La GimondiBike è per la terza volta francese. Stephane Tempièr la firma un'altra volta.

Iseo (BS): Il lago d'Iseo e la Franciacorta questa mattina hanno ospitato l'edizione numero 17 della GimondiBike, la granfondo intitolata a Felice Gimondi, Presidente del team Bianchi Countervail e leggenda del ciclismo mondiale. Per la sesta volta a mettere la sua firma sull'albo d'oro è un corridore straniero e per la gioia di Gimondi, indossava la casacca celeste.

 

Ci erano già riusciti nel 2003 lo spagnolo Josè Antonio Hermida, nel 2006 il francese Julien Absalon, l'anno successivo lo svedese Fredrik Kessiakoff e nel 2013 il colombiano Leonardo Paez. Dall'anno scorso la corsa è diventata un affare di Stephane Tempièr. Infatti anche oggi dopo un'annata indimenticambile il 31enne di Gap ha posto il suo sigillo regolando Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande.

 

GimondiBike podio maschile 2018

 

La gara

L'appuntamento questa mattina era per le 10:30, tardi rispetto all'orario di partenza della quasi totalità delle granfondo ma oggi questa scelta è risultata determinante. Questa mattina infatti ci si è svegliati sotto la pioggia poi però un'oretta prima del via ha cessato di scendere ed il cielo si è aperto tingendosi di azzurro quando se ne sono andate le nuvole.

 

Juri Ragnoli

 

Nel paddock c'erano a il campione italiano marathon Juri Ragnoli e Marco Aurelio Fontana che per la gioia dei tifosi si facevano fotografare. Il primo come sapete è fermo in seguito alla frattura alla spalla, "Fonzie" invece è arrivato per la seconda volta ad Iseo. La prima sua GimondiBike la corse più di dieci anni fa, quando non era ancora famoso.

 

 

Quando lo speaker Paolo Mei lo ha intervistato, Marco aveva a fianco il suo grande amico Giuseppe Lamastra e scherzando lo ha indicato tra i suoi favoriti. Sempre scherzando "Pippo" gli ha ricordato che quella volta.. gli era arrivato davanti. 

 

GimondiBike partenza

 

Dopo l'inno di Mameli cantato prima del via ci hanno pensato i corridori ad accendere la GimondiBike andando a 1000 all'ora sulla prima salita che in 9,5km portava fino alla località Marus. E' così tutti gli anni in questa corsa che si può definire un cross country lungo. I primi 12 chilometri tutti gli anni stabiliscono chi si giocherà la vittoria sulla seconda vera ascesa della GimondiBike, quella ai -6 dal traguardo.

 

GimondiBike 2017 azione

 

Questa mattina la storia si è ripetuta. I fotografi aspettavano i rider al termine della tosta discesa che da Marus portava la GimondiBike a fondovalle nell'abitato di Provezze. Dal bosco il primo a sbucare ed a mettere il piede a terra per affrontare la curva a destra è stato Tempièr seguito da Rabensteiner, dalla coppia Casagrande - Righettini quindi da Failli e De Cosmo.

 

 

 

Il Prorider, verso il quale c'erano grandi aspettative sbucava in settima posizione. Nella discesa molti hanno forato. Iniziava poi il lungo xc pedalando tra le colline della Franciacorta, caratterizzate da pianura e brevi strappi.

 

GimondiBike

 

Davanti alla GimondiBike si formava un terzetto composto da Tempièr, Rabensteiner e Casagrande che dopo 26 chilometri al castello di Passirano passava con un bel vantaggio sulla coppia Failli - Porro.

 

 

Dietro molto più staccato c'era un bel gruppetto formato da Marco Aurelio Fontana, Cominelli, Fruet, De Cosmo, Valerio e Saravalle.

 

 

Tra questi, 3 rider avevano un compagno di squadra nelle prime posizioni e quindi non "tiravano" vanificando ogni speranza di rimonta. Sembra di parlare di una corsa su strada, ma ogni tanto anche nella mountain bike, le tattiche servono. Fontana con Tempièr in fuga non poteva riportargli sotto un gruppo di potenziali avversari. Proprio lì al Castello Marco ha alzato lo sguardo verso la sua sinistra ed ha sorriso perché sui bastioni c'era sua moglie Bettina che lo stava salutando e filmando in diretta.

 

 


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