Nel ciclismo è meglio fare i "lavori" all'esterno o sui rulli?
Il ciclismo è uno sport che si svolge all'aria aperta, ed il bello è proprio questo.. Ci sono talvolta delle condizioni esterne (clima, poche ore di luce, traffico, ecc..) che ci inducono ad utilizzare i rulli per i nostri allenamenti, questo viene visto un po' come un ripiego ma non è sempre così.
Personalmente considero l'allenamento svolto sul rullo un validissimo alleato per la nostra preparazione, ci consente di lavorare con il pieno controllo delle intensità, del gesto tecnico, in piena sicurezza e con meno tempo; meno tempo perché sul rullo non abbiamo discese, semafori, tempi morti, il lavoro è netto.
Ovvio non tutto ciò che svolgiamo all'esterno vi può essere trasferito, la "distanza lunga" ad esempio resta una tipologia di allenamento riservato all'esterno così come i lavori particolarmente estensivi (esempio ripetute lunghe alla Soglia Anaerobica); lavori più breve invece, tipo intermittente, intervallato e ripetute brevi/medie, si possono svolgere benissimo sul rullo.
Le raccomandazioni sono sempre quelle di allenarci in ambiente arieggiato, cambiare spesso posizione ad esempio alzandosi sui pedali, porre molta attenzione all'idratazione durante la seduta e nelle ore successive (acqua ed elettroliti).
Chi è il nostro esperto che ha risposto al quesito
- Dott. Alessio Cellini
- Responsabile del Centro CTM
- Dottore in Scienze Motorie
- Dottore Magistrale in "Scienze e Tecniche dell'attività sportiva"
- Direttore Sportivo 3° livello "Categorie Internazionali", Federazione Ciclistica Italiana
- Preparatore Fisico, Federazione Ciclistica Italiana
- Maestro MTB, Federazione Ciclistica Italiana
- Sport Performance Specialist (qualifica Europea EQF 3-4-5)
- Slimming Specialist