Ai Campionati italiani ciclocross tricolore per Lechner (E), Casasola (U23) e Motalli (J)

di Redazione, dom 13 gen 2019 10:35

Segrate (MI): Dopo le prove d'apertura riservate alle ragazze Allieve ed Esordienti, il momento clou delle gare femminili ai campionati italiani di ciclocross all'Idropark Fila di Milano è arrivato alle 10:50 quando è arrivata l'ora della gara Open femminile che ha visto tre partenze con una cinquantina di ragazze al via, suddivise tra Juniores, Under 23 e Donne elite.

Nel primo blocco c'erano le elite e spiccavano le maglie bianche con la stella color oro della divisa del GS Esercito indossate da Eva Lechner e Chiara Teocchi con al loro fianco Alice Maria Arzuffi che in Belgio quest'anno si è messa in bella evidenza.

La Teocchi al primo anno tra le elite si è messa davanti alzando subito il ritmo e permettendo alle tre di andare via, poi però la Lechner l'ha passata e si è portata da sola al comando.

Alla fine del primo giro la Lechner conduceva con 4/5 secondi di vantaggio sulla Teocchi, dietro la quale a breve distanza c'erano la Arzuffi e quindi la Bulleri e poi la Oberparleiter.

La gara non ha avuto storia, sempre davanti da sola la Lechner, dietro la Arzuffi ha saltato la Teocchi ma non è mai riuscita ad impensierire l'altoatesina che è andata a vincere la decima maglia tricolore della sua carriera.

Se non c'è stata storia tra le elite, sono state molto più interessanti e combattute le altre due gare, quelle che hanno coinvolto le Under 23 e le Juniores.

Tra le Under 23 è vero che ha vinto la favorita, la friulana Sara Casasola ma la maglia l'ha sudata. Infatti Silvia Persico era riuscita a andare via da sola mentre la inseguivano proprio la Casasola e la Baroni poi però la ragazza allenata da Daniele Pontoni si è riportata sulla fuggitiva e nel finale è stata più brillante riuscendo ad arrivare al traguardo da sola. Terza la Baroni.

Emozionante la gara delle juniores equilibratissima che ha visto al comando un terzetto formato da Gaia Realini, Alessandro Grillo e Letizia Motalli. E' stata proprio la valtellinese del team KTM Protek Dama che nel finale è riuscita a spuntarla su Realini e Grillo. "Sono molto contenta, ero convinta di poter far bene, sono partita decisa a conquistare il podio, ho capito che poteva essere il gradino più alto quando sono scattata all'ultimo giro e le due compagne di fuga sono rimaste un attimo sui pedali, loro sono state colte di sorpresa ed io ho forzato il ritmo ed ho avuto ragione". Ha detto la vincitrice a fine corsa.