Cosa ne pensa la FCI del ritorno agli allenamenti

In tutti i settori c'è grande attesa in vista del 4 maggio, quando dovrebbe allentarsi il blocco deciso dal Governo. Il mondo del ciclismo di aspetta di poter finalmente poter uscire in bici per gli allenamenti. A questo proposito oggi il Consiglio Federale della Federazione Ciclistica Italiana ha avviato un iter di valutazione riguardo la ripresa degli allenamenti una volta data la possibilità da parte delle Istituzioni.

 

 

Il presidente Di Rocco ha detto: "Ci auguriamo, adesso, che si possa il prima possibile tornare ad allenarsi. I nostri tecnici stanno ragionando come farlo, anche alla luce di diverse evidenze scientifiche che sconsigliano, in questa fase, l'allenamento di gruppo."


Secondo la FCI un recente studio "Towards aerodynamically equivalent COVID19 1.5 m social distancing for walking and running - AA.VV. B. Blocken, F. Malizia, T. van Druenen, T. Marchal" mette in evidenza come la distanza di 1,5 mt. non sia sufficiente quando subentra un'azione di moto come quella del ciclismo e della corsa, la Federazione sta approntando diverse metodologie di allenamento, una volta che le autorità consentiranno la ripresa dell'attività.

 

Sempre secondo la FCI, scenario più plausibile è legato alla ripresa degli allenamenti in solitaria. In caso di un allenamento con più persone, i centri territoriali, i velodromi, le scuole di ciclismo, i ciclodromi, gli impianti di bmx e fuoristrada rappresentano strutture che consentono il rispetto delle prescrizioni sanitarie, oltre i luoghi di formazione e controllo sulla corretta preparazione da effettuare in questo periodo.

 

 

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