Tra due settimane tornerà la Coppa del Mondo, si correrà in Germania a Albstadt e per la prima volta entrerà in vigore la prima grande innovazione introdotta quest'anno dall'UCI. La starting grid sarà decisa non dal punteggio che hanno gli atleti, ma dai risultati della prova Short Track che si correrà il venerdì.
Questa mattina l'ufficio stampa della prova tedesca ha rilasciato alla stampa internazionale una interessante intervista con Nino Schurter che vi riportiamo.
Nino Schurter, questa stagione non è iniziata nel migliore di modi. Alla Cape Epic ti sei dovuto subito ritirare dopo che il tuo compagno Matthias Stirnemann aveva dovuto abbandonare la corsa, così ti sono mancati quegli allenamenti intensissimi che solo una gara come quella sudafricana ti può dare.
In realtà ci sono stati anche dei vantaggi, sono riuscito a fare altre tre settimane di duro allenamento, il che è stato sicuramente positivo per la preparazione alla Coppa del Mondo.
Ad Albstadt per la prima volta in Coppa del mondo verrà introdotta la prova Short Track, come vedi la nuova disciplina? Cambierà molto?
Sono curioso, nessuno sa esattamente come andrà a finire. Certamente cambierà molto. Penso che sia interessante e non vedo l'ora di correre la prima. È sicuramente richiesto un diverso tipo di rider, serve più esplosività. Sono curioso di vedere come gli altri riders la prepareranno.
Ti stai preparando appositamente per lo Short Track?
Mi sono allenato di più sulla velocità, per essere un po' più esplosivo.
Diventare il primo vincitore della Coppa del mondo di Short Track nella storia è uno dei tuoi obiettivi?
No, non necessariamente il primo vincitore, ma sicuramente voglio far bene. È fondamentale che un rider sappia eccellere anche in questa specialità visto che se si vuole vincere la Coppa del Mondo XCO, la posizione di partenza è determinante, e io voglio finire tra i primi otto della Short Track. Anche la partenza in seconda fila va bene, ma la terza fila (se sei fuori dai primi 16 in Short Track), è da evitare assolutamente.
Hai già corso una prova short track alla Sea Otter Classic, cosa ne pensi di questo format di gara?
Penso che si adatti alle mie caratteristiche. Sono in grado di partire bene e di scattare velocemente. Dipende molto dalle caratteristiche dei tracciati, l'importante è che non siano troppo semplici. L'ideale sarebbe un tracciato che riesca ad evitare una volata di gruppo, tecnico ma non troppo.
Tutti hanno visto la volata che hai perso con Sam Gaze, nella prima prova di Coppa del Mondo a Stellenbosch, ed hanno visto anche che ti si era sganciato il pedale. Eri arrabbiato?
Certo, all'inizio ero deluso, ma non posso vincere ogni gara. Quello sudafricano era un percorso particolare, quello di Albstadt sarà molto diverso e sono curioso di vedere come Gaze si comporterà in Germania.
A Albstadt ovviamente punterai alla vittoria ..
Certo, voglio essere di nuovo il numero 1 anche se il percorso non è il mio preferito. Vedo Mathieu van der Poel come l'avversario più tosto nelle prossime gare di Coppa del Mondo e penso che il percorso tedesco non sia l'ideale per Sam Gaze, però lo vedo molto bene nello Short Track.
I mondiali si correrano a mezz'ora da Coira dove abiti, questo dettagli non secondario ti condiziona? E quando si è corso un mondiale in Svizzera non sei mai riuscito a vincere, sei sempre arrivato secondo dietro a Jaroslav Kulhavy, una prima volta da Junior e la seconda da elite a Champery.
Quando l'ora x si avvicinerà sono sicuro che cambierà qualcosa anche per me visto che si corre vicino casa. Di sicuro i media svizzeri mi faranno sentire la loro pressione. Onestamente spero che non finisca di nuovo come nelle due precedenti occasioni.