LA DARIO ACQUAROLI È DI GIOELE DE COSMO CHE BATTE ANCHE IL JET LAG

La gara di Iseo è definita da tutti un lungo cross country, decisiva anche quest'anno la salita finale alla Madonna del Corno, sia nella gara maschile sia in quella femminile dove ha prevalso Mara Fumagalli

di Aldo Bertoni, dom 29 set 2024 12:22

Iseo (BS) - Da Viale Repubblica, a due passi dal lago d'Iseo, questa mattina, domenica 29 settembre 2025, alle 10:00 in punto ha preso il via l'edizione numero 23 della granfondo della Franciacorta, quella che per 21 edizioni abbiamo conosciuto come GimondiBike e che dall'anno scorso si chiama La Dario Acquaroli. Ad accogliere i concorrenti una bellissima giornata di fine settembre con temperature che sono salite fino a diventare quasi estive all'arrivo.

PERCORSO RITORNATO AL PASSATO E ACCORCIATO LAST SECOND

La novità di quest'anno è stata rappresentata dalla decisione presa dall'organizzazione di tornare al vecchio il percorso di 49 km con 1.054 metri di dislivello caratterizzato dalla salita iniziale del Polaveno lunga circa 9 chilometri che portava la corsa verso la località Marus (567 metri). C'era anche la discesa del Mafa che portava verso località Badino di Provezze, ossia a fondovalle. Qui iniziava la parte centrale tutta pedalata tra i filari dei vigneti della Franciacorta con i passaggi vicino ai castelli di Passirano e Bornato.

Lo strappo finale alla Madonna del Corno (cronometrato) come nelle passate edizioni avrebbe potuto decidere la corsa, per raggiungere il traguardo poi restavano solo quattro chilometri. Venerdì sera c'è stato un colpo di scena last second, l'allagamento di un sottopassaggio ha costretto gli organizzatori ad accorciare il percorso. Prima del via si è saputo che i rider avrebbero pedalato per 44,1 km, invariato il dislivello altimetrico.

LA GARA

Doveva esserci in griglia anche Jacob Dorigoni, il vincitore dell'edizione 2023, ma purtroppo il rider di Bolzano ha dovuto dare forfait in quanto sabato è stato punto sul volto da un ape ed ha avuto una reazione allergica. C'era però il suo compagno di squadra (Torpado Factory) lo svizzero Casey South, in griglia c'erano anche lo Scott Racing team al completo, Metallurgica Veneta, Olympia Factory, Mentecorpo Cicli Drigani, KTM Alchemist by Brenta Brakes.

Dopo i primi 9 chilometri di salita a Marus i primi a scollinare sono stati i piemontesi Gioele De Cosmo e Jacopo Billi. Il primo dello Scott Racing team appena rientrato dagli Stati Uniti dove al mondiale è stato il migliore degli italiani chiudendolo in settima posizione. Billi invece indossa la casacca della squadra di Martino Tronconi, il Metallurgica Veneta MTB Professional team. Sulla successiva discesa tecnica del Mafa il tentativo di fuga è stato stoppato.

E a fondovalle a Badino di Provezze, il primo a sbucare è stato De Cosmo con a ruota Billi, South, Taffarel e Allodi. Dopo pochi istanti dal sentiero sono sbucati Goria, Candeago, Saravalle e Mazzola.

A quel punto c'era da pedalare a tutta birra in mezzo alla Franciacorta restando in gruppo, dopo 22 km al passaggio a fianco del castello di Passirano c'era un gruppone al comando della La Dario Acquaroli. Gli Olympia Factory Foccoli e Allodi, i Metallurgica Veneta Billi e Taffarel, il Torpado South i KTM Mazzola e Sintsov, il Silmax Saravalle e lo Scott De Cosmo.

La corsa è proseguita fino ai piedi della salita alla Madonna del Corno, poco meno di un chilometro, quella che avrebbe deciso anche questa edizione della granfondo di Iseo.

Il primo ad attaccare è stato Foccoli ma da dietro hanno iniziato a mettere la freccia, in cima ha scollinato per primo Gioele De Cosmo (Scott Racing team) con alle spalle Jacopo Billi. Negli ultimi 4 chilometri di discesa che riportavano al traguardo di Viale Repubblica, il top rider di Mappano (TO) ha tirato dritto andando a tutta e si è presentato da solo sul rettilineo finale.

Sua questa edizione della La Dario Acquaroli corsa su un tracciato ridotto a 43 chilometri, il suo tempo finale è stato di 1 ora 38 minuti e 31 secondi. Era preoccupato per il jat lag dopo il rientro da Snowshoe in West Virginia ma oggi evidentemente tutti gli astri erano dalla sua parte...e anche le gambe.

Dopo pochi istanti dalla curva è sbucato Jacopo Billi, grande amico di Gioele anche se corrono in due diverse squadre, è lui che è salito sul gradino del podio mentre a completare la bella prestazione del Metallurgica Veneta MTB Professional team ci ha pensato Nicola Taffarel che nello sprint è riuscito a mettere la sua ruota davanti a quella di Stefano Goria. Questa quattro sono arrivati vicinissimi, dopo 37 secondi Foccoli ha regolato Saravalle completando la top 5.

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE INTERNAZIONALE UFFICIOSO

La gara femminile è stata un testa a testa tra Mara Fumagalli (KTM Alchemist by Brenta Brakes) e Giorgia Marchet (KTM Protek Elettrosystem), poi a decidere la vittoria è stata la salita alla Madonna del Corno dove la Fumagalli ha seminato la bellunese. Terzo posto per la juniores varesina Giada Martinoli (Scott Racing team)