MONDIALE GRAVEL? ZANOTTI E TEOCCHI CI SPIEGANO COME È IL PERCORSO

Il primo mondiale gravel della storia sarà velocissimo. Eppure, la prima parte non sarà priva di tratti tecnici. Ce lo hanno spiegato i biker Chiara Teocchi e Juri Zanotti dopo le prime ricognizioni. Attenzione! Se piove cambia tutto…

Manca poco più di una settimana al primo campionato del mondo gravel. Il sipario dell'iride gravel si alzerà sulla città di Vicenza, l'8 e il 9 ottobre atleti internazionali si sfideranno per conquistare la maglia iridata.

 

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Non ci saranno solo i professionisti e i corridori che partecipando ad almeno una tappa delle UCI Gravel Series hanno acquisito il diritto di partecipare al mondiale, ma come abbiamo spiegato in questo articolo, il paese ospitante aveva a disposizione 40 wild cards da assegnare e molte sono andate anche ad amatori di ottimo livello. Ad oggi secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, dovrebbero partecipare circa 400 corridori provenienti da tutto il mondo, sperano di convincere anche MVDP.


Quando ad Argenta avevamo assistito al primo campionato italiano gravel ci eravamo fatti un'idea di quello che poteva essere una gara Gravel sotto le leggi UCI (e anche cosa non ci era piaciuto), ma sapevamo ancora poco del tracciato iridato nato sotto l'egida di Filippo Pozzato.

 

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Nei giorni scorsi però la nazionale italiana, con 8 corridori ha organizzato un team camp proprio per guardare da vicino le particolarità di questa traccia. Tra i convocati anche due biker: Chiara Teocchi e Juri Zanotti. Abbiamo pensato di sentirli e farci spiegare da loro le caratteristiche del percorso del primo campionato del mondo gravel.

 

MONDIALE GRAVEL A VICENZA: IL PERCORSO

Intanto partiamo con analizzare quelli che sono i dati pubblicati dagli organizzatori, perché ci sono due tracce, una da 140 chilometri che verrà affrontata sabato 8 ottobre dalle partecipanti donne e dalle categorie maschili over 50. Mentre la seconda riguarderà la prova dedicata ai professionisti con l'assegnazione della maglia iridata dei professionisti alla conclusione di un tracciato di 194 chilometri.

 

 

I dislivelli non saranno esagerati, almeno sulla carta, con 450 metri di dislivello per la prova di sabato, 500 per le categorie comprese nella fascia d'età da 19 a 49 anni (questi affronteranno una gara da 166 km) e 800 per i professionisti. La partenza avverrà da Vicenza per una conclusione a Cittadella con un tracciato che segue gli argini del fiume Bacchiglione fino a Padova, passando poi a seguire il Brenta fino a Cittadella.

 

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CARATTERISTICHE DEL FONDO

Il campionato del mondo gravel si giocherà su una distanza molto più consona agli stradisti, ma anche il fondo sarà probabilmente dalla parte degli specialisti della strada. Il 36 per cento del percorso è su strade bianche sterrate, il 18 per cento è invece considerato hard gravel e ci immaginiamo qualche tratto più tecnico, l'1 per cento del percorso invece vede la comparsa dei ciottoli, il 17 terreni compatti e il 27 per cento di asfalto. Ci saranno due piccole colline nella prima parte da affrontare e sarà con ogni probabilità lì che si vedranno tratti più insidiosi. Sulla traccia saranno presenti anche punti di assistenza e ristoro ogni 20 km.

 

LE PAROLE DI CHIARA TEOCCHI E JURI ZANOTTI

Chiara Teocchi, crossista e biker, nonché terza al primo campionato italiano gravel, sarà una delle ragazze che vestirà la maglia azzurra, per la bergamasca il percorso merita grande attenzione, soprattutto in caso di pioggia:


«I primi trenta chilometri sono la parte più tecnica del tracciato, lì si trova anche la maggior parte del dislivello, su 500 metri totali, 400 metri sono lì. C'è subito una salita molto dura seguita da una discesa molto tecnica e lì sarà necessario rimanere davanti. Fino al trentesimo chilometro c'è un continuo su e giù mentre dopo inizia una serie di argini infiniti. Molto interessante è la parte finale, gli ultimi cinque chilometri prevedono molti argini in contropendenza che se piove diventano insidiosi. Sarà una gara velocissima se non piove e abbastanza da stradiste, la prima parte però tanto da guidare. La favorita potrebbe essere la Prevot anche se si dice che correrà anche la Vos e qualche outsider dall'America».

 

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L'altro biker è il lecchese Juri Zanotti che ci ha raccontato: «Abbiamo provato il percorso in due giorni, il primo giorno il circuito intorno a Vicenza. I primi 30-35 chilometri sono i più impegnativi, subito dopo la partenza c'è una salita di circa 1,5 chilometri e dopo la prima discesa a tornanti molto larga in mezzo a un parco. Questa ti immette nel circuito che è tutta stretta in un single track e ci si passa solo in fila, quindi sarà importante partire bene. Dopo iniziano gli argini e bisognerà spingere lunghi rapporti. Da lì si arriva verso Cittadella dove c'è un altro circuito che non abbiamo provato, lo andremo a provare settimana prossima, e dicono sarà molto tecnica con strade su erba con terreno morbido, passaggi di trattori e pozzanghere. Secondo me viene una gara selettiva e dura anche perché molto lunga".

 

 

IL PROGRAMMA

 

Sabato 8 ottobre

 

13.00 - Donne Elite

13.15 - Uomini 50-54 e 55-59

13.20 - Donne 19-34

13.25 - Donne 35-39*

13.30 - Donne 40-44*

13.35 - Combinate Uomini 60+*

13.40 - Combinate Donne 45+*

 

Domenica 9 ottobre

 

12.00 - Elite maschile

12.10 - Uomini 19-34

12.15 - Uomini 35-39*

12.20 - Uomini 40-44*

12.25 - Uomini 45-49*

 

*I gruppi di età potrebbero essere combinati in un'unica partenza, a seconda del numero di iscrizioni.

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