Martino Tronconi, la giovane promessa delle marathon, dopo 1 anno su strada ritorna a "casa".

Dopo un anno in "prestito" alla strada, Martino Tronconi ritorna alla mountain bike con il Team Bike Innovation Focus Pissei. La giovane promessa delle marathon non nasconde l'obiettivo di voler lottare per risultati importanti.

Nel marzo del 2015, alla presentazione dell'allora Scapin-Soudal Pro Racing MTB c'era un volto nuovo, quello di un ragazzo un po' guascone di vent'anni.  Il suo viso luminoso e sorridente era l'immagine della felicità per essere entrato in un team importante dove poter esprimere le sue capacità.  Aveva coronato un sogno, Martino Tronconi, quello di poter dimostrare tutto il suo talento che aveva già messo in mostra nei primi due anni nella squadra che lo aveva fatto debuttare, Staff Bike 2000.  

 

Nei due anni con il team toscano di Stefano Gonzi, il ragazzo di Marradi si confermò come uno dei giovani più interessanti degli ultimi anni nelle marathon, mettendo in mostra un buon talento con cui colse dei grandi risultati come Under 23 nelle gare più importanti del calendario nazionale, riuscendo ad essere il miglior Under 23 al Campionato Italiano Marathon 2016.

 


Nel 2017 Martino ha deciso di giocardi una grande chance, cogliendo l'opportunità di passare su strada con la Hoppla Petroli Firenze, una delle squadre Under 23 più forti in Italia che ha posto le basi alla futura generazione dei professionisti italiani. Dopo un anno di apprendistato tra i dilettanti, nel 2018 Martino Tronconi tornerà a gareggiare nella mountain bike con il Team Bike Innovation Focus Pissei, la squadra di Maria Cristina Nisi e di Elia Favilli.  Un ritorno nell'off road che coincide con il suo passaggio nella categoria Elite.  Ecco come il 21enne fiorentino, che farà il compleanno il prossimo 23 novembre, racconta la sua esperienza su strada.

"Sicuramente questa è stata una tappa interessante del mio percorso di crescita, una sfida che mi sono voluto giocare, un'esperienza che mi ha formato in primis come corridore, ma soprattutto come persona.  Mi sono buttato a capofitto in un mondo tutto nuovo ... nuova squadra, nuovi compagni, nuove corse, nuovi allenamenti, ma soprattutto nuovo modo di correre.  I primi tempi non sono stati facili, lasciare un mondo che conosci, nel quale iniziavi a dimostrare qualcosa, per passare in un altro completamente sconosciuto dove riparti da zero non è stato facile , ma questo lo sapevo fin dal primo momento!

 

Col tempo poi le cose sono sempre state via via più facili ed automatiche e nella seconda parte di stagione sono riuscito a ritagliarmi più spesso i miei spazi, essendo protagonista in molte occasioni.  Era da diverso tempo che avevo la voglia di provare su strada, di vedere com'era quel mondo e se mi fosse piaciuto o meno.  L'ho fatto ed ho avuto la fortuna di poterlo fare con l'Hopplà Petroli Firenze, una delle migliori e più organizzate squadre del panorama nazionale.

 

Nonostante il fatto di essere arrivato a capire che è un mondo che ti stimola e ti motiva meno, l'esperienza che ho avuto modo di fare mi porta a giudicare più che positivamente questa parentesi in cui sono riuscito a trovare quello che mi aspettavo"

 


Due mondi diversi la mountain bike e la strada, un'esperienza quest'ultima che ha contribuito certamente a far crescere le performance di Martino.

 

"Sicuramente una stagione come questa ti fa crescere tanto. Sono stato a contatto e mi sono confrontato con persone veramente preparate che mi hanno insegnato tanto. Ho corso il doppio delle giornate di gara che si fanno in una stagione in mountain bike, fatto tantissimi chilometri e penso che questo non possa avermi fatto altro che bene.  Soprattutto ho capito che molto spesso i limiti sono a livello mentale e che il fisico può andare ben oltre a quello che noi stessi pensiamo.  

 

In mountain bike corri una volta a settimana, su strada arrivi a correre anche 3/4 gare, cosa che credevo impossibile da reggere fisicamente e invece non è così, a livello di risultati ho fatto diversi piazzamenti nei quindici, ma qui più che guardare i risultati personali, valgono quelli costruiti dalla squadra perchè vengono dal lavoro di tutti e dalle costruzione delle tattiche intorno al leader"

 


Parliamo ora con Martino Tronconi del ritorno nel suo mondo, dei suoi prossimi obiettivi e di come abbia messo le basi per l'accordo con il Team Bike Innovation Focus Pissei.

 

"Per me sarà il primo anno nella categoria Elite e insieme al mio preparatore Matteo Lonati ci siamo dati l'obbiettivo di crescere, di far bene e di essere protagonisti ad ogni corsa. Io però non mi voglio nascondere e quindi dico che l'obbiettivo principale sarà quello di fare buoni piazzamenti in ambito nazionale e internazionale durante tutta la stagione, tali da farmi meritare un posto in nazionale per il mondiale di Auronzo di Cadore.


Già dopo i primi mesi della mia stagione su strada, la voglia di tornare alla mountain bike era grande, abbiamo avuto i primi incontri già ad inizio estate con il presidente del team, Nicola Treggia.  Il progetto che mi ha proposto mi ha attratto fin da subito, il team è giovane ma con grandi prospettive e sinceramente la scelta di provare a crescere insieme è stata la spinta in più che mi ha fatto accettare questa proposta rispetto ad altre.  A fine agosto abbiamo poi trovato l'accordo definitivo"

 


Il Direttore Sportivo del Team Bike Innovation Focus Pissei, Matteo Baldissarri pochi giorni fa ha illustrato agli atleti la bozza del calendario 2018 che vedrà impiegata la squadra nella corse a tappe Alpentour Trophy in Austria, in diverse marathon UCI Series come Capoliveri Legend Cup, Südtirol Sellaronda Hero, Etna Marathon, Grand Raid BCVS e O'Tour in Svizzera, Roc d'Azur in Francia.  Il team che ha sede a Imola prenderà parte a tutte le più importanti marathon italiane con diverse puntate all'estero in corse come KitzAlp Bike e National Park Bike Marathon.

 

Un bel calendario con gare che Martino già conosce ed altre tutte da scoprire, come i suoi avversari a cui nel 2016 ha avuto modo di prendere le misure e che ha continuato a seguire domenica dopo domenica, scorrendo le classifiche delle marathon.

 

"Diciamo che non ho mai smesso di osservare le gare di mountain bike durante tutto l'anno anche perché ho tanti amici che ho continuato a seguire durante la stagione.  Sicuramente è un movimento in continua crescita sia a livello di gare, ma soprattutto di corridori di spessore.  Penso che il livello si sia alzato tanto e si stia alzando sempre di più, anche a causa del fatto che ci sono sempre meno squadre su strada e di conseguenza sempre meno posti disponibili.  Questo ha spinto e spinge tantissimi corridori a fare il salto alla mountain bike accrescendo enormemente il livello"

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