Alla Epic Israel Gioele De Cosmo viene scortato al traguardo da "capitan" Ferraro

Regba (Israele): Visto come sono finite le prime due giornate per Damiano Ferraro e Gioele De Cosmo, non sarà facile ripetere il quarto posto finale dell'anno scorso. I due rider del team Trek Selle San Marco, dopo il prologo di mercoledì, questa mattina alla Epic Israel hanno affrontato la "Queen Stage", la tappa più dura. 95,7 km con 1.650 metri di dislivello.

 

 

"Oggi è stato il giorno più duro della mia vita in bicicletta". - racconta il giovane piemontese De Cosmo - "Sono caduto in un pezzo veloce dopo 10km mentro ero nel gruppo, per fortuna niente di grave ma da quel momento per i restanti 85 km ho dovuto stringere i denti. Un grazie speciale a Damiano che mi è stato vicino".

 

 

Il suo capitano lo ha scortato fino all'arrivo ma anche lui ha sofferto: "Oggi è stata davvero massacrante, sassi, sassi e ancora sassi dappertutto. Portare a casa la pelle e le bici intere non era per niente scontato." E lo racconta uno che ha fatto la Cape Epic...

 

Fino al secondo punto di controllo in testa c'erano sei coppie con ben quattro minuti di vantaggio sul resto delle squadre, Trek Selle San Marco compresa. Nel finale sono rimaste solo tre formazioni che si sono giocate la vittoria proprio nel finale. A trionfare per il secondo giorno consecutivo i tedeschi Egger e Brandl che hanno completato i 95 km in 3:52:47 precedendo di 12 secondi gli austriaci Markt e Raggl e gli americani Finsterwald e Swenson. Decimo posto per Ferraro e De Cosmo arrivati dopo 13 minuti.

 

 

Venerdì c'è un'altra tappa lunga, 92,5km con 1.400 metri di dislivello. Come avete capito dal racconto dei nostri rider, il problema alla Epic Israel non sono ne l'altimetria e nemmeno la distanza, ma il fondo sconnesso della Galilea.

 

Ordine d'arrivo Prologo

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