Greta Seiwald, la rivelazione di questo inizio di stagione, ci spiega perchè ha cambiato marcia

Al Santa Cruz Demo Tour che è iniziato oggi a Piombino (Toscana) abbiamo scambiato due parole con l'altoatesina che ci ha raccontato cosa le è successo negli ultimi due anni e perchè quest'anno è partita così forte.

La grande rivelazione di questo inizio di stagione nel cross country italiano è senza ombra di dubbio la 22enne Greta Seiwald. Dopo essersi messa in bella evidenza in Grecia sull'isola di Salamina, quando con il Santa Cruz FSA MTB Professional team è ritornata in Italia, con nelle gambe già diverse gare, ha sorpreso tutte le altre ragazze, arrivando terza assoluta sia a Verona che a Andora e sabato scorso ha vinto a Laigueglia.

 

 

Dal momento che siamo a Piombino (LI) al secondo appuntamento con il Santa Cruz Demo Tour, allestito presso la magnifica struttura Poggio all'Agnello Sport & Active Holiday Resort, ne abbiamo approfittato per intervistare Greta, prima che insieme ai suoi compagni di squadra Gioele Bertolini e Zaccaria Toccoli iniziasse il primo Tour insieme ai biker arrivati a testare le bici californiane. A guidare il gruppo Matteo e Guglielmo di TuscanyBike che all'interno del Poggio all'Agnello hanno un Test Center Santa Cruz.

 


Ciao Greta, quanti anni hai e dove abiti? Sono nata il 14 marzo del 1997, ho compiuto i 22 anni proprio ieri sera qui a Piombino. Abito a Colle di Casiers -Gsieser Tal in provincia di Bolzano.


Quando hai fatto la prima gara mountain bike e perché? Io e miei due fratelli, verso la fine delle elementari, nel dopo scuola avevamo scelto di fare attività sportiva. Volevamo giocare a calcio, io compresa, però non c'era più posto, allora avevamo ripiegato sulla mountain bike. Poi con la società del mio paese, l'SSV Gsieser quando avevo circa 10 anni ho fatto la mia prima gara, correndo da Giovanissima.


Quali sono stati i tuoi migliori risultati a livello giovanile? Da Esordienti andavo abbastanza bene ma il salto di qualità l'ho fatto da Allieva vincendo il titolo italiano per due anni consecutivi. La prima volta Courmayer, la seconda in Sicilia. A 17 anni, quando sono passata tra le Junior c'erano Chiara Teocchi e Greta Weithaler che andavano forte. Quell'anno, era il 2014, a Gorizia sono arrivata seconda dietro a Chiara, correndo con un dito rotto. L'anno dopo sono partita forte poi però è arrivata Martina Berta e dopo metà stagione è stata lei che ha dettato legge. E' stata infatti lei a vincere il tricolore in una caldissima Volpago del Montello. Io era seconda poi si è spenta la luce e mi sono ritirata. Soffro troppo il caldo.

 

 

Come ci spieghi questo tuo cambiamento, ora corri davanti, negli ultimi due anni eri quasi scomparsa? Ho passato 2 anni difficili, il 2107 e il 2018. Due anni fa quando avevo appena iniziato la preparazione invernale ho fatto una gara di corsa a piedi in montagna. Alla fine della gara nel scendere a valle sono scivolata sul ghiaccio e mi sono rotta la gamba. Mi hanno operato mettendomi delle placche, poi ho ripreso piano piano ma per tutta la stagione ho sempre avuto problemi con la gamba che mi faceva male. Mi ha tormentato per parecchi mesi.

 

Dopo un anno, nell'autunno successivo all'infortunio finalmente mi hanno tolto la placca. Sono dovuta stare nuovamente ferma per 6 settimane, non riuscendo a fare una seria preparazione invernale. L'aspetto positivo era che non sentivo più dolore. Al tempo il mio preparatore Francesco Bondi mi aveva detto di stare calma e serena. Finalmente dopo due anni, questo inverno mi sono potuta allenare seguendo le indicazioni del mio trainer e i risultati si sono visti subito. C'è un aspetto curioso che mi piace raccontare. A tutti i costi ho voluto rifare quella "maledetta" gara di uphill running (a piedi), ci sono tornata ed ho migliorato il mio tempo di 2 minuti.

 

 

In quante squadre hai corso? Fino al primo anno da juniores con l'SSV Gsieser, la squadra del mio paese, poi sono passata a Focus XC Italy team e nel 2018 a Focus Selle Italia che quest'anno è diventato Santa Cruz FSA.


Che tipo di percorso prediligi e quale è quello di CDM che ti piace di più ma anche quello che odi? Mi piacciono i percorsi tecnici, amo Nove Mesto e Andora mentre non mi piace quello di Albstadt che è per "pedalatori".

Un pregio e un difetto di Greta? Non so se è un pregio però rido sempre, invece il mio difetto principale è che credo poco in me stessa.


Chi è l'atleta che è il tuo punto di riferimento, vorresti essere come lei? Gunn Rita Dahle perché è riuscita a fare tutto. Si è creata la sua famiglia e contemporaneamente è riuscita a andare  forte in bici.

 


Tu sei una rider molto social. Ancora prima del tuo exploit di inizio stagione, tra tutti i top riders italiani, eri la sesta come numero di followers su Instagram, preceduta solo da Fontana, Lechner, Kerschbaumer, Teocchi e Bertolini. Come spieghi questo tuo successo? Mi viene naturale, condivido volentieri le mie foto con le persone.

 

 

Come si chiama il cane che si vede spesso nelle tue foto? Aron, è un pastore australiano di 8 mesi, passo tanto tempo insieme a lui.


Qual è il tuo piatto preferito? Pizza e canederli.

 

Ciao Greta, grazie per il tempo che ci hai concesso qui al Poggio all'Agnello. Il Santa Cruz Demo Tour continua fino a domenica, ci sono tutte le bici della gamma "Santa" compresa la Stigmata. Per tutti i dettagli: LINK

 

 

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