In 750 alla prima tappa del Giro d'Italia Cross

Buona la prima, con una grande festa marchigiana. Presenti tutte le regioni d’Italia per l’apertura della Corsa Rosa in uno stadio naturale del ciclocross.

Con gli anni il Parco Verde di CorridoMnia ha sempre più preso la conformazione dello stadio del ciclocross, capace di accogliere tanti appassionati spettatori ma anche di mettere a dura prova gli atleti. Anche la quarta volta consecutiva nella città di Corridonia (MC) non ha tradito le aspettative grazie alla sinergia tra ASD Romano Scotti, Bike Italia Tour e Ciclo Club Corridonia e soprattutto la grande spinta propulsiva del CorridoMnia Shopping Park, guidato da Alfio Caccamo.

 

Senza dimenticare il sostegno del comune di Corridonia, che per la prima volta ha patrocinato l'evento. Non male come apertura del 14° Giro d'Italia Ciclocross, in una giornata benedetta dal sole e resa birichina da un vento che spesso ha complicato la vita agli atleti. In fondo la maglia rosa, specialmente se è la prima dell'anno, va sudata e meritata dal primo all'ultimo metro.

 

 

In 750 hanno risposto all'invito. C'erano tutti i ragazzi e le ragazze più in forma del momento, al punto da dare numerosi spunti di riflessione per la selezione azzurra. Per la Nazionale Italiana di Ciclocross a Corridonia c'era Luigi Bielli, in sostituzione del CT Pontoni che pur aveva fatto sapere deòla sua presenza sul campo gara marchigiano.

 

Numeri importanti i 750 tra giovanissimi della promozionale, master, giovanili e internazionali, che già in mattinata avevano suggerito una modifica del cronoprogramma, sdoppiando la gara dedicata alle categorie amatoriali. Valore aggiunto alla manifestazione l'assegnazione dei titoli di campione provinciale di Macerata per la Federazione Ciclistica Italiana.

 

Il dettaglio delle gare del pomeriggio

 

Samuele Scappini vince su Tommaso Cafueri, mentre per il terzo gradino del podio la spunta Ettore Prà, in volata. Il distacco del duo di testa è lievitato solo nell'ultimo giro. Per Samuele Scappini, neo maglia rosa «É stata una gara dura, tirata, combattuta, su un tracciato velocissimo. É la prima gara che vinco con il tricolore sulle spalle. Dopo questa maglia rosa il mio sogno è vincere l'europeo». Gli fa eco Tommaso Cafueri: «Ho perso cinque metri sulle cunette all'inizio dell'ultimo giro e non sono più riuscito a rientrare. Peccato, stavo bene, ma la gara è stata compromessa da un momento di distrazione».


Un trio ha guidato tutta la gara, dal primo all'ultimo metro. Con tattica, accordo e un pizzico di sana malizia. Rebecca Gariboldi, Sara Casasola e Alessia Bulleri hanno condotto con sicurezza la gara delle ragazze sino all'affondo decisivo della campionessa friulana nel tratto tecnico nei pressi del fiume, all'ultimo dei 5 passaggi. Seconda la Gariboldi, terza la Bulleri. Per Sara Casasola «É stata una gara molto dura, ho provato a correre tatticamente, era difficile guadagnare e sapevo di non essere veloce in volata. ho provato ad anticipare nell'ultimo boschetto, ma alla fine è stata dura tenere dietro le colleghe. All'arrivo ero sfinita, c'è tanta forma fisica da recuperare, ma sono sulla buo22na strada».


Tra le più giovani, Arianna Bianchi onora il suo cognome e conquista la maglia bianca di miglior giovane al primo anno nella nuova categoria. Bravissima l'atleta lombarda già campionessa europea di XCO. «Non me lo spettavo, sapevo di avere una buona condizione ma il primo giro non andava benissimo per una bassa pressone degli pneumatici - spiega la neo maglia bianca Arianna - che mi ha costretto a una doppia sosta ai box».

 



Dall'inizio alla fine dominio intenso in casa Guerciotti. I ragazzi stellati, forti di una decisa superiorità numerica, sono riusciti ad imprimere una chiave di lettura molto definita, rendendo inespugnabile il fortino giallo-nero con un oculato gioco tattico di squadra. Sul traguardo Gioele Bertolini ha preceduto Samuele Leone (miglior giovane) e, ma questo non vuol certo dire che la gara è stata noiosa. Affatto! Gli inseguitori, pilotati da Antonio Folcarelli, si sono resi autori di una prova al massimo delle possibilità tattiche. Per la neo maglia rosa «È stato un grandioso gioco di squadra. Ci siamo divisi i compiti sino all'ultima curva e poi ce la siamo giocata in casa. La gara abbiamo cercato di metterla in cassaforte sin da subito, ma con avversari così agguerriti non ci si può permettere nessuno sbaglio. Ottimo il mio ritorno al Giro d'Italia Ciclocross».

 

 

Altre News