I top rider del cross country corrono troppo poco? Risponde il nostro esperto.

Il consiglio del Trainer "Amico", puntata nr. 90. Il Dott. Alessio Cellini e suo fratello Marco, ogni settimana risponderanno alle vostre domande, riguardanti la preparazione atletica nella mountain bike.

"Il consiglio del Trainer Amico", attraverso questa Rubrica il nostro Staff dedicato alla preparazione atletica in mountain bike, risponderà ai vostri quesiti. Una domanda alla settimana, tutte le settimane, sempre il lunedì. 

 

Ludovic da Aosta. I professionisti che passano dalla strada alla mtb dicono tutti che nell'off road si corrono poche gare in una stagione. Noi che facciamo parte di questo ambiente siamo abituati a vedere top rider che si concentrano sulla coppa del mondo (7 gare), poi hanno mondiale (1) e europeo (1). Arriviamo a 9 gare, poi partecipano ovviamente a qualche circuito ma spesso la domenica non corrono. Faranno 20 gare in una stagione?

 

E vediamo MVDP che fa ciclocross, strada e mtb. I tecnici dicono che il "motore" dei nostri rider non ha niente da invidiare a quello dei pro della strada, quindi mi domando? Con la "cilindrata" che hanno, sembra che centellinino le forze, non potrebbero fare più gare?

 

 

Ciao Ludovic

 

La tua domanda è interessante e meriterebbe più di una riflessione, certamente l'attività top level tra Strada ed MTB è molto differente pertanto il paragone si può fare fino ad un certo punto, stesso dicasi per il Ciclocross.

 

Altra premessa, nonostante l'Italia abbia una grande tradizione ciclistica alle spalle, spesso negli eventi internazionali ci troviamo solo a "fare numero" e questo ci fa capire che anche ad alto livello l'approccio tecnico/tattico non è sempre dei migliori, se paragonato a quello di altre nazioni costantemente presenti sui gradini alti del podio.


Detto questo hai ragione nel supporre che un po' di attività agonistica in più ed un confronto più frequente sui campi di gara internazionali potrebbe rendere i nostri top rider più competitivi, arricchendo l'esperienza di ognuno (conoscenza di percorsi diversi, confronto con atleti mai incontrati, ecc...).

 

Invece per quanto riguarda il discorso di "centellinare" le forze (un atleta si può "finire" benissimo in allenamento)  credo che il problema sia un altro, la disponibilità economica necessaria per poter garantire tutto l'anno trasferte estere ed oltre oceano.

 

Alla prossima.

 

 

Hai anche tu una domanda per il trainer? Anche se ti può sembrare banale, scrivici a info@pianetamountainbike.it

 

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

Alessio Cellini - Trainer- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

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