#IronTibi Vs italcalcio: in Italia non esiste la cultura sportiva e la colpa è (anche) degli atleti.

Andrea Tiberi, che dimostra di essere uno sportivo a 360°, su Facebook commenta l'esclusione dell'Italia dai mondiali da un punto di vista molto particolare e ci dice perchè dovremmo esserne contenti...

Noi italiani stiamo vivendo il pareggio dell'Italia con la Svezia e la conseguente mancata partecipazione ai prossimi campionati del mondo di calcio, come una tragedia nazionale. Giusto o sbagliato? Oggi il top rider Andrea Tiberi sulla sua pagina Facebook ha analizzato il problema dal suo punto di vista arrivando a delle conclusione molto interessanti. Anzi "virali"...

 

Andrea Tiberi

 

Dal post di Andrea Tiberi, scritto il 15 novembre 2017

 

Eh già... siamo contenti... ma come dicono i disagiati.. non per quello che tutti possono pensare in apparenza...

 

In Italia non esiste la cultura sportiva, esiste la cultura del risultato e nella maggior parte dei casi quando il risultato non arriva, come ben detto, è colpa dell'arbitro, è colpa dell'allenatore, è colpa dell'avversario scorretto, è colpa di tutto tranne che dei giocatori/atleta. E invece no, la colpa è proprio dei giocatori o dell'atleta e non c'è niente di male in questo. È inutile che ci si stupisca che nel calcio, dalle categorie minori, fino alla nazionale, non ci sia (non per tutti ovviamente ma come impressione generale) attacamento, senso di responsabilità, voglia di dare il massimo sempre. E non è perchè sono pieni di soldi (ci sono ciclisti milionari che sputano l'anima in gara, sempre e comunque).


La colpa è di come sono stati educati. Sportivamente parlando. Degli allenatori che insultano gli avversari, dei dirigenti che insultano gli arbitri, dei genitori che si picchiano in tribuna. La colpa è sempre di qualcun'altro... o di un capro espiatorio.

 

 

Invece no la colpa è della squadra o dell'atleta. È questo che dovrebbe essere insegnato. E dovrebbe essere insegnato insieme al fatto che la sconfitta va accettata, che bisogna assumersi le proprie responsabilità e pensare ad un serio piano di lavoro per cercare di farsi trovare migliorati la volta successiva.

 

Sconfitta ----> Lavoro -----> Miglioramento

E bisognerà insegnare che a volte anche questo non basta e che bisogna saper tener duro anche dopo tante sconfitte.  Che prima o poi questo pagherà.

 

La ricerca del risultato da noi si basa sul mantenimento di un equilibrio precario di singoli talenti che emergono troppo presto. Ma è avere un'ampia base che fa la differenza. Ed è nelle scuole che si crea la base.

 

Nelle nostre scuole si fanno 2 ore di ginnastica alla settimana. Pensare di creare la cultura sportiva (senza contare il fatto che la carenza di attività fisica è causa prima di tutto di deficit posturali e conseguenti patologie, nonchè di disturbi metabolici) con 2 ore di ginnastica (che poi spesso è tutto tranne ginnastica) è come pensare di imparare a parlare inglese con due ore alla settimana.. infatti l'italiano medio non parla inglese e ha un livello atletico quantomeno scarso già a partire dall'età giovanile.


Quindi visto che questa è stata definita "tragedia nazionale", invito tutti quanti la pensano in questo modo a fare in prima persona qualcosa per diffondere questa cultura, che chi non la pensa così invece è perchè qualcosa probabilmente la sta già facendo. Cosicchè tra 20 anni saremo di nuovo tutti sbronzi di felicità e tutti i problemi del nostro paese saranno spariti perchè la nostra nazionale avrà vinto i mondiali di calcio.


Ah tra l'altro, per semplificarvi il compito, ho visto recentemente una bella pubblicità per ottenere la Laurea in Scienze Motorie on-line. Quindi potrete comodamente imparare tutto quello che vi serve sapere per insegnare la ginnastica, l'atletica, il vostro amato calcio, la pallavolo, il basket, ecc... comodamente da casa e seduti alla scrivania.. o se preferite sul divano.

 

Più facile di così............................

 

 

 

Qui trovate il post di #irontibi in originale.

 

 

 

Photo Italia ©RAI

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