Campionato d'Europa Marathon: Il commento degli azzurri e del vincitore

Come vi abbiamo raccontato questo pomeriggio, oggi a Spilimbergo ha corso una grande Italia, purtroppo oggi era la giornata di Alexey Medvedev che in salita ha fatto la differenza. La consolazione è che corre in Italia e la nuova opportunità di correre nel nostro paese gli è stata offerta dalla Cicli Taddei.

 

 

Alexey Medvedev (1° - Russia | Cicli Taddei): "Nei primi chilometri veloci non è stato facile ma avevo programmato di attaccare sulla salita che c'era dopo 37 km e così ho fatto. Poi sono rimasto con Rabensteiner che mi andava via in discesa perchè ho avuto un problema con il freno posteriore. Quando è arrivata la salita lunga, quella del Monte Pala me ne sono andato."

 


Samuele Porro (2°): "Non mi aspettavo questo risultati visto che arrivavo da un mese senza gare, giusto riposo dopo una gara durissima come la Cape Epic. Il percorso mi piaceva ma non sapevo cosa aspettarmi, sapevo che davanti c'era Fabian. Nel finale l'ho raggiunto e quando ho visto che ne avevo di più sono andato a conquistarmi la medaglia d'argento."

 

 

Fabian Rabensteiner (3°): "La gara non era facile da interpretare, all'inizio super veloce. Ho avuto l'idea di attaccare sulla salita che c'era dopo 30 km, quella più dura e sono rimasto davanti con Medvedev.  Sulla salita del Monte Pala Alexey aveva un altro passo, io sono salito con il mio ritmo per non andare fuori giri. In cima gli altri quattro ragazzi della nazionale mi hanno raggiunto. Nel finale Samuele che ne aveva di più è andato a prendersi l'argento e ho fatto gli ultimi chilometri con Chiarini che ho battuto allo sprint."

 

 

Riccardo Chiarini (4°): "Sono partito bene davanti poi dopo il primo rifornimento sono caduto e ho perso un po' di tempo. Sulla salita lunga ho preso il mio passo e sono risalito fino a scollinare 3º, in discesa Porro e Rabensteiner mi hanno staccato e ho ripreso solo Fabian sull'ultima salita... dopo mi è stato a ruota e mi ha battuto sull'ultima salita!"

 

 

Daniele Mensi (8°): "Fin dall'inizio ho cercato di stare davanti anche se è stato difficile per me visto che i primi 30/35km erano molto veloci e io sono uno scalatore, non era quello il mio terreno ideale. La salita lunga (Monte Pala) l'ho fatta insieme a Porro e Ragnoli. Nello scollinamento ci ha poi preso Chiarini. Ho avuto problemi nella discesa, mi sono venuto i crampi alle mani e avevo difficoltà a frenare. Sono arrivato in fondo con Lakata, Huber e Geismayr. Ho fatto gli ultimi 30km con loro e nel finale abbiamo recuperato due posizioni (Becking e Ragnoli). Poi siamo arrivati allo sprint...che ovviamente ho perso."

 

 

Juri Ragnoli (10°): "L'inizio è stato nervoso e sotto certi aspetti anche un po' pericoloso con tanti restringimenti e allargamenti da parte gruppo che seguiva la traccia. La gara vera e propria è iniziata dopo circa 30km sulla salita dira, Alexey è andato via. Fabian ha cercato di seguirlo ma non ci è riuscito. Dietro siamo andati via regolari io, Mensi e Porro. Abbiamo fatto la salita lunga insieme e li ci ha raggiunto anche Chiarini. Io purtroppo nella discesa ho forato, perdendo non tantissimo tempo ma mi sono trovato da solo a pedalare in pianura e da dietro a doppia velocità mi ha passato un gruppetto di 4/5 riders. Alla fine ho concluso al 10° posto.

 

 

Tony Longo (12°): "Sono molto deluso dopo la gara di oggi. Purtroppo ho avuto un inconveniente meccanico intorno al 25esimo km che mi ha fatto perdere molto, sarò ripartito intorno alla 50esima posizione. Ormai la gara era andata. Ci tenevo a far bene, sono arrivato in buona condizione a questo importante appuntamento, per questo sono molto deluso del mio 12esimo posto". Pare che un ramo gli sia entrato nel cambio.

 

Francesco Failli (22°): "Sono stato sempre davanti fino alla salita del 40esimo km, eravamo rimasti circa 10 corridori. Sulla discesa si sono avvantaggiati in 4 e dietro siamo rimasti in 6 fino a metà della salita lunga quella del 55esimo. Da lì in poi ho sofferto un po' fino all'arrivo perdendo un po' di posizioni."

 

 

Johnny Cattaneo (24°): "Ho perso del tempo per una foratura da Dynaplug e fast al 45° km quando ero nel gruppo di testa che inseguiva Medvedev. Appena iniziata la discesa dopo il GPM, risalito tra i primi 15, altro taglietto da Dynaplug ma ormai ero senza aria ed ho dovuto attendere il mio compagno Hochenwarter che me la prestasse. Peccato perché la condizione ora c'è..manca un po' di fortuna!"

 


Jessica Pellizzaro (7ª - prima azzurra): "Sono contenta della mia gara di oggi. Sapevo che sarebbe stata una gara molto lunga quindi ho cercato di gestirla al meglio seguendo il mio ritmo e andando regolare. Nella prima parte di gara mi trovavo circa in 10ª posizione e poi km dopo km ho recuperato sulle mie avversarie chiudendo in 7ª posizione".

 

 

Maria Cristina Nisi (10ª - seconda azzurra): "Al primo strappo era in sesta settima posizione. Poi fino all'imbocco della salita lunga mi ha raggiunto Jessica Pellizzaro. Li sono salita molto bene sorpassando la Sosna però nella successiva discesa sono caduta riportando una ferita al naso. Avevo il dubbio di aver rotto il setto nasale ma la gara la volevo portare a termine e l'ho conclusa al decimo posto, portando la maglia azzurra al traguardo."

 

 

Photo ©Alessandro Billiani

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