Allenamento dietro motore e mountain bike. Risponde il nostro esperto.

Il consiglio del Trainer "Amico", puntata nr. 81. Il Dott. Alessio Cellini e suo fratello Marco, ogni settimana risponderanno alle vostre domande, riguardanti la preparazione atletica nella mountain bike.

"Il consiglio del Trainer Amico", attraverso questa Rubrica il nostro Staff dedicato alla preparazione atletica in mountain bike, risponderà ai vostri quesiti. Una domanda alla settimana, tutte le settimane, sempre il lunedì. 

 

La domanda di oggi è fatta dalla redazione di pianetamtb.it, che ha raccolto negli scorsi mesi, domande da molti amatori che hanno segnalato questo problema.

 

Il classico allenamento dietro motore, tipico della strada, ha senso per un atleta che gareggia in mountain bike? Inoltre mi piacerebbe sapere se è un sistema di allenamento ancora valido oppure è concettualmente superato? (Francesco di Treviso)

 

Ciao Francesco


Il lavoro dietro motore è un mezzo di allenamento specifico per il ciclismo, basato sulla riduzione drastica della resistenza aerodinamica grazie alla "scia" fornita da un mezzo davanti (auto o scooter) il che permette una azione molto fluida ed agile all'atleta senza scomporsi (senza saltellare sulla sella per capirci). Inoltre basta uscire fuori scia per alcuni secondi, per inserire delle brevi variazioni di ritmo molto intense, per poi rientrare in scia e recuperare. Può anche essere una ottima seduta ad alta intensità, avendo sempre come riferimento un mezzo davanti che ci "impone" un ritmo sostenuto.


Di solito si esegue con bici da strada su percorso piano/vallonato, e molti atleti lo gradiscono a ridosso della gara (venerdì o sabato) proprio per la sensazione di velocità e brillantezza che lascia nelle gambe, oppure nei giorni seguenti un lavoro di forza (a secco o sulla bici).


Detto questo può essere applicato indistintamente allo stradista o al biker, cosi come ogni altro mezzo di allenamento, la questione è solo capire il perché si applica e se è veramente utile.


E' sicuramente un mezzo che appartiene ad un retaggio del ciclismo passato, quindi frutto più di esperienza che di osservazioni basate sulla scienza; non per questo però non è detto che in alcuni atleti funzioni molto bene, e che non sia un mezzo gradito capace di rafforzare anche l'equilibrio psico-fisico dell'atleta (specie nel pre-gara).


Alla prossima

 

 

Hai anche tu una domanda per il trainer?

Se hai una domanda, anche se ti può sembrare banale, scrivici a info@pianetamountainbike.it

 

 

 

Chi è il Dott. Alessio Cellini che risponde alle vostre domande

 

Alessio Cellini - Trainer- Dott. Alessio Cellini

- Direttore del Centro CTM, Responsabile Area Tecnica

- Dottore in Scienze Motorie

- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"

- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana

- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana


- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana


- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)

 

- Slimming Specialist

 

Altre News