Nella foresta di Araxá che si trova in quota nello stato brasiliano di Minas Gerais oggi, domenica 21 aprile, abbiamo assistito alla seconda prova della Coppa del Mondo elite femminile di mountain bike cross country. Esattamente 7 giorni dopo aver visto l'esordio a Mairipora dove nel finale la svedese Jenny Rissveds era riuscita ad avere la meglio sulle statunitensi Savilia Blunk e Haley Batten, la gara del quarto posto conquistato dalla nostra Chiara Teocchi, oggi attesa ad una conferma.
©Bartek Wolinski - Red Bull Content Pool
La sfida era prevista alle 13:15 locali, le 18:15 da noi in Italia, in griglia c'erano 59 ragazze provenienti da 25 nazioni. Quattro le italiane, la già citata Teocchi, Greta Seiwald, Giada Specia e la campionessa italiana Martina Berta, reduce dalla deludente prestazione sul velocissimo percorso di Mairipora.
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Oggi tutte le ragazze sapevano che la musica sarebbe stata diversa rispetto a quella sentita 7 giorni fa nello stato di San Paolo. Qui in quello di Minas Gerais erano attese in una sfida su un tracciato (3,6 km) completamente diverso, decisamente molto tecnico e sul quale bastava poco per farsi male e l'errore era davvero dietro l'angolo, soprattutto perché si passava da tratti molto veloci ad altri particolarmente lenti e da guidare.
Mai come quest'anno la gara era aperta e indecisa, in assenza della campionessa del mondo Pauline Ferrand Prevot le contendenti per la vittoria potevano essere davvero tante e gli occhi erano puntati sulle ragazze dello Specialized Factory Team, su Savilia Blunk e su Alessandra Keller, senza parlare della leader di Coppa Jenny Rissveds.
GIRO 1 - MARTINA BERTA PARTE FORTE
Sul piatto c'erano ben 8 giri di tracciato sotto un sole davvero cocente. Partenza caotica e velocissima, con il gruppone che rimaneva compatto, ma già si vedevano i valori in campo con Alessandra Keller, Haley Batten e Jenny Rissveds che decidevano di fare gara dura da subito, con Laura Stigger rediviva che si faceva vedere nelle prime posizioni insieme a Loana Lecomte e alla nostra Martina Berta.
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Giro 2 - VANNO VIA IN QUATTRO
Le danze si sono aperte già nel secondo giro con un attacco secco di Jenny Rissveds che ha rotto gli indugi e soprattutto ha rotto il gruppo, aprendo un gap abbastanza importante e portandosi dietro tutte le favorite: Keller, Batten e Blunk, che formavano il quartetto di testa. Dietro Linda Indergand alzava il ritmo e riusciva a rientrare sulle 4 di testa, insieme alla sorpresa di Araxà, la canadese Jennifer Jackson, davvero a suo agio su questo tracciato. Marti Berta, prima delle nostre italiane, lottava per il 9° posto con Loana Lecomte e Rebecca Henderson.
GIRO 3 - GRUPPONE DAVANTI, DIETRO BERTA E SEIWALD
Il gruppo di 6 al comando passava compatto per l'inizio del terzo giro, il ritmo sembrava essere calato un po' e dietro si formava un secondo gruppetto abbastanza corposo con all'interno Martina Berta e Greta Seiwald, ma anche Lecomte, Richards, Frei, Nicole Koller e Anne Tauber. Intanto davanti il gruppetto si sfilacciava sotto le menate di Keller a cui rispondeva davvero bene Rissveds, con Blunk e Batten che sembravano fare più fatica a tenere il ritmo, ma rimanevano a giocarsi il primo posto, con un po' di elastico rispetto alle prime due.
Dietro stavano risalendo davvero forte sia Jackson, ma anche Anne Tauber non si dava per vinta e martellava sui pedali. Bene le nostre ragazze con Berta e Seiwald a giocarsi la Top10, ma anche Chiara Teocchi stava risalendo molto bene dentro la Top 15.
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GIRO 4
Quando iniziava il quarto giro le quattro davanti avevano 4" su Jackson, ma Keller spingeva davvero forte, ma l'impressione era davvero che Rissveds fosse la più fresca della 4, quasi a controllare. Dicevamo che Rissveds sembrava la più fresca e infatti a metà della lunga salita iniziale ha sferrato un attacco di quelli che fanno male, mettendo tra lei e le altre tre ben 10" con Keller al disperato inseguimento della leader di Coppa che sembra aver ritrovato il colpo di pedale del 2016. La sorpresa di giornata Jen Jackson veniva fermata da una foratura e rimbalzava indietro oltre la 15esima posizione. Dietro le quattro di testa il gap si faceva davvero importante con Indergand a 40" da Batten, Blunk e Keller.
GIRO 5 - ELASTICO DI KELLER E BLUNK
Nella prima salita quella più ripida, Rissveds commetteva un piccolo errore e grazie a questo il gruppo di testa si ricompattava, ma Rissveds continuava a sembrare il gatto che gioca con i tre topolini. Batten era tra le tre quella che riusciva a tenere meglio il ritmo di Rissveds, mentre Blunk e Keller continuavano a fare l'elastico, rientrando soprattutto nella parte veloce del tracciato. A metà del quinto giro per la prima volta Rissveds cedeva la testa della gara, con Batten che faceva il ritmo, soprattutto sui salti più grossi che prendeva davvero a Mach5, questo per dire che le quattro davanti andavano davvero forte.
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GIRO 6
La battaglia per la vittoria si infiammava e davanti, se possibile, alzavano ancora di più il ritmo, soprattutto per prendere in testa la prima salita. Keller sembrava quella che più faticava, mentre davanti Batten non si faceva problemi a stuzzicare in ogni salita Jenny Rissveds, con Blunk che teneva le ruote delle due scatenate. Alle spalle delle quattro Koller e Terpstra avevano riformato la coppia della Cape Epic e erano alla caccia della quinta posizione di Indergand, mentre più dietro stava risalendo davvero forte Jolanda Neff, che con la cattiveria agonistica che la contraddistingue si sta avvicinando alla coppia della Ghost e al quinto posto.
Sul campo si capiva che Rissveds ne aveva di più in salita, ma Batten riusciva a staccare la svedese nel tratto con i salti più grossi. Le due avevano ormai nettamente salutato la compagnia di Blunk e Keller, si preannunciano 2 ultimi giri davvero infuocati.
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GIRO 7
8" separavano le due coppie che conducevano la corsa, ma dietro ora c'era un gruppo di 5 atlete a lottare per il 5° posto: Neff, Koller, Terpstra e Indergand. Numero di Neff che non si ferma ai box, tira dritto e si porta al quinto posto, con una rabbia agonistica incredibile, oggi la svizzera ne aveva davvero tanti, peccato sia partita davvero indietro in griglia di partenza.
La lotta per il terzo posto sembrava calare, con Savilia Blunk del Ford Decathlon Racing Team che lasciava la compagnia di Keller e cercava di riportarsi sulle due di testa, ma ora i secondi da colmare erano 9". Alla fine della salita Rissveds e Batten si sono praticamente fermate per far passare in testa Blunk, probabilmente stavano iniziando a pensare all'ultimo giro e a come giocarsi le loro mosse per la vittoria. Davvero interessante anche la gestione tattica della gara delle due che hanno praticamente fatto rientrare Blunk e Keller.
©Piotr Staron - Thomus Maxon
ULTIMO GIRO
CHE GARA! Neanche un metro dentro all'ultimo giro e Batten parte come una furia, sembrava il primo giro dell XCC, con Rissveds che risponde subito, mentre Keller e Blunk sono un po' sulle gambe, la vittoria se la giocheranno le due davanti, ma l'americana e la svizzera non mollano certo l'osso. Alla fine della salita ecco l'attacco di Rissveds che tutti stavamo aspettando, secco e cattivo, con Batten che risponde ma rimane indietro di qualche metro e deve davvero spingere al massimo per non lasciare la ruota della svedese.
©Alemão Silva/CIMTB
Batten però risponde a sua volta e attacca nella parte finale della salita, prende un paio di secondi e inizia la discesa in testa, quella dove è sempre stata più veloce. è battaglia pura, le due non risparmiano davvero nulla, tanto che staccano di ben 30" Blunk.
Batten spinge al massimo in discesa cercando di sfruttare la sua tecnica migliore, Rissveds tiene bene anche se leggermente più dietro, solo 3" che potrebbero essere però decisivi. Batten passa VOLANDO sui salti finali e Rissveds la vede decollare verso la vittoria, quella che consacra davvero lo Specialized Factory Racing come la squadra più forte di questo inizio 2024 e regala il Perfect Weekend a Haley Batten. «È una follia, non ho parole, ti alleni tutto l'inverno per portarti tutti in gara e poi diventa così tattico, non ho idea di cosa sia successo. Anche per me e Savilia per i Giochi Olimpici è stato grandioso, è stato un gran giorno. Il penultimo giro è stato strano, pensavo che Jenny attaccasse come nello scorso weekend. Sono riuscita a stare con lei a fatica. Grazie mille al mio team.»
© WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny
Rissveds alza bandiera bianca, ma dopo una lotta incredibile e chiude seconda a 10", mentre terza una sempre più in forma Savilia Blunk, la vera rivelazione di queste prime gare. Alessandra Keller quarta, stremata, ma contenta.
©Noam Meresse - Decathlon Ford
Gara possiamo dire positiva anche per le italiane con Greta Seiwald (14) che chiude giusto due posizioni prima di Martina Berta (13). «Dopo le difficoltà di settimana scorsa era importante recuperare posizioni e concentrazione. Sono ancora lontana dalle prime ma sono serena perché sono consapevole che quest'anno il calendario e la preparazione ci impone una preparazione un po' diversa.» Oltre la top20 sia Chiara Teocchi (21) sia Giada Specia (24).
© WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Michal Cerveny
ORDINE D'ARRIVO DONNE ELITE
1 | BATTEN Haley | SPECIALIZED FACTORY RACING | 1:23:04
2 | RISSVEDS Jenny | TEAM 31 IBIS CYCLES CONTINENTAL | 1:23:21 +17
3 | BLUNK Savilia | DECATHLON FORD RACING TEAM | 1:23:44 +40
4 | KELLER Alessandra | THÖMUS MAXON | 1:24:09 +1:05
5 | TERPSTRA Anne | GHOST FACTORY RACING | 1:24:50 +1:46
6 | NEFF Jolanda | TREK FACTORY RACING - PIRELLI | 1:25:14 +2:10
7 | KOLLER Nicole | GHOST FACTORY RACING | 1:25:17 +2:13
8 | RICHARDS Evie | TREK FACTORY RACING - PIRELLI | 1:25:37 +2:33
9 | COURTNEY Kate | SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM | 1:25:48 +2:44
10 | INDERGAND Linda | LIV FACTORY RACING | 1:25:54 +2:50
13 | SEIWALD Greta | DECATHLON FORD RACING TEAM | 1:26:52 +3:48
14 | BERTA Martina | SANTA CRUZ ROCKSHOX PRO TEAM | 1:26:59 +3:55
21 | TEOCCHI Chiara | ORBEA FACTORY TEAM | 1:28:35 +5:31
24 | SPECIA Giada | WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM XCO | 1:29:25 +6:21
38 | MOVRIN Vita | TRINX FACTORY TEAM | 1:10:41 +8:31