TOM PIDCOCK TORNA IN MTB E BASTONA TUTTI AD ANDORRA

Partenza a razzo del campione di Francia Luca Martin, il rider che venerdì aveva vinto lo Short Track. Pidders ci ha impiegato poco più di due giri prima di riprenderlo e stoppare la sua fuga. Poi quando l'inglese ha cambiato marcia Martin si è staccato e successivamente ha pure forato. Grande rimonta degli italiani, Luca Braidot stacca il terzo tempo nel giro finale. Finisce quinto, nono Avondetto, 13° Zanotti

Pal Arinsal (Principato di Andorra) - Alle 13:30 la gara più attesa del weekend delle UCI Mountain Bike World Series dall'annuncio di partecipazione di Tom Pidcock e non solo. Tutti oggi, domenica 13 luglio, hanno promesso una grande sfida, tutti contro il campione olimpico di Parigi 2024, ma anche contro il grande caldo e l'altura. Doveva essere una gara bagnata a 1900 metri e invece si è presentato un sole splendente tra le rocce e gli alberi di Andorra.

 

 

Il percorso di Andorra offre le medesime condizioni di sempre, un tracciato duro ed altamente tecnico con il fondo interamente naturale. È stata allungata leggermente la salita principale di questo tracciato ma il per il resto ha mantenuto il suo elevato contenuto di tecnicità naturale.

 

TUTTI CONTRO PIDDERS?

Quello che ci si aspettava era un grande spettacolo dovuto al grande ritorno di Tom Pidcock, che non partecipava a una prova di mtb proprio dal mondiale di Andorra 2024.

 

 

E correva con una nuova divisa, quella del Q36.5, e con una Pinarello Dogma XC dal montaggio inedito. Gli occhi erano puntati però anche sulle corazzate del circus che hanno promesso fuoco e fiamme, come lo Specialized Factory e Wilier Vittoria con tutto il blocco italiano, attesi anche Mathias Fluckiger e Alan Hatherly che qui hanno vinto le ultime edizioni.

 

 

Titouan Carod era in griglia ma con la sua BMC Fourstroke standard, non con la "Frankenstein" bike con ruote da 32 pollici con la quale venerdì ha girato sul percorso.

 

FRANCESI INCENDIATI

Partita la sfida in altura di questa Coppa e i francesi hanno piazzato tutte le pedine più forti davanti, Koretzky ha dato l'aperta iniziale, un gesto forse di stizza per riprendersi l'attenzione dopo un XCC con problemi tecnici, ma dietro di lui seguivano Mathis Azzaro e Luca Martin, il campione francese si trova in un grandissimo momento di forma. Pidders cercava nel corso del primo giro e mezzo di districarsi nel traffico vista la partenza dalla 5ª fila della gara elite.

 

 

DUE COPPIE A METÀ GARA

Nel corso del secondo giro Luca Martin, campione del mondo proprio su questo tracciato nel 2024 (categoria U23) del CFR prende la testa della corsa e fa il buco, mettendo a segno alcuni giri velocissimi, tutti sotto i 10 minuti ed è stato raggiunto solo da Tom Pidcock nel corso del terzo giro. Il campione olimpico con lo stile inconfondibile che lo contraddistingue è riemerso dal gruppo e saltato birilli i componenti di una top10 stellare fino ad arrivare sulla ruota di Luca Martin.

 

 

Dietro di loro inseguivano fino a metà gara Azzaro con Aldridge che cercava di proteggere l'azione di Martin. Davanti il ritmo si faceva incendiario, ne facevano le spese Cink, Schurter, Vidaurre e il blocco italiano, all'interno della top10 ma tutti oltre il minuto di ritardo.

 

TOM SALUTA TUTTI

Tom sembra essere appena rientrato da una missione spaziale con un kit total white, per iniziare una nuova missione da alieno. Nel corso del 4° giro dopo aver respirato dietro la sagoma di Martin, prende la testa a modo suo, con un'accelerazione mostruosa per passare il campione francese prima del bosco.

 

 

Pidders inizia il 5° giro con 10 secondi di vantaggio proprio su Martin e comincia a giocare sui trail e contro la gravità come solo lui riesce a fare dimostrando la grande adattabilità che lo contraddistingue. Ma anche la grande conoscenza di questo tracciato accelerando nei tratti più duri e guidando in maniera sicura sui single track ma anche adottando posizioni proibitive per chi questa traccia non la conosce a menadito come l'inglesino.

 

 

Al 4° giro Tom sembrava già aver scritto il destino di questa prova mentre dietro Luca Martin cercava di non affondare. Più di un minuto per chi cercava di agguantare il terzo posto del podio, Charlie Aldridge e Mathis Azzaro. Chi ha avuto neanche una possibilità oggi sono stati gli Specy mai in gara con gli uomini più forti, Blevins e Koretzky subito rimbalzati fuori dalla top20 di gara.

 

 

MARTIN FORA

Un ulteriore colpo di scena avviene al 6° giro quando Martin giunge alla feed zone con la ruota posteriore bucata, l'uomo del CFR ha perso più di 45 secondi in questo cambio di ruota lasciando libero sfogo al campione olimpico Tom Pidcock. Mentre il campione di Francia cercava di difendersi dal rientro spietato di Azzaro e Aldridge, Simone Avondetto in maglia di campione europeo cominciava a portare il motore in temperatura e agguantava la temporanea 5ª posizione inseguendo insieme a Schurter e Vidaurre.

 

 

PIDCOCK VINCE A "CASA SUA"

A due giri dalla fine il vantaggio di Tom Pidcock su Luca Martin arrivava a 1 minuto e questo al suono della campana per l'ultimo giro gli consentiva di gestire  il vantaggio a suo favore per tornare alla mtb con un'impresa degna solo del suo nome. Pidders ha dimostrato la grande abilità nella guida della bici con una velocità mostruosa e tecnica da fenomeno puro.

 

 

 

L'inglese ha gestito ogni approccio alle più taglienti delle rocce con la dovuta attenzione per non rischiare di perdere la leadership, alzandosi in maniera vistosa su ogni strappo di salita e arrivare sul traguardo panoramico di Pal Arinsal da solo, con la totale eleganza di un kit total white e dettagli celebrativi del titolo olimpico in oro, e la lucidità di un campione olimpico.

 

 

 

I piloti di Phil Dixon del CFR hanno conquistato di nuovo un podio, nonostante l'amaro in bocca che avrà avuto Luca Martin nel bucare proprio mentre poteva riagganciarsi a Pidcock, ha chiuso un weekend estremamente positivo chiudendo oggi al secondo posto, mentre l'atleta esperto di casa Charlie Aldridge ha chiuso il podio con il terzo posto.

 

 

BRAIDOT CI HA PROVATO

Una gara a cui puntava tanto il friulano, arrivato ad Andorra con ambizioni e in cui ci ha provato fino all'ultimo giro. Il blocco italiano dei Wilier Vittoria è rimasto praticamente allineato all'interno della top10, all'ultimo giro Luca Braidot ci ha provato ha accelerato per emergere dal gruppo e tentare con le ultime cartucce di raggiungere il francese Azzaro che soffriva un momento di grande crisi in gara.

 

 

Per Luca 5° posto dietro Azzaro di soli 12". Sesta posizione per Martin Vidaurre e 7° con un grande segnale positivo Nino Schurter.

 

 

In 10ª posizione il campione europeo Simone Avondetto, 13° Juri Zanotti.

 

 

 

COSA HANNO DETTO

Le parole del vincitore Thomas Pidcock: «Non posso che essere soddisfatto per questo successo. È stato bellissimo vincere praticamente a casa mia dopo alcuni anni, non un percorso semplice in cui tornare. Penso che all'inizio avessi la pressione delle gomme un po' troppo alta ma è dovuta anche a un po' di mancanza di esperienza in gara quest'anno ma l'ho fatto per non avere problemi e forature e all'inizio ero anche un po' nervoso perché mi trovavo dietro e dovevo rimontare. Vivere qui non aveva molto aiutato negli anni precedenti ma in altura è molto dura per tutti. Quest'anno credo che non ci saranno altre occasioni per la Coppa ma prossimo anno penso che parteciperò almeno a un paio di prove.»

 

 

 

Luca Martin: «È stato un grande weekend, stavo bene e ho provato a prendere Mr. Pidcock è stata una grande battaglia. Penso di essere molto veloce in discesa ma lui in salita, si va molto forte. Sono contento anche per Charlie che ha chiuso terzo. Non so come sono riuscito a focalizzarmi di nuovo dopo il problema meccanico ma fa parte del gioco».

 

Charlie Aldridge: «Due compagni sul podio è incredibile, è stata una grande gara, all'inizio ho visto Pidcock passare e ho cercato di mettermi alla sua ruota poi ho capito che era meglio concentrarmi sul flow, oggi era molto più scivolosa di quanto pensassi».

 

ORDINE D'ARRIVO

1. PIDCOCK Thomas | Q36.5 | 1:20:30 | -
2. MARTIN Luca | CANNONDALE FACTORY RACING | 1:20:51 | +0:21
3. ALDRIDGE Charlie | CANNONDALE FACTORY RACING | 1:21:22 | +0:52
4. AZZARO Mathis | ORIGINE RACING DIVISION | 1:21:34 | +1:04
5. BRAIDOT Luca | WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM | 1:21:46 | +1:16
6. VIDAURRE KOSSMANN Martin | SPECIALIZED FACTORY RACING | 1:21:48 | +1:18
7. SCHURTER Nino | SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM | 1:21:49 | +1:19
8. DUBAU Joshua | DECATHLON FORD RACING TEAM | 1:21:50 | +1:20
9. CINK Ondrej | CUBE FACTORY RACING | 1:21:53 | +1:23
10. AVONDETTO Simone | WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM | 1:22:14 | +1:44

14. ZANOTTI Juri | WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM | 1:22:38 | +2:08
39. BRAIDOT Daniele | CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA | 1:25:35 | +5:05

46. VITTONE Andrea | BELTRAMI TSA | 1:26:48 | +6:18

62. BERTOLINI Gioele | KTM PROTEK ELETTROSYSTEM | -2 giri

 

DNF. COLLEDANI Nadir | MONDRAKER FACTORY TEAM

 

 

 

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