COSTA BLANCA BIKE RACE

I fratelli Alex e Denny Lupato specialisti di enduro, da qualche anno affrontano le stagioni in maniera un po’ diversa alternando diverse discipline, quest’anno hanno imbracciato le loro Trek Supercaliber e si sono diretti alla Costa Blanca Bike Race in Spagna, dove si sono beccati anche dei “cabron” dai locals…

Prendi due enduristi, certo non due enduristi a caso. Metti che siano atleti e appassionati che nel tempo hanno approcciato anche altre discipline (cross country, ciclocross e gravel) oltre a correre nei massimi circuiti di enduro come l'EWS e che un bel giorno si svegliano la mattina partendo per la Spagna alla volta della Costa Blanca Bike Race, corsa a tappe di quattro giorni con 5.754 metri di dislivello.

 

 

Ebbene sì, Denny e Alex Lupato ne hanno combinata un'altra delle loro, sono partiti in camper da Coggiola e sono arrivati nel sud della Spagna a Altea, con le loro divise estive sgargianti cercando anche un clima più mite, da veri "italianos". Lo scopo principale era di vivere l'esperienza di una corsa a tappe in coppia, visto che si allenano da una vita insieme. I due fratelli con la divisa del Cingolani Trek si sono trasformati da enduristi in "cabrones" con le loro Trek Supercaliber pimpate per l'occasione.

 

 

Abbiamo intervistato Alex A.K.A. "Il Poker", per i suoi 4 italiani enduro vinti e Denny, alias "Bobo" così ribattezzato dal fratello proprio alla fine della loro avventura, nel pieno di una meritata giornata di riposo.

 

Lo scorso anno ci siamo trovati al cross country Città di Albenga, ai campionati italiani gravel e ora vi ritroviamo a una corsa a tappe in mountain bike. La prima domanda è perché iniziare il 2023 con la Costa Blanca?

 

Alex: Allora anzitutto...
Denny: È stata una mia idea (ridono nda)


Alex: Ci è piaciuto in questi due anni iniziare con un po' più di cross country, detto sinceramente l'enduro ha preso una piega un po' neutra. erano più di dieci anni che facevamo solo enduro ed è stato bello cambiare un po'. Per fortuna anche gli sponsor non ci impongono niente e ci siamo detti perché non torniamo a pedalare un po', visto che in inverno pedaliamo di più e poi saremmo tornati all'enduro. Poi c'era questa gara che aveva visto Denny già qualche anno fa e ci siamo detti "facciamo qualcosa di diverso, perché non corriamo in coppia", l'idea era geniale, anche perché a gennaio ci aspettavamo di andare a prendere caldo in Spagna, perfetto sì, peccato che poi abbiamo trovato il clima opposto.


Denny: Per la pioggia è tutta colpa di Alex, non guida mai e invece questa volta ha deciso di mettersi al volante del camper appena entrati in Spagna...

 

 

Quindi Alex alla fine hai deciso tu?

 

Ma no in realtà è stato Denny a chiedermelo e io vi dico che negli ultimi anni sono proprio propenso a fare gare diverse. Poi è bello anche per noi perché nel cross country arriviamo un po' indietro, e il clima è particolare, più tranquillo e rilassato, nell'enduro invece c'è stato sempre più stress e tensione.

 

Ma avendo affrontato questa gara come tutti i più forti maratoneti non è che ci volete dire qualcosa eh...


A e D: No, non faremo marathon, un'esperienza iniziata e finita lì (scherzano nda).

 

 

Quando avete deciso di volervi iscrivere a questa gara, avete cominciato a cambiare qualcosa nella preparazione?


Denny: Abbiamo parlato subito con il nostro preparatore che è Edo Bonetto e abbiamo pianificato un po' di lavoro per pedalare di più e arrivare in buona condizione, non al top. Dalla fine della stagione scorsa l'enduro non l'abbiamo praticamente mai più usata e abbiamo pedalato tanto in cross country e su strada oltre a qualche gara di ciclocross. Nell'ultimo periodo poi abbiamo fatto alcune simulazioni con 3 giorni di fila con il cross country e tante ore per abituarci. Alla fine questo è servito perché la gara è andata bene, non pensavo di riuscire ad arrivare alla fine dei quattro giorni così bene, stanchi certo, ma bene. La mazzata è stato il freddo e l'ultimo giorno disastroso sotto la pioggia. Con le normali temperature di Calpe sarebbe stata molto meno dura.

 

 

Abbiamo visto che ci avete messo anche un sacco di competitività, alla fine avete chiuso terzi tra le coppie...


Denny: Quando andiamo alle gare, anche se le facciamo per ridere quando siamo lì, ci facciamo prendere e viene fuori lo spirito agonistico (ride nda).


Alex: In gara si spinge tutto quello che si ha, il difficile era più che altro capire come avremmo reagito non conoscendo il livello degli altri. All'inizio è stato solo difficile capire che ritmi tenere all'inizio, però l'idea era di spremersi più che si poteva per fare meglio possibile.


Denny: Non sapevamo proprio chi potesse esserci, ma essendo stata la prima gara UCI per i singoli con premi in denaro e punti abbiamo pensato che nelle coppie ci fosse meno livello. La fregatura è stata un po' il primo giorno che la categoria a coppie partiva in fondo al gruppo, insieme agli amatori e abbiamo deciso di partire un po' con calma.


Alex: Poi io sono parecchio lento in partenza, ci metto almeno un'oretta a ingranare...

 

 

Cosa significa gestire delle tappe così? Chi decideva che ritmo fare?


Alex: Io sono il più scarso dei due, quindi Denny stava davanti e lo gestivo, poi a parte la marathon che ho avuto i crampi, sulle altre tappe nel finale mi sentivo molto meglio e facevo aumentare il ritmo.


Denny: Per me la parte difficile è stata invece la partenza, perché al contrario di Alex, sono molto più esplosivo e mi trovavo a tirare i freni quando invece mi veniva da seguire chi aumentava il ritmo, ero un po' forzato, mi rendevo conto che lui non ce l'avrebbe fatta e quindi siamo dovuti scendere a compromessi. Poi in realtà le tappe erano abbastanza veloci, non siamo mai andati oltre le 4 ore.


Alex: Esclusa la marathon in cui ho avuto i crampi a metà, le altre le abbiamo gestite bene. Nella prima tappa abbiamo forato prima di metà gara, siamo ripartiti cercando di recuperare tempo, poi la seconda tappa era la crono. L'ultima invece sulla mappa le salite erano abbastanza corte e abbiamo deciso di partire e attaccare subito e dopo cinque-sei chilometri eravamo rimasti da soli davanti.

 

 

L'ultima è stata la tappa della pioggia e le condizioni proibitive no?


Alex: Sì ha iniziato a piovere 1 minuto e mezzo dopo il via, pioggia e vento forti, quindi abbiamo iniziato già da lì a soffrire, poi in punta nevicava quindi è stata un disastro. Nella prima parte pensate c'erano anche discese larghe quindi veloci in cui si prendeva tanto freddo. C'era gente che si ritirava ovunque e io ho fatto dei punti con le mani in bocca per cercare di scaldarle. Poi hanno neutralizzato la tappa dandoci per buono solo il primo intermedio, ma questo solo per una premiazione non per il conteggio dei tempi della generale.

 

 

Oseremmo dire buona la prima perché in generale siete andati molto bene...

 

Alex: Peccato per la foratura della prima tappa perché da Garmin abbiamo perso effettivi 10 minuti e infatti alla fine i primi ci hanno dato circa 12-13 minuti.


Denny: Poi dopo che ho forato abbiamo perso tempo nel decidere se mettere la camera oppure no, si era un po' tappata ma la pressione era bassa e gli ultimi chilometri ho fatto molta più fatica rispetto ad avere la gomma normale. Il grosso però lo abbiamo perso prima della foratura in partenza quando gli altri si erano buttati in mezzo agli amatori e invece noi siamo partiti tranquilli.

 

 

Ma com'è correre con gli spagnoli?


Denny: le coppie non le abbiamo viste molto, c'era una coppia più giovane di noi e una di ragazzi più "vecchiotti" ed erano abbastanza tranquilli. Quelli che invece facevano l'individuale secondo me ce l'avevano un po' con le coppie, non ci volevano lasciarci strada quando arrivavamo da dietro, e soprattutto nella marathon sul finale abbiamo raggiunto tre ragazzi e ne avevamo di più in discesa di loro ma a 4-5 chilometri manca poco più di uno strappetto e ci hanno fatto lo scattino in faccia per entrare per primi in discesa...


Alex: Ma non andavano proprio avanti in discesa...


Denny: E quindi anche nelle altre tappe quando era ora di dare strada era sempre un po' una lotta perché non erano così felici di lasciar passare.


Alex: Un botto di volte ci hanno dato del "cabron".


Denny: Anche perché a un certo punto abbiamo cominciato a fare degli ingressi un po' border-line, perché chiedevamo strada, non ce la lasciavano e a una certa ce la prendevamo da soli...

 

 

Per voi che venite dall'enduro almeno le discese erano appaganti?


Alex: molto belle, durante tutta la gara abbiamo trovato bei sentieri. Il problema nostro è che siamo abituati alla bici da enduro e sezioni di gomme più grosse, lì era veramente tutto tanto scassato, le abbiamo fatte sempre con un filo di gas perché avevamo paura di bucare o avere problemi. Le utilizzavamo un po' per riprendere fiato perché tanto sugli altri guadagnavamo lo stesso.

 

 

Parliamo un po' della bici, abbiamo visto che avete scelto la Trek Supercaliber un po' pimpata però...


Alex: Abbiamo scelto la Trek Supercaliber con forcella Ohlins 34 da 120 mm e il resto tutto originale. Abbiamo scelto la forcella da 120, che è un'opzione possibile sulla Supercaliber anche se originale esce con forcella da 100 mm, più che altro per una questione di impostazione perché a noi piaceva stare un po' più alti. Non abbiamo voluto far la bici superleggera ma abbiamo tenuto tutto il resto originale, per portare a casa la gara. Davanti avevamo una gomma XR1 di Bontrager molto scorrevole, mentre dietro avevamo la XR3 di Bontrager un po' più larga e tassellata per evitare le forature con dentro gli inserti.

 

 

Come siete arrivati alla scelta della Supercaliber?


Denny: Alex ha un debole per la Top Fuel ed era in dubbio, io invece no. Quando è stato il momento, abbiamo pensato che ci sarebbe stato molto da pedalare e la Supercaliber si pedala molto meglio e ti stanca meno rispetto alla Top Fuel, era la bici giusta. Io se dovessi scegliere cosa usare su diversi terreni sceglierei Supercaliber perché mi diverte tantissimo.


Alex: Per gare così la Supercaliber va molto meglio, ma l'anno scorso io avevo usato per esempio la Top Fuel per fare la GF Muretto d'Alassio e mi ero divertito tantissimo.

 

 

Poi il tutto è stato affrontato con il camper come base...


Denny: Per fortuna è venuto con noi nostro padre perché anche il viaggio è stato di 1.500 chilometri.


Alex: Avevamo deciso di affrontarla con questo stile da casa ed è stato bello così. Ogni giorno facevamo la pasta e mangiavamo in camper, oltre ad avere sempre la doccia a disposizione.

 

 

E vostro padre vi faceva anche assistenza o era in vacanza?

 

Denny: Lui ci filmava, ci aiutava per i nostri video, non diciamogli che era in vacanza perché anche lui si è preso un gran freddo. Il problema è che l'organizzazione non ci ha dato una mappa con le aree tecniche, raggiungeva i punti con il GPS e la bici elettrica.


Alex: La più facile in cui ci ha seguito è stata la tappa 2 che era la crono con arrivo in salita, con lo strappone finale devastante. Da seguire deve essere stato facile da fare invece era molto ripido. È stata una gran bella tappa quella, si partiva da Altea in punta a una vecchia chiesa, un po' di urban con scalinate, il lungomare, un po' di saliscendi e poi la salita finale, e anche lì abbiamo deciso di partire a tutta, tanto che dopo 4 chilometri abbiamo raggiunto la coppia che era partita 30" prima di noi e poi abbiamo gestito la salita, ma il piano era di fare la differenza sotto di potenza.

 

 

Cosa vi lascia questa esperienza?


Alex: A me piacerebbe farne altre sinceramente, il problema sono quelle sopra i 4 giorni e non sarei così sicuro di riuscire a divertirmi allo stesso modo. Ovviamente in zone e sentieri che meritano non su stradoni semplici, qualcuna l'avevamo già puntata però Denny era un po' meno dell'idea.


Denny: Ce n'è una che ci piacerebbe fare, in Canada, la BC Bike Race...


Alex: Lì più che altro è che ci vorrebbe tanta logistica da fare e andare via da soli o con nostro padre è impegnativa.


Denny: I prezzi sono alti ma poi devi organizzare tutto tu, prenotarti ogni giorno un albergo diverso, non ci abbiamo messo una croce sopra, ma non è così banale da dire la facciamo.

 

 

Su cosa vi piacerebbe migliorare?


Alex: Io devo dire che dopo tanti anni di enduro, dopo che quest'inverno abbiamo pedalato molto e ne siamo contenti io ero soddisfatto della mia condizione, tenevo nelle salite lunghe e quelle corte poi nelle discese e nel guidato faccio del mio e anche dopo nelle fasi di recupero ero soddisfatto.


Denny: Ormai abbiamo anche una certa età ma è difficile dire, "mi concentro per fare meglio".


Alex: A noi piace cambiare biciclette e discipline, per migliorare dovremmo fare solo questo, ma quando salteremo sull'enduro perderemo tanto di quello fatto fino ad ora.

 

 

Ora immaginiamo vi godrete un po' di relax e poi come ripartirete? Con una stagione come quella dello scorso anno?


Alex: È ancora da definire ma io di sicuro sì, nelle prime settimane di marzo inizierò con cross country o gran fondo mentre Denny sta ancora valutando.


Denny: 99 su 100 mi piacerebbe rifare le stesse gare, ma mi piacerebbe riprovare anche a prepararmi meglio per l'enduro visto che è diventata Coppa del Mondo, dovrei avere i punti per riuscire a farle, mentre Alex poverino non riesce.


Alex: Lo scorso anno mi sono fratturato delle dita dei piedi e quando sono arrivato all'EWS scendevo ma con dolore e non sono più riuscito a trovare la confidenza per poter spingere quindi io sono proprio lontano dal punteggio.

 

Consigliereste una gara come la Costa Blanca Bike Race agli amatori?


Alex: Sì assolutamente, secondo me l'ideale è in coppia con un compagno con il quale vai di solito ad allenarti.


Denny: Molto più che singolarmente perché ti deve proprio piacere, in coppia è tutta un'altra esperienza.


Alex: Poi in coppia è quello che ti porti dietro, gli aneddoti, i ricordi. Passi tanti momenti insieme poi se sono organizzate bene come questa l'atmosfera è bellissima, merita anche appunto tutto il contorno.

 

 

E qual è l'aneddoto che vi portate dietro?


Alex: a me è rimasta impresso la giornata del freddo e pioggia.


Denny: Quando siamo arrivati al cartello dei -10 all'arrivo sembrava avessimo visto quello dell'ultimo chilometro, ne avevamo fatti solo 26 ma sembravano un'esagerazione e 10 chilometri non sono pochi.


Alex: E invece quei 10 chilometri non arrivavano mai, è stata la morte. Dopo l'arrivo per dirvi, ci hanno dato le medaglie di finisher, ho cominciato a tremare dal freddo avere crampi e mi sono bloccato.


Denny: Per fortuna avevamo il campeggio a 3 minuti...


Alex: 30 minuti, sembrava infinita...


Denny: Siamo arrivati in campeggio e ci siamo buttati sotto la doccia ancora vestiti e con gli zaini è stata la doccia più lunga della nostra vita.

 

 

Quando usciranno i vostri video per vedere da dentro com'è stata l'esperienza?


Uno è uscito martedì sulla prima tappa, ieri è uscita la seconda tappa e la prossima settimana usciranno le altre due.

 

Per la cronaca i Lupato Brothers con le loro Trek Supercaliber e le maglie sgargianti hanno chiuso la Costa Blanca Bike Race, in 6 ore 38 minuti e 16 secondi a 24 minuti dalla prima coppia.

 

Altre News