Poche pochissime volte abbiamo visto il tracciato XCO di Leogang (Austria) asciutto, senza neanche un tratto di fango, ma questo 2023 ci ha regalato anche questo nelle prime due gare della terza tappa di Coppa del Mondo XCO.
Il tracciato è rimasto praticamente invariato nelle sue parti principali, tanta tantissima salita e discese ripide e molto tecniche in mezzo al bosco con infide radici a dare filo da torcere ai rider. Un tracciato da scalatori puri, un po’ vecchio stile, molto naturale, ma che asciutto diventa anche piuttosto veloce.
©Piotr Staron - ABUS
L’aggiunta di un mezzo giro di lancio ha aggiunto altrettanta salita, una di quelle dritte come un fuso che mette in fila il gruppo e determina, fin dal giro 0, le gerarchie ed infatti, nella prima gara in programma quella Under23 femminile, proprio in testa a quella salita c’erano la svizzera Ronja Blochlinger (Liv Racing) e la danese Sofie Heby Pedersen (Wilier Pirelli).
Il gruppo era però molto compatto e le ragazze si guardavano cercando di capire che tattica utilizzare. La nostra Sara Cortinovis è rimasta un po’ imbottigliata all’inizio e sulla prima salita era attorno alla 11esima posizione, ma il tracciato è uno di quelli adatti alle caratteristiche della bergamasca.
Nel primo giro Pedersen e Blochlinger prendevano un po’ di vantaggio sul resto del gruppo, circa 10”, con la svizzera che faceva il ritmo tallonata dall’atleta del team Wilier Pirelli.
Nella seconda parte del primo giro però la Danese ha preso la testa della corsa e subito ha attaccato andando in solitaria alla ricerca della vittoria. Non un attacco secco, ma una lunga progressione e a cui nessuna delle avversarie è riuscita a rispondere.
©Alessio Pederiva
All’inizio del secondo giro Sofie Pedersen aveva già un vantaggio di quasi 30” e continuava a spingere forte sui pedali della sua Wilier Urta Max. Alle spalle della danese, si lanciava un gruppetto di inseguitrici nel quale c’erano, oltre alla Blochlinger , anche la neozelandese Samara Maxwell e Nicole Buri (Bixs Performance), poco più dietro risaliva Ginia Caluori (Thomus Akros).
©Stefan Voitl
Questo gruppetto all’inizio del terzo giro transitava compatto con 1’22” di distacco dalla leader che continuava con la sua pedalata tonda quasi da far sembrare non stesse facendo fatica. Sulle ripide salite austriache la neozelandese Maxwell cercava di allungare seguita dalle svizzere Buri e Caluori, mentre la Blochlinger iniziava a soffrire e perdere qualche metro.
Giornata non brillante per Sara Cortinovis che transitava in nona posizione a 2’25” di distacco.
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Niente cambiava all'inizio del 4° e ultimo giro, Pedersen in fuga solitaria, mentre dietro erano in tre a darsi battaglia per la seconda posizione: Maxwell, Buri e Caluori. Sulla lunga salita centrale Maxwell e Caluori staccavano la Buri e iniziavano un duello per il secondo posto.
Nel frattempo Sofie Pedersen tagliava il traguardo a braccia alzate per la terza volta consecutiva quest’anno, il suo dominio tra le Under23 sembra davvero incontrastato, un bene vedere un team italiano indossare la maglia di leader ci classifica generale in Coppa del Mondo.
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"Oggi ero nervosa, perché il tracciato è molto diverso dai primi due, con tanta salita. oggi volevo partire piano e vedere come andava, ma mi sentivo davvero bene, ho fatto il mio ritmo e ho preso un po’ di vantaggio. se ti senti bene continui a spingere e seguire il flow. Questa è la terza vittoria di fila non posso che essere più soddisfatta di così. è il mio primo anno in Wilier Pirelli e sono davvero contenta di come sta andando” - Sofie Pedersen prima in sella alla Wilier Urta Max.
©Ross Bell
Per il secondo posto il duello tra Samara Maxwell e Ginia Caluori era davvero serrato. Prima Caluori cerca l’attacco in salita, ma la neozelandese risponde bene e si porta in testa nell’ultima discesa. La svizzera, che in mtb gareggia da soli due anni, cercando di passare Maxwell errori di linea diremmo, prima su uno dei grossi panettoni finali e anche nell'entrata nell’ultima chicane.
©Ross Bell
Due sbavature che le fanno perdere un paio di metri regalando il secondo posto, e primo podio di Coppa, a Samara Maxwell dalla Nuova Zelanda. Caluori quindi terza, mentre quarta chiude Noelle Buri. Quinto posto per la tedesca Sina Van Thiel (Lexware), protagonista di una rovinosa caduta nelle fasi iniziali di gara. Sara Cortinovis chiude all'11° posto, 35° posto per Lucia Bramati (Trinx Factory). «Già dopo la gara di giovedì ho sentito che la stanchezza per le tante gare così ravvicinate iniziava a farsi sentire. Questi nuovi ritmi ed il calendario così ravvicinato richiedono anche veloci recuperi. Per me è solo questione di abitudine ma so che già dalla prossima gara, che sarà in casa, andrà meglio.» - Sara Cortinovis.
©Alessio Pederiva
CLASSIFICA UNDER23 FEMMINILE
1. PEDERSEN Heby Sofie (WILIER - PIRELLI FACTORY TEAM XCO) 1:05:09
2. MAXWELL Samara 1:06:17 +1:08
3. CALUORI Ginia (THÖMUS AKROS - YOUNGSTARS) 1:06:19 +1:10
4. BURI Noëlle (BIXS PERFORMANCE RACE TEAM) 1:06:49 +1:40
5. VAN THIEL Sina (LEXWARE MOUNTAINBIKE TEAM) 1:07:42 +2:33
6. BLÖCHLINGER Ronja (LIV FACTORY RACING) 1:07:57 +2:48
7. MUNRO Madigan (TREK FACTORY RACING XC) 1:08:00 +2:51
8. PAN Noémie 1:08:14 +3:05
9. JOHNSTON Emilly (TREK FUTURE RACING) 1:08:26 +3:17
10. GARNIER Noemie (SCOTT CREUSE OXYGENE GUERET) 1:08:31 +3:22
11. CORTINOVIS Sara (SANTA CRUZ ROCKSHOX PRO TEAM) 1:08:33 +3:24
35. BRAMATI Lucia (TRINX FACTORY TEAM) 1:13:38 +8:29
GARA MASCHILE
Condizioni ideali anche per la gara maschile, partita alle 10:30. Nel giro di lancio, gruppo allungato trainato da Riley Amos (Trek Factory), con l’olandese Tom Schellekens, unico su una hardtail, al secondo posto,a ruota insieme a Oliver Solvhoj, il leader di classifica Dario Lillo (Scott Davos), Ole Rekdal (Kmc MTB) e Andreas Vittone (KTM Elettrosystem) sicuramente voglioso di rifarsi dopo l'immensa sfortuna della gara di Lenzerheide.
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A differenza della gara femminile non si è visto un attacco già nelle prime fasi di gara, il gruppo è rimasto ben compatto con Schellekens che faceva il ritmo seguito da Lillo. Nel gruppo di testa si affacciava anche Adrien Boichis (Trinity) vincitore del XCC, mentre Vittone transitava in undicesima posizione.
All'inizio del terzo giro in testa si formava un gruppetto di 6 atleti che cercava di alzare il ritmo, ai sopracitati si aggiungevano il ceco Jan Zatloukal, lo svizzero Luke Wiedmann (Thomus Akros) e Matthew Wilson (Team Talley's), mentre Solvhoj perdeva qualche metro.
Quando il gruppo passava sotto all’arrivo per iniziare il quarto giro il neozelandese Wilson si era staccato e davanti erano rimasti solo in 5, con Boichis e Lillo a spingere forte per fare la differenza.
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Come annunciato la mossa che decide la gara arriva a metà del 4° giro con Boichis e Lillo che se ne vanno in coppia aprendo un gap di circa 6” su Schellekens e Zatloukal. Il francese e lo svizzero facevano gara a sé, prendendo sempre più vantaggio sugli inseguitori, che ora si erano allungati con che ora era terzo tutto solo con circa 15” di vantaggio su Zatloukal che era stato riagganciato da Wiedmann.
Quinto giro e sempre la coppia al comando di comune accordo, anzi sembrava quasi che avessero il tempo di parlarsi e accordarsi per una strategia, come se avessero pensato di riposare un attimo prima di dare il 110% nell’ultimo giro quello che avrebbe decretato il vincitore di giornata.
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E infatti subito sulla prima salita dell’ultimo giro Lillo si alza sui pedali e prova a forzare il ritmo, con Boichis che si spremeva fino all’ultimo per tenere la ruota dello svizzero. Ad ogni salita Lillo spingeva più forte, ma il francese non gli lasciava spazio. Nel frattempo dietro Schellekens veniva riagganciato da un incredibile Wiedmann.
Boichis attacca secco sulla salita centrale dello skilift e stacca nettamente Lillo che non prova neanche a rispondere. Il francese prende subito circa 10” di vantaggio. Nello stesso punto Wiedmann attacca Schellekens e passa terzo.
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Boichis si presenta solo al traguardo vincendo così sia XCC sia XCO qui a Leogang.
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«Sto migliorando giorno per giorno, gara per gara. Ieri sono caduto male in allenamento e stamattina ho fatto fatica ad alzarmi dal letto e non sapevo se sarei riuscito a gareggiare, ma appena salito in sella mi sono sentito davvero bene. Ho tenuto Dario fino a quanto potevo, pensavo mi avrebbe staccato, ma poi mi sono ripreso un attimo e ho attaccato dove pensavo di poterlo staccare perchè avevo capito che lui non ne aveva più di così e alla fine ho vinto» - Adrien Boichis.
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Secondo Dario Lillo, mentre la battaglia per il terzo posto viene conquistata da Luke Wiedmann. Schellekens e la sua hardtail arrivano quarti e un ritrovato Bjorn Riley (Trek Future Racing) chiude al 5° posto.
15° posto per Andreas Vittone che purtroppo non aveva la stessa gamba di Lenzerheide. Su Instagram ha commentato «Leogang è andata Le aspettative erano ben altre Anche oggi faticavo come le bestie Ci vediamo in Val di Sole.»
