PUMP TRACK - LA THUILE, PER LA PRIMA VOLTA IN UN CIRCUITO XCO ITALIANO. SONO UN PASSO AVANTI

Internazionali d’Italia Series insieme a La Thuile hanno fatto il passo decisivo per avvicinarsi ancora una volta alle prove di Coppa del Mondo, inserendo una pump track come sezione del circuito di cross country, proprio come storicamente avviene a Nove Mesto e da quest’anno a Leogang...

Una pump track in un circuito di una gara XCO italiana è qualcosa che ancora ci mancava, ma a La Thuile (AO), in occasione dell'ultima prova di Internazionali d'Italia Series, abbiamo invece trovato proprio la pump track, inaugurata qualche giorno prima, essere passaggio obbligato sul tracciato di XCO disegnato da Enrico Martello.

 

Photo ©Internazionali d'Italia Series

 

Un tratto di pump track in una gara XCO non è una novità perché da anni è inserita nel tracciato di Coppa del Mondo a Nove Mesto, ma in Italia non si era mai visto, se non per le whoops artificiali in Val di Sole.

Se parliamo di pump track però molti la assoceranno a funamboli che saltano e fanno curve a velocità piena, un mondo che è normalmente associato più al gravity, invece la pump track è un utilissimo strumento di allenamento per tutti i ciclisti e una pratica che a molti amatori come noi farebbe un gran bene, peccato che come quelle realizzate a La Thuile, in cemento e soprattutto creata da un'azienda leader mondiale come Velosolutions, ce ne siano veramente poche.

 

 

COS'È UNA PUMP TRACK?

"Pump Track" letteralmente è la "pista da pompare" (pump: pompare/track: pista), un circuito che non supera i 150/200 metri di lunghezza e limitato in larghezza tra 1 metro e 1,5, composto da avvallamenti, piccole salite e discese, curve paraboliche, in cui l'unico modo in cui avanzare è pompando la bicicletta. Braccia, gambe e testa sono armonizzate in un movimento che consente di non pedalare. Si spinge con braccia e gambe per accumulare velocità e raggiungere il flow.

 

 

Esistono pump track modulari in materiale sintetico o legno, ne esistono altre in terra battuta e infine quelle che rappresentano piste permanenti, realizzate in asfalto, come Velosolutions da anni fa. Soluzione perfetta per una contenuta manutenzione, scolo dell'acqua e grip. Lo sforzo non è marginale e proprio per questo motivo anche gli specialisti del cross country ne fanno un utilizzo volto a migliorare la guida e altre skills.

 

 

PUMP TRACK DI LA THUILE, PRIMA IN VALLE D'AOSTA

A La Thuile è stata inaugurata il 22 giugno 2022 la prima pump track della Val D'Aosta. Una pista che ha preso forma sotto la guida di Enrico Martello, Direttore Tecnico di La Thuile Bike World e l'esperienza dell'azienda leader del settore, Velosolutions.

 

 

Un progetto pensato nell'estate 2020 e progettato in un'area già destinata all'utilizzo sportivo grazie anche all'impegno del Comune di La Thuile e delle Funivie di La Thuile. L'idea della pump track è arrivata proprio da Enrico Martello titolare dell'adiacente La Thuile MTB School. Nell'estate del 2021 è stato piantato il primo picchetto per poi passare al progetto.

 

 

Ora la pump track di La Thuile è attiva, con una misura totale di 186 metri con curve paraboliche e whoops. Aspetto da non sottovalutare inoltre è il fatto che la pump track è stata realizzata interamente a mano perché la stesura dell'asfalto su questo con certe inclinazioni e forme non può essere maneggiato in altro modo.

 

Per scoprire di più sulla pump track di La Thuile guarda il nostro video su YouTube.

 

 

A COSA SERVE ALLENARSI IN PUMP TRACK?

La pump track di La Thuile è aperta a ogni tipo di utente bike, dal bambino che entra con la balance bike al professionista. Esercitarsi sulla pump permette di capire come posizionare i pesi sulla bici, orientare la testa e utilizzare gli arti anche senza pedalare. Un esercizio utile per la discesa fuoristrada e prendere confidenza con il proprio mezzo.

 

 

Sulla pump track l'utilizzo di braccia e gambe non esclude la fatica, è un esercizio molto impegnativo che richiede un'attenzione costante e il controllo della velocità. Su questo tipo di piste si impara a raggiungere il flow a sfruttare le fasi di volo e migliorare la forza nelle braccia. Si tratta di un esercizio total body che in alcuni casi può sostituire anche le sessioni di palestra.

 

L'UTILIZZO NEI CIRCUITI DI CROSS COUNTRY

L'UCI e la Federazione Italiana di Ciclismo hanno riconosciuto la pump track come disciplina tanto da istituirne campionati dedicati, esiste anche un campionato del mondo di pump track, ma queste piste sono sempre realizzate ai piedi dei bike park e vengono per questo utilizzate anche come settori per le gare di cross country.

 

Photo ©Michele Mondini

 

Appena nata, la pump track di La Thuile è entrata nel più importante circuito italiano di cross country, Internazionali d'Italia Series, con un passaggio proprio sulla pista, subito dopo il passaggio sotto l'arco. Come per le prove di Coppa del Mondo di Leogang e Nove Mesto, la pump track di La Thuile rappresenta un punto in cui gli atleti non possono riposare ma continuare a spingere, qualcuno dei ragazzi del cross country ci ha detto che rappresenta un punto in cui osservare gli altri, ma anche in cui non si può passare e quindi mantenere la posizione. Sezione che, come spesso dimostrano i top rider, può diventare spettacolare da osservare perché i rider possono doppiare i salti come succede ogni anno a Nove Mesto.

 

COME ACCEDERE A UNA PUMP TRACK

È doveroso dire che si accede alle pump track in bicicletta sempre e solo con il casco. Una volta trovata la pump track più vicina bisognerà capire se è gestita come spesso accade da una associazione, come la MTB School a La Thuile che regola gli accessi. In altre situazioni il Comune si occupa di gestire la pista con apertura e chiusura dei cancelli.

 

 

In pump l'ideale è una bicicletta da dirt o una bmx, ma si può accedere anche con una mountain bike con ruote da 29" anche se per avere più mobilità e pompare meglio con le gambe è necessario avere più spazio tra sé e la sella, situazione ottenibile con un reggisella telescopico almeno. L'ideale è anche quella di girare con pedali flat, senza aggancio, in modo da massimizzare il lavoro delle gambe e imparare ad utilizzare anche la caviglia nel lavoro di "pompaggio".

 

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