PAGELLONE DI COPPA DEL MONDO XCM 2025, NUOVA GESTIONE MA ANCORA TANTO LAVORO

Della Coppa del Mondo marathon in questo 2025 si è parlato tanto, principalmente per il passaggio alla gestione HERO. La terza stagione di Coppa del Mondo di lunghe distanze ha ridato una forma al circuito ma ci sono ancora molti punti su cui lavorare…

La Coppa del Mondo Marathon che è stata gestita per due stagioni direttamente dall'UCI, nel 2025 è passata di mano. A farsi carico di portare avanti il progetto è stata l'organizzazione della HERO che ha infatti trasformato il circuito in: HERO UCI Marathon World Cup. In questo contesto abbiamo assistito ad alcuni interessanti cambiamenti, ma ancora pare non esserci stato lo stravolgimento che ci si aspettava per una Coppa del Mondo.

 

©Capoliveri Bike Park - Alessandro Billiani

 

Anche durante la stagione marathon di Coppa del Mondo ci sono stati alcuni aspetti che hanno attirato l'attenzione di molti, alcuni buoni ma altri da rivedere.

 

PROBLEMA DI CATEGORIE

La Coppa del Mondo marathon riguarda solamente le categorie Elite e Master uomini e donne, nessun'altra categoria ha una classifica e sappiamo che qui dovrebbe essere l'UCI a spingere la disciplina e rilanciarla. Il momento attuale descritto anche nel nostro pagellone cross country vede un numero meno elevato di agonisti in Coppa del Mondo anche nelle categorie inferiori e questa sarebbe una grande possibilità per le lunghe distanze di ottenere più atleti rimbalzati dalla disciplina olimpica.

 


DIRETTA STREAMING, LA VERA MANCANZA

Alla HERO UCI Marathon World Cup nel 2025 è mancata una cosa fondamentale: la diretta. È inutile girarci intorno, perché è proprio lo streaming live che oggi fa la differenza tra un evento di nicchia e uno realmente globale. Non basta un bel recap pubblicato dopo qualche giorno: le persone vogliono vivere la gara in tempo reale, commentarla, sentirsi parte dell'azione.

 

Se della gestione di Warner Bros Discovery i team e gli operatori si lamentavano per una visibilità praticamente nulla, con l'inesistenza di una trasmissione live, di questa nuova gestione si è potuto vedere un impegno più marcato sui social media, ma ancora l'inesistenza di un live streaming unico  per tutte le prove, non basta l'iniziativa del singolo organizzatore.

 

Non entriamo nel merito dei costi di produzione di un live (che sono sicuramente alti), ma la disciplina marathon si presta indubbiamente meglio per la copertura con e-bike e action cam. Basta guardare la Cape Epic ha costruito gran parte del suo successo sulla copertura live.

 


DINAMICHE DI GARA

Su questo svolgimento 2025 poco si può dire per quel che riguarda le tipologie di tracciato, due tappe in quota, due tappe vallonate ed estremamente tecniche come Capoliveri e La Tramun e una da passistoni come la Black Forest. Dinamiche diverse per ogni singola prova e l'imprevedibilità del risultato in relazione alla distanza e il valore tecnico delle prove. Tra i rider abbiamo sentito pareri favorevoli anche su quella che sembrava la prova meno interessante, la Black Forest, in cui si è assistito a dinamiche di gruppo e alte velocità per più di 100 km. Su questa varietà la Coppa del Mondo marathon 2025 ha fatto centro.

 

 

ITALIA SEMPRE PROTAGONISTA

Tra team italiani e rider italiani, in Coppa del Mondo abbiamo assistito al ritorno ai massimi livelli da parte degli azzurri. In entrambe le categorie l'Italia è stata protagonista, Sandra Mairhofer è stata l'unica italiana quest'anno a vincere una prova di Coppa del Mondo marathon dopo che Fabian Rabensteiner c'era riuscito per due anni di seguito.

 

 

Sandra e Gioele De Cosmo sono stati gli atleti italiani più presenti sul podio, Mairhofer ha vinto la HERO Dolomites, seconda ad Andorra, mentre De Cosmo è stato l'italiano più concreto, salito sul podio di Capoliveri e quello di Black Forest.


Altri italiani ad essere saliti sul podio sono stati Samuele Porro, Fabian Rabensteiner e Mara Fumagalli. La disciplina delle lunghe distanze però è sicuramente molto italiana e abbiamo avuto in continuazione atleti nella top10 di ogni prova.

 

 

SQUADRE ITALIANE

Le squadre italiane protagoniste della Hero Marathon UCI World Cup sono state tante e anche con atleti stranieri, a riprova dell'attenzione che hanno le strutture italiane nei confronti di questo circuito. I due team in assoluto più performanti sono stati quelli del Torpado Kenda FSA (De Cosmo 4°; South 6°) e del Soudal Lee Cougan (Paez 3°, Cherchi 10°, Mairhofer 2ª), squadre che sono riuscite a vincere una tappa con i loro stranieri. Paez a Andorra e South a Girona. Ma mai come in questo momento si hanno avute tante squadre con così tanti atleti forti capaci di raccogliere top 5 e top 10 in Coppa del Mondo.

 

 

Il KTM Spada powered by Brenta Brakes ha chiuso la stagione con Nicolas Samparisi 7°, suo fratello Lorenzo 11° e Fumagalli ottava. L'elenco continua: FOL MTB Racing si è piazzato al sesto posto nella classifica femminile grazie a Debora Piana ma durante la stagione abbiamo visto anche i rider dello Scott Racing team (Goria 4° Capoliveri, Siffredi 3° Hero), del Metallurgica Veneta Pro team, Bike Busters, Cannondale ISB

 

 

LOCATION E COSTI

Abbiamo parlato di scelte interessanti dei percorsi per quanto riguarda il risvolto di ogni singola competizione ma sulle location e la logistica bisognerebbe ancora lavorare. Capoliveri ha avuto una logistica molto complicata, mentre La Tramun è rimasta nell'ombra della Sea Otter che non è riuscita a valorizzare la presenza di una Coppa del Mondo. I costi di partecipazione sono indubbiamente inferiori rispetto alla gestione di una Coppa del Mondo cross country, per una logistica un po' più raggruppata, in effetti è più una Coppa Europea che non mondiale, ma assume connotati mondiali per la presenza di rider internazionali.

 

 

CONCLUSIONE

Per la prossima stagione HERO sarà ancora la "casa" della Coppa del Mondo marathon, con una tappa in più, anche questa in Spagna. Sarà il secondo anno consecutivo ma tutti si aspettano di vedere qualche cambiamento, soprattutto nella gestione dell'immagine con l'aggiunta di una copertura live. Come spesso sentito e come ascoltato anche dalla leggenda Nino Schurter, il marathon si trova in un momento in cui vede la grande ascesa del gravel, disciplina che sta si avvicina moltissimo, tranne per il mezzo usato, ai risvolti di gara del marathon ma con un seguito che continua a crescere. In questo contesto la Coppa deve rappresentare il faro della disciplina per darne una direzione.

 

 

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