MARATHON FINALE LIGURE: ABBIAMO PROVATO IL PERCORSO DELLA COPPA DEL MONDO

Manca meno di un mese all’esordio della Coppa del Mondo marathon in Italia. Il 4 giugno a Finale Ligure ci saranno gli specialisti delle lunghe distanze, ma sui 100 km di gara ci saranno anche gli amatori, noi siamo andati a provare la traccia ufficiale che è…

Finale Ligure (SV) - Abbiamo anticipato tutti, siamo andati come i pro a provare il percorso della prima prova della nuova Coppa del Mondo Marathon in Italia, la Marathon di Finale Ligure del 4 giugno 2023. Nella mecca dell'enduro Finale Outdoor Region e le amministrazioni locali hanno dato vita a un percorso Marathon davvero all'altezza di una prova della XCM World Cup: 100 km per 3.800 metri di dislivello che non solo passano dai simboli dell'area come la Base Nato, ma che passano in nuove località che rappresentano il futuro dei sentieri per la MTB nel finalese.

 


I ragazzi di FOR ci avevano spiegato nel dettaglio il tracciato, ma noi abbiamo voluto toccarlo con mano per capire se sia un tracciato adatto non solo ai migliori biker del mondo, oppure se anche degli amatori come noi possono assaporare divertendosi una Coppa del Mondo, anche perché la prova del 4 giugno è aperta anche alle categorie amatoriali.

 

Abbiamo quindi portato le nostre full da cross country sul tracciato per conoscerne dettagli, capire le caratteristiche, ma anche darvi consigli su come approcciarlo e darvi i nomi dei nostri favoriti per la vittoria.

 

 

100 KM E 3800 METRI DI FINALE LIGURE

Manca meno di un mese alla seconda prova della nuova Coppa del Mondo Marathon sotto l'egida di UCI ed ESO e proprio oggi il percorso di Finale Ligure è stato presentato ufficialmente. Il chilometraggio di 100 km per 3.800 metri di dislivello è ciò che troveranno professionisti e amatori domenica 4 giugno.

 

GARA NUOVA, LUOGHI STORICI

La traccia della Marathon di Finale Ligure ripercorre alcuni dei luoghi sacri della cultura della mountain bike a Finale Ligure. Fu proprio negli anni ‘90 che Finale Ligure ospitò la prova conclusiva della Valtellina Cup, a quell'epoca si correva ancora con mtb con ruote da 26" e senza sospensioni né anteriori né posteriori, ma si affrontavano percorsi oggi considerati da enduro come la famosissima Caprazoppa.

 


Nel 2023 Finale Outdoor Region torna a ospitare la competizione a lungo chilometraggio, ma lo fa in puro stile Ligure, ovvero con un tracciato da vera Mountain bike con tanti single track, tantissimo sterrato e un grande divertimento per chi lo affronta in sella.

 

CARATTERISTICHE PERCORSO

Nei 100 km di percorso, la Coppa del Mondo marathon avrà come sfondi la Base Nato, il più famoso dei luoghi di Finale Ligure che in questa manifestazione rappresenta anche il GPM della gara, con i suoi 1.000 metri sul livello del mare, un numero che può trarre in inganno. Il dislivello infatti si accumula sul costante saliscendi tra i vari pendii, tornando molto spesso vicini a 200 metri sul livello del mare per risalire.

 

 

Alcuni dei sentieri sono quelli dell'eterna Alta Via dei Monti Liguri, che collegano alcuni dei monti su cui si accenderà la sfida. Dopo Base Nato, si girerà intorno al Monte Alto, prima di dirigersi in una delle nuove zone della Finale Outdoor Region, quella dietro a Vado Ligure, è il giro di boa di questa traccia, il punto più lontano da cui inizierà la fase di rientro, può essere considerata già oltre metà del tracciato da un punto di vista chilometrico, ma il punto da cui inizieranno le salite più ardue.

 

 

Da Vado Ligure, zona in cui si stanno sviluppando nuovi trail sotto la spinta e il supporto anche delle industrie locali, si tornerà a salire con alcune lunghe rampe a doppia cifra in direzione Monte Mao. La prima parte di gara, vale a dire i primi 50 km circa sono un costante entra ed esci dai boschi di faggio e conifere, da Vado Ligure le salite saranno perlopiù sotto il sole. Il Monte Mao, offre una doppia sfida, la salita più tecnica del tracciato e una delle discese più spettacolari di fronte al mare. Un menù tipicamente ligure con rocce fisse che si alternano a un fondo mosso con sassi mobili.

 

 

La discesa di Mao Crest parte da quota 440 metri ed è uno degli emblemi dell'area di Spotorno, prova della Enduro World Series 2018, ma anche il sentiero protagonista di Cranked, un VHS del 1999 sulla mountain bike. Da quel punto si risalirà ancora con salite brevi e intensissime su fondo instabile per ritornare a Rocche Bianche, area tecnica e punto cruciale per il rientro, perché avvicinerà i partecipanti all'ultimo quinto di gara, con la discesa di Super Groppo, l'unica vera insidia tra le discese di questa traccia, per scendere attraverso Lavatoi verso l'arrivo a Finalborgo.

 

 

DOVE SI FA LA GARA

Domenica 4 giugno dalla partenza si affronterà una lunga salita fino a Base Nato, ma non farà grossa differenza, di sicuro allunga il gruppo e in cima arriverà un gruppettone ad alte velocità.

 

 

Dal Melogno si sarà fatto il grosso della salita, dopo 18 chilometri, ma sarà importante entrare per primi sul traverso che porta alla discesa dei Tecci, perché si passa uno alla volta. La discesa dei Tecci potrebbe causare qualche problema sugli scoli e il rischio di caduta non è secondario soprattutto se ci si trova in un gruppo compatto, perché chi è dietro non vede troppo davanti.

 

 

La salita a Base Nato stretta e bella, niente di particolare, ma essendo single track allunga il gruppo, chi sarà davanti potrà scorgere sulla curva sotto chi insegue (abbiamo calcolato che si possono vedere rider fino a 1 minuto dietro).

 

Tatticamente importante perché questo trail porta a imboccare il primo sentiero "finalese" ovvero la prima parte di Cravarezza, super divertente, con una sola linea in pratica, costellato di rocce ma senza grossi pericoli. Da qui ci si innesta in Crestino. Due sentieri Flow veloci e tutti da guidare, chi è davanti e guida forte può fare anche una piccola differenza.

 


Da questo punto il percorso della Coppa del Mondo XCM di Finale Ligure si trasforma in un lungo mangia e bevi veloce dove si formeranno gruppetti e qualcuno potrebbe rientrare oppure perdere secondi se rimane solo. Si effettua il primo passaggio a Rocche Bianche, punto importante per chi avrà problemi meccanici o bisogno di ristoro, è il punto numero 2, a ben 50 km di gara.

 

 

La discesa al Mulin de Genia è divertente, uno dei nuovi trail della zona di Vado Ligure, niente di troppo tecnico, tanta sabbia e un terreno abbastanza "loose", ma il vero punto ostico è subito dopo, vale a dire la salita tostissima e tutta a gradoni ripidi. Lascerà i primi strascichi nelle gambe, poco più di 700 metri di estensione con delle punte di pendenza ben oltre il 20%. Per chi vorrà fare la differenza questo è indubbiamente uno dei punti chiave, ma per i comuni mortali è un tratto in cui perdere trazione significa proseguire a piedi e non poco.


Un po' di respiro andando verso Vado, ma una volta che si passa il ponte e si riportano le ruote in direzione Finale Ligure, inizia la parte più dura e bella del percorso, quella dove si giocherà per la vittoria, ma anche dove gli amatori si divertiranno di più. Da Vado le pendenze tornano oltre il 10%, bisognerà stringere i denti per non perire sugli strappi e conservare tanta acqua.

 

 

La salita a Monte Mao è durissima nella prima parte e piuttosto tecnica su roccette nella seconda parte, da qui inizia un altro punto chiave della competizione. La discesa di Mao Crest è tecnica ma solo all'inizio, poi si tranquillizza, rimane divertente e con una vista bellissima, il traverso dopo spettacolare, il punto più panoramico del percorso, quello dove si assapora la Liguria, con gli occhi sull'Isola di Gallinara prima e Spotorno dopo.

 

 

Dalla fine di Mao Crest, ci si ritroverà a salire, pendenze ardue ma anche fondo instabile, qui con ogni probabilità si formerà il gruppetto che si giocherà la vittoria, se in testa troveranno un accordo potranno sfruttare la piana che riporta a Rocche Bianche, al chilometro 82 e cercare un testa a testa nell'ultima fase di gara.


Negli ultimi 15 chilometri di gara sarà una sfida a entrare in testa sulle discese, la parte bassa di Super Groppo e Lavatoi hanno una sede molto stretta in cui è impossibile passare, ed entrambe sono su roccia, cosa che in caso di pioggia diventa un nemico in più, oltre alla pioggia il rischio sono le forature perché si cercherà di entrare davanti, starci e fare la differenza. Chi entrerà probabilmente in testa sulla discesa di Lavatoi sarà il vincitore perché lo spazio per uno sprint alla fine del sentiero è limitatissimo.

 

 

PUNTI RISTORO

Sui 100 km di gara con 3.800 metri di dislivello della Coppa del Mondo XCM di Finale Ligure, le feed zone sono 6, a nostro parere da sfruttare tutte perché il percorso si trova per gran parte esposto e soggetto quindi ad alte temperature.

 

La prima sarà a Madonna della Neve, vale a dire sotto a Base Nato, alla fine della prima salita lunga, dopo 20 km di gara. La terza area tecnica è collocata a Rocche Bianche, al 45° chilometro, è un'area doppia che al ritorno sarà la 5ª (82° chilometro), la terza è nel primo centro cittadino che si trova, Vado Ligure, sul livello del mare e dopo 63 chilometri di gara. Al 72° chilometro si trova un'altra feed zone, la 4ª, mentre la sesta è al chilometro 89.

 

SCELTE TECNICHE

Per distanze così lunghe e per godere a pieno del percorso, il mezzo ideale è una biammortizzata almeno da 100 mm di travel con doppio porta borraccia e gomme scorrevoli ma rinforzate quantomeno sulle spalle.

 

 

I FAVORITI

Dopo aver visionato il tracciato della seconda prova di Coppa del Mondo abbiamo immaginato i possibili favoriti di Finale Ligure.

 

 

Si tratta di un percorso da scalatori puri, come Leonardo Paez, Andreas Seewald che sanno fare la differenza nei tratti più ripidi. Tra gli italiani Samuele Porro potrebbe avere le caratteristiche per questo tracciato, ma se rider del calibro di Georg Egger, Martin Stosek e Fabian Rabensteiner riuscissero a tenere sulle salite più ripide, potrebbero rovesciare i pronostici.

 

 

COSA NE PENSA MIRKO CELESTINO

Il Commissario Tecnico della nazionale, il ligure Mirko Celestino, nelle scorse settimane ha provato il percorso insieme a Samuele Porro ed al termine della prova ha dichiarato: «Sono rimasto molto soddisfatto dalla tipologia di tracciato, duro e tecnicamente impegnativo al punto giusto, e dal lavoro che ancora oggi il comitato organizzatore sta eseguendo su tratti in single track sia in salita che in discesa. Manca quasi un mese alla partenza della competizione e si può dire che è praticamente pronto per essere provato da tutti i bikers che intenderanno parteciparvi».

 


COME ISCRIVERSI

Per iscriversi a questa gara aperta agli amatori bisogna collegarsi al sito unico della UCI MTB World Series ucimtbworldseries.com/events/finale-outdoor e poi è indispensabile la registrazione.

 

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