Effetti collaterali di Covid-19, a Zurigo hanno fatto il salto in lungo con le bici da cx

Domenica vi abbiamo raccontato la prima gara post-lockdown corsa sabato nella Repubblica Ceca mentre oggi vi spieghiamo cosa è successo nella vicina Svizzera. Nella nazione di Guglielmo Tell le competizioni sono ancora vietate, ma domenica a Zurigo si è svolta la prima tappa del EKZ Cross Tour che è il circuito di ciclocross.

 

 

Per poterla realizzare gli organizzatori sono stati molto fantasiosi, l'hanno chiamato evento non competitivo e si sono letteralmente inventati una specie di prova di abilità tecnica legata al mondo delle due ruote. Controllo del mezzo, abilità tecnica, equilibrio, velocità, esplosività, audacia e un po' di fortuna.

 

 

L'accesso al pubblico era vietato per questo l'hanno chiamato Urban Bike Festival Digital, niente spettatori che però da casa hanno potuto seguire il tutto in diretta streaming, tra l'altro con passaggi su SRF, la TV pubblica della Svizzera.

 

 

Era ad invito, vi hanno preso parte solo otto atleti. Quattro maschi (L. Forster, L. Fluckiger, K. Kuhn, T. Rüegg) e quattro donne (S. Frei, N. Koller, Z. Barhoumi, N. Rüegg) divisi in quattro squadre che si sono sfidate non nella classica gare di ciclocross ma in una serie di insolite sfide d'abilità.

 

 

La più curiosa è il salto in lungo. Prendi la rincorsa, salti sulla sabbia e come nell'atletica vince chi ha fatto il salto più lungo. Ma c'era anche la salita dalle scale e la pedalata in mezzo all'acqua. 

 

Da quello che abbiamo potuto vedere, mentre nella Repubblica Ceca si è corso regolarmente con i corridori in griglia dotati di mascherina ma non distanziati, l'Urban Bike Festival Digital è stato un evento che non si era mai visto da nessuna parte del mondo, un modo per tenere viva la speranza, anche se in Svizzera le gare sono tutt'ora vietate. Per quanto riguarda gli addetti ai lavori, a Zurigo nessuno aveva la mascherina mentre la portavano sabato nella Repubblica Ceca.

 

 

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