Roc d'Azur: Alla Gravel Roc Race c'erano anche Sauser e Kulhavy

Christoph Sauser ha ufficialmente terminato la sua carriera agonistica nel 2015 di fatto però continua a correre. Quando lo Specialized Racing team si muove in giro per il mondo lui c'è sempre, un suo consiglio è sempre ben accettato dai top rider della squadra a stelle e strisce. Questa mattina "Susi" insieme a Jaroslav Kulhavy che ha l'anello al dito da poche settimane, in Costa Azzurra a Fréjus ha partecipato alla Gravel Roc Race.

 

 

Lo svizzero ha dimostrato ancora una volta che la classe non è acqua, dopo 50 chilometri e 2 ore 23' 48'' in sella alla sua Specialized Diverge è stato battuto in volata dal francese Steve Chainal. Dai social si intuisce che Sauser nei giorni scorsi mentre era in vacanze nelle isole della Grecia (Mikonos, Santorini) aveva con sè proprio la bici da gravel.

 

 

Se notate l'inclinazione della sella capite subito che la Diverge in fotografia è quella di "Jarda" che ha chiuso la sua prima Gravel Roc Race al quarto posto (2:27:58). Da segnalare la presenza in gara dell'amatore lombardo Davide Belletti che tra i 190 al via è riuscito a piazzarsi 14° (2:48:05).

 

 

Pensando al fenomeno Gravel nato negli ultimi anni negli Stati Uniti ci è venuto un dubbio. Non è che in realtà le bici Gravel c'erano già alla fine degli anni '80. Nella foto John Tomac al primo mondiale della storia della mountain bike, quello di Durango (1990) aveva corso con questa bici Yeti. Telaio di derivazione strada, forcella da mtb e gomme belle larghe. (Photo ©cdn-cyclingtips.pressidium.com).

 

Pesava 12,47 kg ed il telaio aveva il triangolo anteriore in carbonio tranne il tubo della serie sterzo che era in acciaio come pure il triangolo posteriore. La ruota posteriore era lenticolare.

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