NINO SCHURTER ENTRA NELLA STORIA DELLE MTB A CASA SUA, MA CHE SPETTACOLO DANIELE BRAIDOT

A casa sua, nel suo Bike Kingdom, Nino Schurter scrive la storia della MTB e conquista la 34esima vittoria in Coppa del Mondo, diventando l’unico ad esserci riuscito al mondo. Sul tracciato di Lenzerheide una strepitosa prestazione di Daniele Braidot, che ha lottato fino alla fine.

I meteorologi prevedevano pioggia per la partenza della gara Elite maschile a Lenzerheide, sede della seconda prova della Coppa del Mondo XCO e come chiamata eccola che ha iniziato a scendere leggera proprio quando ancora splendeva il sole. Niente di preoccupante, il giusto per rendere più compatto il terreno e più viscida la famosissima roccia di Lenzerheide.

 


Gli occhi di tutti erano naturalmente puntati su Nino Schurter perché Lenzerheide è il suo regno, il luogo dove è considerato ben oltre il livello di atleta leggendario, dove si è costruito il suo mito.

 

 

Anche per questo tutti gli altri avversari hanno un motivo in più per dare il massimo, per battere la leggenda a casa sua, per silenziare l'assordante pubblico a bordo pista. Una location svizzera che resterà per sempre nei ricordi di Luca Braidot che qui aveva rotto quello che fino a quel momento era un tabù per lui, vincere una prova della Coppa del Mondo.

 

©Alessandro Di Donato

 

Pronti via e Nino è lì davanti a lottare, ma non è solo davanti a lui c'è uno scatenato Luca Schwarzbauer, vincitore del XCC di venerdì, che si porta in testa e detta il ritmo nel primo giro. Con loro Vital Albin (Thomus Maxon), Jordan Sarrou (BMC Racing), Anton Cooper (Trek Factory), Pierre de Froidmont (Orbea FActory) e Mathias Flückiger (Thomus Maxon) che gareggiava con una vistosa fasciatura alla mano dopo la caduta di metà settimana.

 

 

Questo primo gruppo aveva un piccolissimo vantaggio sul resto del plotone, ma all'inizio del secondo giro Nino si è messo davanti ed ha letteralmente aperto il gas per cercare di scremare il gruppo.

 

©Alessandro Di Donato

 

Nel terzo giro davanti il gruppetto diventava più piccolo e tra i primi 5 spuntava anche la maglia del CS Carabinieri - Olympia - Vittoria di Daniele Braidot che si portava al quarto posto insieme a Nino, Sarrou, Fluckinger e Albin, un francese e un italiano circondati tra gli svizzeri. Poco più dietro Alan Hatherly (Cannondale Factory). Sembra che Lenzerheide sia la tappa preferita della famiglia Braidot visto che Luca Braidot (Santa Cruz Rock Shox) nel 2022 era stato vincitore qui a Lenzerheide, oggi invece pedalava all' 11° posto.

 

©Alessandro Di Donato

 

Al quarto giro ecco che la sfida svizzera per eccellenza prendeva forma. Un anno esatto dopo, sul tracciato di Lenzerheide, davanti a tutti c'erano ancora Nino e Mat Fluckinger (l'ultima volta non era finita benissimo) e anche questa volta poco più dietro c'è un Braidot. Questa volta però Nino la prendeva un po' più lunga e proprio quando mancavano circa 3 giri all'arrivo attaccava netto, aprendo un bel gap, 6 secondi, tra lui e Jordan Sarrou che aveva superato e staccato Flueckiger. Terzo Alan Hatherly e quarto rimaneva saldamente Daniele Braidot con Flueckinger e Sam Gaze a tallonarlo.

 

©Alessandro Di Donato

 

Il quinto giro delineava la posizioni: Schurter davanti con 10 secondi su Jordan Sarrou. Altri 10 secondi ed arrivava il gruppetto che si giocava la terza posizione: Gaze, Daniele Braidot e Hatherly. Dietro si affacciava la lunga sagoma di Thomas Griot, che stava rientrando davvero forte sul terzetto.

 

 

Al sesto giro davanti tutto rimaneva invariato, con Nino che spingeva al massimo per andare verso l'appuntamento con la storia, per superare le 33 vittorie in Coppa di Absalon, per diventare anche in quella classifica il primo assoluto. Il tutto a casa sua, nella sua Lenzerheide, nella sua BikeKingdom. Sarrou inseguiva, ma su di lui stava rientrando molto veloce Alan Hatherly seguito da Thomas Griot e Daniele Braidot, mentre Sam Gaze sembrava perdere un po' di terreno.

 

IL GRAN FINALE CHE VALE LA VITTORIA NR. 34 IN COPPA DEL MONDO

L'ultimo giro era una passeggiata verso la leggenda per Schurter. Iniziava con 30" di vantaggio su Sarrou, mentre dietro due scatenati Griot e Hatherly se le davano di santa ragione per il terzo posto, ma minacciavano il francese del BMC Racing sempre più da vicino. Dietro purtroppo Valero aveva superato Daniele Braidot che ora usciva dalla Top 5, anche se non mollava e cercava di rimanere con tutte le sue forze attaccato allo spagnolo.

 

 

Thomas Griot rientrava a metà giro su Sarrou, ed ora il secondo posto era un discorso tutto francese, i due erano a 35" da Nino, mentre 2" più dietro arrivava Hatherly che si metteva in coda e cerca di approfittare della sfida dei due davanti a lui.

 

 

L'urlo di Nino Schurter sotto al traguardo (1:24:04) è liberatorio, la leggenda tanto inseguita è finalmente arrivata, a 37 anni e proprio dove lui voleva. Chapeau N1NO ora sei davanti a tutti in ogni cosa.

 

 

 

La volata per il secondo posto viene vinta proprio da Alan Hatherly che batte Jordan Sarrou e Thomas Griot.

 

 

Quinto David Valero Serrano che scalza dal podio Daniele Braidot, ma che gara quella del friulano. Daniele ha davvero dato il tutto per tutto, ha lottato fino alle fine e ci ha regalato uno spettacolo unico, vedere ancora una volta un italiano lottare per il podio qui a Lenzerheide.

 

 

«Il mio obiettivo era quello di battere il record delle 33 vittorie e il posto migliore era proprio farlo qui, a casa. Gareggiare un'ultima volta qui a Lenzerheide per me è davvero unico. Correre davanti a un pubblico come questo mi fa battere il cuore e mi emoziona. Sentire l'energia del pubblico delle persone mi ha dato una motivazione in più è stato fantastico e devo dire un grande grazie a tutti i fans che sono venuti qui a Lenzerheide.» - Nino Schurter.

 

 

N1NO ha stabilito il nuovo record mondiale pedalando sulla Scott Spark RC con un prototipo della forcella "elettronica" SID Flight Attendant di Rockshox, come vi avevamo raccontato venerdì.

 

©Alessandro Di Donato

 

Secondo italiano al traguardo Nadir Colledani, 17°: «Forse avrei potuto osare di più. Venerdì non avevo buone sensazioni, così oggi ho corso sulla difensiva. Ci avessi creduto dall'inizio avrei potuto ottenere un risultato migliore. Quel che è certo è che arrivo alla tappa di Leogang con il morale decisamente più alto.» Invece, out il suo compagno di squadra Luca Braidot che si è dovuto ritirare a causa di una caduta nel corso della quarta tornata.

 

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ORDINE D'ARRIVO ELITE MASCHILE

1. SCHURTER Nino (SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM) 1:24:04

2. HATHERLY Alan (CANNONDALE FACTORY RACING) +15

3. SARROU Jordan (TEAM BMC) +16

4. GRIOT Thomas (CANYON CLLCTV) +16

5. VALERO SERRANO David (BH COLOMA TEAM) +40

6. BRAIDOT Daniele (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA VITTORIA) +55

7. GAZE Samuel (ALPECIN-DECEUNINCK) +1:18

8. BLUMS Martins (KMC MTB RACING TEAM) +1:22

9. LITSCHER Thomas (LAPIERRE MAVIC UNITY) +1:37

10. CINK Ondrej (PRIMAFLOR MONDRAKER GENUINS RACING TEAM) +1:50

 

 

 

17. COLLEDANI Nadir (SANTA CRUZ ROCKSHOX PRO TEAM) +2:35

32. FONTANA Filippo (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA VITTORIA) +3:45

39. ZANOTTI Juri (TEAM BMC) +4:35

40. AGOSTINELLI Alessio (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) +4:40

43. ORR Cameron (WILIER - PIRELLI FACTORY TEAM XCO) +5:11

60. BERTOLINI Gioele (TRINX FACTORY TEAM) +6:44

79. AVONDETTO Simone (WILIER - PIRELLI FACTORY TEAM XCO) +9:20

 

DNF BRAIDOT Luca (SANTA CRUZ ROCKSHOX PRO TEAM)

 

©Alessandro Di Donato

 

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