Dopo Dubai anche l'Arabia Saudita entra nella Coppa del Mondo XC Eliminator

É da diversi anni che alcuni paesi arabi del golfo Persico stanno cercando di proiettare nel mondo una loro immagine positiva. Il mezzo è lo sport, hanno iniziato con la Formula 1, poi sono passati al calcio comprando squadre (Paris Saint Germain, Manchester City) e il Qatar organizzerà i mondiali del 2022, ma sono arrivati anche nello sport che noi amiamo, il ciclismo.

 

Oggi abbiamo due squadre Pro al Giro d'Italia sponsorizzate dalle petro monarchie, la UAE (United Arab Emirates e la Bahrein Merida. Il Bahrein è il più piccolo degli stati che si affacciano sul golfo persico.

 

 

L'ultimo ad arrivare è stato il gigante, l'Arabia Saudita, quello che è sempre stato meno aperto verso l'esterno. La finale della Coppa Italia di calcio da un paio d'anni viene disputata laggiù, hanno un'arma segreta che fin dalla storia dell'antichità è sempre stata il miglior sistema per convincere le persone, anche le più riluttanti, i soldi. E ne hanno veramente tanti.

 

 

In questo contesto non ci ha stupito l'annuncio che da Waregen in Belgio ha fatto questa mattina Kristof Bruyneel, il direttore generale di City Mountainbike, la società alla quale l'UCI ha affidato l'organizzazione della Coppa del Mondo di XC Eliminator.

 

 

Hanno stipulato un accordo di collaborazione a lungo termine con la Extreme Events KSA, quest'ultima sigla indica Kingdom of Saudi Arabia. La casa regnante, i Saud, ha un progetto noto in tutto il mondo, Saudi Vision 2030. Entro quell'anno vogliono ridurre la dipendenza dal petrolio, attività ricreative e turismo rientrano tra quelle che lo stato deve promuovere per diversificare le entrate.

 

Già quest'anno la Coppa del Mondo di XC Eliminator avrebbe dovuto partire da Dubai, ma last second era stata annullata in seguito all'emergenza sanitaria, a questo punto ci immaginiamo un futuro calendario con diverse tappe nei paesi del Golfo, l'accordo parla di sviluppare l'evento non solo in Arabia Saudita ma anche negli altri regni.

 

L'importante è che si accollino le costose spese del viaggio aereo e dei pernottamenti altrimenti il rischio è che non ci vada nessuno.

 

 

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