Luca Braidot, un fulmine a La Thuile

In quota e in alta montagna si è conclusa l'edizione 2022 degli Internazionali d'Italia Series. Il friulano del Santa Cruz FSA ha aperto il gas nel corso del terzo giro, poi ha amministrato nelle successive quattro tornate. Sul podio Colledani e Zanotti.

La Thuile (Ao) - L'ultima tappa degli Internazionali d'Italia Series ha preso il via oggi pomeriggio, sabato 25 luglio, dalla località montana di La Thuile in Val d'Aosta. Il round finale di un circuito che è partito dal Lago di Garda, passando per l'Isola d'Elba e dall'Alto Adige. A La Thuile il percorso disegnato sotto gli impianti di risalita del comprensorio sciistico, ricorda quelli del massimo circuito di mountain bike con passaggio su un gatto delle nevi attraverso un punticello in legno ed esaltanti tratti tecnici in cui i biker dovranno mettere tutti loro stessi. Gran parte del tracciato rimane a vista con una logistica ideale per spettatori che desiderano osservare i passaggi dei propri beniamini.

 


Dalla parte bassa si possono scrutare due delle discese più tecniche che più di ogni altro in Italia quest'anno sembra aver preso spunto diretto dalle prove di Coppa del Mondo. La prima gara del giorno è quella dedicata agli Junior per proseguire con la partenza donne e uomini open che hanno chiuso la lunga giornata.

 

CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO

Il percorso di La Thuile misura 4,5 chilometri con un dislivello a giro di 180 metri. Prevedeva un passaggio iniziale sulla pump track appena inaugurata, sezione di moderna concezione che, come nelle prove di Leogang e Nove Mesto, non lascia respiro agli atleti. Un circuito esaltante che propone spettacolo in ogni segmento, dalla base degli impianti di risalita era facilissimo poter seguire quasi completamente le fasi di gara con tre passaggi principali a vista.

 

 

Il The King era il pezzo più tecnico della traccia, un rock garden che prendeva diretta ispirazione dal percorso di Coppa del Mondo di Stellenbosch questo per la presenza tronchi e rocce che richiedevano grande attenzione, è il rock garden più lungo d'Europa con un'estensione di 118 metri. Di fronte alla partenza si trovava Lo Stuzzicadenti, un'altra discesa dalle più forti pendenze con curve e tronchi. La Shimano Section era la discesa di salti in stile bosco di Nove Mesto con tronchi da 55 cm. Il GPM era fissato a 1.546, il più alto dell'intero circuito, la tappa montana che a Internazionali quest'anno mancava.

 


Può essere considerato il tracciato più tecnico, paragonato da tanti atleti ai moderni circuiti di Coppa del mondo, con una moltitudine di sezioni tecniche e salite molto impegnative. Una pista dalle tante linee dove ci si giocherà ogni singola posizione, alti dislivelli, elevate qualità tecniche richieste, tratti da affrontare spalla a spalla.

 

 

 

LA GARA È INIZIATA

Chi era posizionato sotto "Lo stuzzicadenti" a metà percorso ha capito come sarebbe finito il primo giro, davanti un drappello di sei rider guidati dal neozelandese Ben Oliver, quello che in Coppa del Mondo solitamente corre con un completo leopardato (oggi ne aveva uno più sobrio, blue e nero). Insieme a lui c'era il campione del Sudafrica Alan Hatherly, Luca Braidot, Juri Zanotti e Daniele Braidot. Dal paddock del Canyon Collective arrivava però la notizia del ritiro del francese Thomas Griot uscito di scena all'imbocco della prima salita a seguito della rottura della catena.

 

 

Nel corso del secondo dei sette giri, sul percorso di La Thuile è andata in scesa una prima scrematura nel gruppo di testa, il drappello di testa si assotigliava diventando un terzetto in cui restavano solo Zanotti con la sua divisa rossa, Luca Braidot e Alan Hatherly. Ad una ventina di secondi inseguivano il campione d'Italia Colledani con una pedalata che lasciava intuire che avesse lo smalto giusto per rifarsi sotto ai primissimi e Daniele Braidot. Era solo l'inizio, tutti sapevano che nella gara odierna il rischio di saltare era altissimo. I fattori da considerare oggi erano tre: l'altura, il percorso super tecnico e la durata della gara, le donne a completare 6 giri avevano impiegato più di un'ora e mezzo. I 52 open men dovevano percorrere un giro in più.

 

LUCA BRAIDOT APRE IL GAS

 

Davanti nel corso del terzo giro Luca Braidot ha aperto il gas ed ha seminato Hatherly e Zanotti che poi sono stati ripresi da uno scatenato Colledani. Dietro pedalava da solo Daniele Braidot che era nel mirino del russo Anton Sintsov. Nella quarta tornata mentre il top rider del Santa Cruz FSA continuava a martellare sui pedali, dietro sono rimasti Colledani e Zanotti a studiarsi perché il sudafricano della Cannondale è rimbalzato indietro passato anche da Sintsov e Daniele Braidot. Non è mai entrato in gara Gioele Bertolini che negli utlimi weekend aveva dato dimostrazione di una buona condizione, che nella seconda tornata ha avuto una foratura al posteriore lontano dall'area tecnica.  

 

 

IL FINALE

Negli ultimi tre giri non ci sono stati ecclatanti colpi di scena e così con il tempo finale di 1 ora 30 minuti e 41 secondi è Luca Braidot che si porta a casa l'edizione 2022 della La Thuile MTB. Dietro il suo corregionale Nadir Colledani che nel corso del quinto giro è riuscito ad allungare anche su Juri Zanotti, alla fine il distacco tra lui ed il lecchese, che conferma un grande stato di forma dal suo rientro, è stato di 28 secondi.

 

 

«In queste ultime due settimane - dichiara Luca Braidot a fine gara - ho lavorato molto in altura, mi sentivo bene ma non sapevo quale sarebbe stata la mia condizione oggi. Ho fatto i primi due giri a ruota e vedevo che la gamba girava veramente bene, per questo motivo ho provato ad allungare e sono andato via. Ora sono fiducioso per il prossimo blocco di prove di Coppa del Mondo». Il miglior Luca Braidot di tutto il circuito di Internazionali d'Italia Series, che ora guarda alle quattro tappe di Coppa del Mondo che si correranno dal 8 luglio (Lenzerheide, Andora, Snowshoe, Mont Sainte Anne) al 7 agosto.

 

 

«Sono partito - sostiene il campione italiano Nadir Colledani - un po' alla cieca, arrivo da un periodo intenso di lavoro e non sapevo come avrebbe reagito il mio fisico fino al secondo giro poi ho capito che potevo esprimermi meglio, ma Luca ne aveva di più. Sono contento di essere venuto a correre perché comincio a sentirmi meglio. Qui non respiri mai, c'è tanta salita e discese tecniche, uno dei tracciati più duri che conosca». Il friulano ha anche confessato di aver registrato una foratura ma il lattice ha fatto il suo dovere e nessuno se ne è accorto. 

 

 

Zanotti invece reputa finalmente concluso il suo recupero dopo l'infortunio alla mano e commenta così la sua prova: «Sono contento, oggi finalmente ho sentito buone sensazioni e nella prima parte di gara andavo molto forte, quasi non sentivo la fatica. Poi Luca ha aperto il gas ed è stato impossibile tenerlo. Le gambe erano quelle che erano, fino a quando ho potuto, ho tenuto il passo di Nadir che poi mi ha staccato. Ogni domenica sento di migliorare e vediamo cosa riuscirò a tirare fuori da Lenzerheide»

 

La battaglia per la quarta piazza è stata tutta straniera, il kiwi Ben Oliver è riuscito a passare il russo Anton Sintsov pare caduto nella "Centrifuga".

 

 

Seguivano Daniele Braidot e lo svizzero Janis Baumann, primo under 23 al traguardo dopo un duello vinto con "Pippo" Fontana del C.S. Carabinieri Olympia Vittoria (nono). Ottavo Agostinelli e decimo il brasiliano De Oliveira, anche lui un Under 23.

 

 

 

CHI HA VINTO IL CIRCUITO

Al termine di quattro tappe, San Zeno di Montagna, Nalles, Capoliveri ed oggi La Thuile è stato Luca Braidot ad indossare la maglia blu di vincitore finale della classifica elite precedendo di soli 10 secondi Nadir Colledani, terzo Gioele Bertolini. Invece tra gli Under 23 Filippo Fontana (CS Carabinieri - Olympia - Vittoria) ha consolidato la leadership chiudendo primo con 155 punti. Secondo Avondetto e terzo Baumann

 

ORDINE D'ARRIVO OPEN MASCHILE

1 BRAIDOT Luca | SANTA CRUZ FSA MTB PRO TEAM ITA M EL 1:30:41
2 COLLEDANI Nadir | MMR FACTORY RACING TEAM ITA M EL +56.70
3 ZANOTTI Juri | BMC MOUNTAIN BIKE RACING TEAM ITA M EL +1:24.40
4 OLIVER Ben | MITOQ- NZ CYCLING PROJECT NZL M EL +2:00.95
5 SINTSOV Anton | ORBEA CLUB ITA M EL +2:32.40
6 BRAIDOT Daniele | CS CARABINIERI OLYMPIA VITTORIA ITA M EL +3:05.85
7 BAUMANN Janis | WILIER - PIRELLI FACTORY TEAM XCO SUI M UN +3:30.05
8 AGOSTINELLI Alessio | KTM - PROTEK - ELETTROSYSTEM ITA M EL +3:59.10

9 FONTANA Filippo | CS CARABINIERI OLYMPIA VITTORIA ITA M UN  +4:17.35
10 XAVIER DE OLIVEIRA PEREIRA Gustavo | UCI - WORLD CYCLING CENTRE BRA M UN +4:59.45

 

Classifica completa: Link

 

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