Wout Van Aert batte Van der Poel nelle finale di Coppa del Mondo di ciclocross

L'anomala Coppa del Mondo di ciclocross, causa emergenza sanitaria si è conclusa oggi pomeriggio in Belgio al termine di sole cinque prove: Tabor, Namur, Dendermonde, Hulst e Overijse. Se in campo femminile i giochi erano già stati conclusi in anticipo con l'olandese Lucinda Brand che si è presentata al via con la World Cup già in tasca, era nella gara maschile che c'era ancora un po' di pathos. 

 

 

Al comando c'era il belga Wout Van Aert con 125 punti, il fuoriclasse della Jumbo Visma che è partito con la maglia bianca e rossa di leader della Coppa del Mondo. Mathieu Van der Poel che non aveva corso a Tabor era sotto di quindici punti (110). Per strappare la maglia al fiammingo, MVDP doveva vincere e sperare che il rivale arrivasse terzo. 

 

LE DONNE

Le prima a correre sono state le donne che sono scattate alle 13:40, facendo la differenza in discesa si è imposta Ceylin del Carmen Alvarado che ha vinto il duello con Lucinda Brand, terza Manon Bakker. Le italiane: 13ª Lechner, 22ª Persico, 23ª Arzuffi, 26ª Realini, 30ª Baroni, 40ª Teocchi.

 

Photo ©Alpecin Fenix

 

PERCORSO SUPER TECNICO

Percorso degno di una prova di Coppa del Mondo con una partenza in stile mountain bike, tratto iniziale in salita su asfalto come in una partenza di una granfondo. Poi c'era un tratto sempre in salita ma su pavé, passaggi in mezzo al bosco in contropendenza, tratti con la bici in spalla e a completare il tutto il fango che non guasta mai in una gara di ciclocross.

 

 

 

 

LA GARA

Photo ©Alpecin Fenix

 

I due favoriti, Van der Poel e Van Aert non hanno avuto difficoltà a farsi largo nel gruppo ed hanno preso subito in mano le redini della corsa. Verso la fine del secondo giro mentre i due erano davanti da soli, la gomma posteriore di MVDP ha iniziato a perdere aria e così il belga è rimasto da solo al comando. L'olandese invece ha dovuto arrivare alla zona dei box per cambiare bici ed è stato agganciato dal 21enne britannico Tom Pidcock e dal belga Michael Vanthuourenhout.

 

Photo ©Jumbo Visma Cycling

 

Sulla parte sinistra della maglia, Van Aert aveva una macchia di fango perchè mentre era da solo al comando è scivolato in una curva. Da dietro Van der Poel ci ha messo poco a seminare l'inglese e il belga e a testa bassa si è messo all'inseguimento del fuggitivo facendo dei numeri di equilibrismo per evitare cadute. Purtroppo però erano svanite tutte le speranze di strappare la Coppa del Mondo al corridore della Jumbo Visma.

 

Photo ©Alpecin Fenix

 

Come avevamo già visto a Dendermonde e a Herentals, quando Van Aert è davanti sente poco la pressione e mette il suo motore al massimo della potenza scaricando tutti i watt sui pedali. Dietro quando Van der Poel ha capito che non c'era niente da fare ha tirato i remi in barca e si è accontentato della seconda posizione, non può sempre vincere. Quest'anno a batterlo ci sono riusciti solo Pidcock e Van Aert. 

 

Photo ©Jumbo Visma Cycling

 

Tappa e Coppa del Mondo a Wout Van Aert che ha chiuso la gara in 1:05:57, secondo a poco più di un minuto Van der Poel e terzo a due primi l'inglese Pidcock. "Oggi è stato bello essere il coniglio in fuga e non il cacciatore che insegue" ha detto il vincitore a fine corsa.

 

Photo ©Jumbo Visma Cycling

 

Dietro ai tre marziani sono arrivati i primi due dei terrestri, Michael Vanthourenhout e Toon Aerts. C'erano anche Jacob Dorigoni e Gioele Bertolini che hanno chiuso la loro prova in 24esima e 25esima posizione.

 

Se Van der Poel non avesse bucato non sappiamo come sarebbe finita, ma questo è il ciclismo oggi capita a me domani a te. L'ultima occasione per sfidarsi l'avranno domenica ai mondiali.

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