Aielli (AQ): L'attesa lunga un anno è terminata questa mattina ed i rider finalmente hanno potuto rompere il ghiaccio che si era formato in questi 12 lunghi mesi e sono andati alla caccia della maglia tricolore, quella messa in palio questa mattina al campionato italiano marathon.
Ghiaccio ovviamente in senso metaforico, visto che al nord fa ancora molto caldo mentre a Aielli, alle 8:45 quando dopo un lungo allineamento è iniziata la Sirente Bike Marathon, si stava bene c'erano infatti una ventina di gradi e la giornata era bellissima. Era un appuntamento importante non solo per i corridori ma anche per l'Abruzzo che per la prima volta, dopo 16 edizioni, grazie a Avezzano MTB e al Gruppo Alpini Aielli ha avuto l'onore di ospitare la massima rassegna tricolore delle gare off road sulle lunghe distanze.
C'era grande curiosità tra i rider delle squadre del nord perchè non conoscevano le montagne del Parco Naturale Regionale Sirente Velino ma anche per il tracciato. Samuele Porro, insieme a Mara Fumagalli, aveva detto che quella di oggi sarebbe stata una gara particolare e strana.
Ve la sintetizziamo così 108,8 km (3.531mt D+): Una prima parte bella tosta dove il singolo può fare la differenza ma da quando inizia la lunga salita cambierà la musica. I rider "pedalatori" rientreranno su quelli tecnici perchè poi iniziano sentieri belli larghi e veloci. A quel punto si potrebbero formare numerosi gruppetti e le dinamiche di squadra in questo contesto conteranno.
Questa era una ipotesi alla vigilia del grande show, poi però quando è arrivata l'ora X, dalle parole si è passati ai fatti. Le gambe avrebbero detto come sarebbe andata realmente. Un primo indizio lo si è avuto dopo circa 11 chilometri quando il campionato italiano marathon ha sorpassato l'anello tecnico iniziale rappresentato alla prima salita dura e selettiva, seguita dalla discesa più tecnica di tutta la gara e da 4/5 chilometri molto nervosi. Al comando c'erano tre maglie della squadra italiana più forte e temuta, il team Trek Selle San Marco.
La formazione che oggi aveva l'obiettivo di riportare a casa la maglia tricolore per il secondo anno consecutivo, una squadra di biker che sapeva di poter fare la differenza ma che sapeva benissimo che nella seconda parte di gara c'era il rischio che i "pedalatori" rientrassero. Samuele Porro affiancato da Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande era al comando, la corsa era iniziata bene, però con loro c'era la maglia giallo nera dello Scott Racing Team. La indossava il più temuto degli avversari, Juri Ragnoli l'unico rider che insieme al comasco è riuscito a vincere il tricolore per ben 3 volte.
É poi cominciata la salita più lunga (pedalabile e a tratti smossa) della Sirente Bike Marathon (13-14km - 850 D+) e davanti qualcosa è cambiato. Sul gruppo al comando sono rientrati Daniele Mensi (Soudal Lee Cougan) e Damiano Ferraro che si è ricongiunto con i Trek Selle San Marco Porro e Rabensteiner. Ora erano in cinque con Ragnoli che manteneva la posizione. Sono arrivati in cima (1900m slm), poi hanno pedalato in quota per 4-5 km e quindi hanno preso la discesa su single track e sterrate che ha riportato la corsa a fondo valle a Collarmele-Fonte del Vallone.
In quel punto, dopo circa 39 chilometri, per prima è comparsa la maglia giallo nera di Ragnoli poi quelle scure di Porro e Rabensteiner seguita da quella bianca e rossa di Mensi. Ora alla testa dell'italiano erano rimasti in quattro. La discesa aveva fatto una prima selezione. Ad inseguirli a poco più di un minuto c'erano Ferraro e Sarai (Scott) quindi c'era un gruppetto con Fumarola (KTM Protek Dama), Samparisi (KTM Alchemist Selle SMP Dama), Longo (Wilier 7C Force) e Salerno (Bike Innovation).
Abbandonava l'italiano uno dei favoriti della vigilia, Johnny Cattaneo si fermava per un fortissimo male alle costole (conseguenza di una caduta alla Hero).
Le prima due donne a passare erano Mara Fumagalli ed Elena Gaddoni (Cicli Taddei) seguite da Nisi (New Bike team 2008), Calvetti (KTM Protek Dama), Ravaioli (KTM Alchemist) e dalla prima delle amatori, la toscana Scipioni (Taddei).
A questo punto è iniziata la seconda parte del campionato italiano, quella caratterizzato dall'alta velocità (non c'erano grandi difficoltà tecniche) e dove il ruolo delle squadre nei gruppetti avrebbe potuto giocare un ruolo molto importante. Tutte le successive salite erano su strade larghe e pedalabili, compresa l'ultima quella ai -13km da Aielli.
Al terzo rifornimento, questo a Piani del Sirente dopo 60km, davanti non era cambiato niente mentre dietro a poco più di due minuti inseguivano un Tony Longo (Wilier 7C Force) autore di una grande rimonta e i due Scott Sarai e Longa.
A Ovindoli dopo 84 chilometri, prima dell'inizio dell'ultima ascesa, quella che in 5 km portava ai Prati di Santa Maria, chi aspettava i biker si è trovato con una grande sorpresa. La maglia arancio - nera di Longo comparire nel gruppo al comando, il trentino è riuscito a rimontare due minuti ed ha agganciato Porro, Ragnoli e Mensi.
La corsa come previsto è cambiata nella seconda parte. Quattro corridori di 4 differenti squadra al comando, non a caso tutti indicati come possibili vincitori finali. I distacchi si sono ridotti enormemente. Ad un minuto inseguivano in cinque: Failli (Cicli Taddei), Fumarola, Cominelli (Soudal Lee Cougan), Salerno e Dal Grande (Bottecchia Factory team).
Tra le donne passava da sola Mara Fumagalli con un gomito che indicava una sua probabile caduta, seconda a due minuti dalla Gaddoni, quindi in terza posizione da sola la Nisi e poi insieme Calvetti e Scipioni.
A questo punto è iniziata la discesa finale, la stessa già affrontata in precedenza dopo la seconda lunga salita. Ai -8 venivano dati in testa insieme Porro e Ragnoli, quindi Mensi poi Longo e Rabensteiner. A Aielli l'aria è diventata caldissima per l'attesa febbrile nei clan Trek Selle San Marco, Scott, Soudal Lee Cougan e Wilier Force 7C.
Hanno festeggiato per il secondo anno consecutivo i vicentini con Samuele Porro che si è riconfermato campione d'Italia, il comasco è così il primo top rider a vincere 4 titoli tricolori marathon (2014 Grumello del Monte, 2015 Nemi, 2018 Sestriere, 2019 Aielli). Lo ha fatto in sella alla sua front, la Trek Procaliber, pedalando per ben 4 ore 49' e 41'', circa venti minuti in più di quanto aveva immaginato (gara da 4 ore e mezza). "E' stata difficile riconfermarmi. Sentivo molto la corsa per la pressione dell'ambiente. Tutti mi davano per favorito. Anche la condizione tardava ad arrivare, alla Hero ero contento ma non contentissimo. Per questo motivo avevo forti dubbi prima della gara. Per fortuna è filato tutto liscio come l'olio, la squadra mi ha aiutato e la bici non ha avuto problemi".
Secondo Daniele Mensi che ha così raccontato la sua gara: "Sono veramente molto contento per questa medaglia d'argento perchè agli italiani non ho mai avuto un buon feeling con il podio. La gara è stata resa dura dal fondo, dalla distanza e dal caldo". Terzo Juri Ragnoli che era molto rammaricato perchè ha bucato nella discesa finale, la gomma davanti ha iniziato a sgonfiarsi e così il suo sogno tricolore è svanito proprio sul più bello. I due sono arrivati molto vicini dopo quasi un minuto e mezzo.
A seguire tutti gli altri che hanno accumulato un grande distacco. Quarto Fabian Rabensteiner (+6' 29'') - "Ancora medaglia di legno per me. Sono partito per vincere, ma durante la gara ho sofferto di mal di schiena e ho preferito gestirmi, prendere il mio ritmo e arrivare al traguardo".
Quinto il toscano Francesco Failli (+8'56'') che ci ha detto: "Sono partito molto molto male, dopo 9 km ero già 35º a 3/4 minuti dai primi. Dopo diciamo ho fatto una gara tutta in rimonta e sono riuscito nel finale a prendere il 5º posto".
A seguire nell'ordine: il vicentino Stefano Dal Grande, il sardo Pietro Sarai (anche lui pare vittima di una foratura), quindi Tony Longo rallentato nel finale da una doppia foratura che gli è costata carissima, Cristian Cominelli e a completare le top ten ci ha pensato uno che arriva dalla specialità olimpica, il torinese Denis Fumarola.
ORDINE DI ARRIVO MASCHILE UFFICIOSO
1. Samuele Porro | Trek Selle San Marco 4:49:41
2. Daniele Mensi | Soudal Lee Cougan +1' 26''
3. Juri Ragnoli | Scott Racing team +1' 31''
4. Fabian Rabensteiner | Trek Selle San Marco +6' 29''
5. Francesco Failli | Cicli Taddei +8' 56''
6. Stefano Dal Grande | Bottecchia Factory team +9'44''
7. Pietro Sarai | Scott Racing team +10'
8. Tony Longo | Wilier 7C Force +10' 09''
9. Cristian Cominelli | Soudal Lee Cougan +10' 30''
10. Denis Fumarola | KTM Protek Dama +13' 36''
11. Salerno Cristiano | Bike Innovation Gist Focus 5:04:57
12. Pavarin Marcello | Bottecchia Factory Team 5:06:24
13. Samparisi Nicolas | Ktm Alchemist Selle Smp Dama 5:09:10
14. Casagrande Francesco | A.S.D. Cicli Taddei 5:10:15
15. Cargnelutti Diego | Pavanello Racing Team 5:11:22
16. Valdrighi Stefano | Soudal Leecougan Mtb Racing Team 5:13:26
17. Longa Mattia | Scott Racing Team 5:13:46
18. Lamastra Giuseppe | Silmax Racing Team 5:14:21
19. Saravalle Alessandro | Silmax Racing Team 5:14:21
20. Bravin Andrea | M1 | Caprivesi 5:14:56
La giornata è ancora molto lunga. Adesso è arrivata Mara Fumagalli, anche per lei come per Porro si tratta di una conferma. E' il secondo titolo tricolore dopo quello conquistato l'anno passato a Sestriere. Ci ha impiegato 5 ore 49' e 14 secondi per completare gli interminabili 108 chilometri. Gara massacrante, lo dimostrano i distacchi finale. Seconda Elena Gaddoni arrivata a Aielli dopo essere rimasta in sella per 5 ore 56' e 12'' e terza Maria Cristina Nisi andata oltre le sei ore. Tra le Open women seguivano la ligure Ravaioli, la prima della amatori, la toscana Silvia Scipioni e poi la veronese Sara Burato.
"Percorso durissimo e caldissimo, sono soddisfatta di essermi riconfermata il tricolore ha sempre il suo fascino". Ha detto la Fumagalli a fine gara mentre la Gaddoni ci ha dichiarato: "La gara non finiva più, siamo state assieme per 50km circa ma appena ha allungato non ho tenuto il passo. Sapevo che era più forte ma fino alla fine non ho mollato".
ORDINE D'ARRIVO DONNE OPEN UFFICIOSO
1. Fumagalli Mara | Focus XC Italy team 5:49:14
2. Gaddoni Elena | Cicli Taddei 5:56:12
3. Nisi Maria Cristina | New Bike 2008 6:13:53
4. Ravaioli Gaia | KTM Alchemist Selle SMP Dama 6:21: 11
5. Scipioni Silvia | W1 | Cicli Taddei 6:22:29
6. Burato Chiara | OMAP Cicli Andreis 6:25:28
7. Simona Cè | W2 | MTB Pertica Bassa 6:39:41
8. Gastaldi Elisa | W1 | Team Passion Faenza 6:43:39
9. Colpo Ylenia | Tek Series 6:52:25
10. Petruccioli Monica | EWS | GS Poppi 6:53:43
CAMPIONI ITALIANI MARATHON AMATORI 2019
ACCORDI LUCA | PASSION FAENZA | ELMT
BRAVIN ANDREA | CAPRIVESI | Master 1
FERRITTO LUIGI | MTB TEAM GIANNINI | Master 2
BALDUCCI MIRKO | GC TONDI | Master 3
CECI FILIPPO | FREE BIKE TEAM | Master 4
PEZZI FABRIZIO | AVIS Pratovecchio | Master 5
BONTEMPI ENRICO | FTC Equipe | Master 6
ARICI LEONARDO |RACING ROSOLA BIKE | Master 7+
PETRUCCIOLI MONICA | GS Poppi | Elite Women Sport
SCIPIONI SILVIA | A.S.D. CICLI TADDEI | Women 1
CE' SIMONA | MTB PERTICA BASSA | Women 2