Campionati del Mondo Master XCO: In Patagonia Karin Tosato è d'oro

La lombarda nell'inferno della Patagonia con freddo, vento e pioggia si conferma campionessa del mondo. Argento della bresciana Simona Cè nella MW 45-49. Stessa medaglia ma tra gli uomini (65-69) per il toscano Marcello Bartolozzi, bronzo per il veneto Ivo Savi.

Villa La Angostura - Ieri, sabato 23 aprile, sul versante argentino delle Ande della Patagonia presso la stazione sciistica di Cerro Bayo, si è corsa la prima delle due giornate ai Campionati del Mondo di mountain bike cross country riservati ai corridori amatori, quelli che hanno in tasca la tessera da Master, hanno più di 35 anni e che l'anno scorso avevano corso in Francia a Praloup. Forse l'edizione iridata più partecipata di sempre anche se gli europei erano pochi (5 italiani), i sudamericani hanno partecipato in massa.

 

 

Pioggia, vento e freddo hanno caratterizzato le giornate di avvicinamento all'evento e anche le gare di sabato. La prima ad entrare in pista è stata la campionessa del mondo in carica, la bresciana Simona Cè, categoria Master 45-49. Tre giri in programma.

 

©fabiarriagadaphoto

 

Questo il racconto fatto sulla pagina Facebook della sua squadra, la Polisportiva Pertica Bassa MTB: «Una gara partita alle 14.30 ore Italiane, preparata in ogni dettaglio e con una condotta impeccabile, fatta di controllo della Spagnola Sandra Pastor nei primi due giri, in cui si è mantenuta in scia dell'avversaria per poi attaccarla e staccarla nell'ultima e decisiva tornata.

 

 

Ma la sorte questa volta gli ha voltato le spalle ed in un tracciato molto suggestivo ma allo stesso tempo tecnico e ricco d'insidie, un'apparente innocua pozzanghera attraversata in scioltezza a poco più di un km dal terzo sogno mondiale, ha riservato una spiacevole sorpresa, il taglio del copertone posteriore.» Simona Cè ha concluso il suo mondiale in seconda posizione (+4' 14'') davanti all'Argentina Paula Carolina Lopez (+8' 45''). 15 le atlete classificate.

 

 

L'altra italiana in gara era Karin Tosato (40-44 anni), insieme alla Cè aveva conquistato il mondiale l'anno scorso in Francia a Praloup, loro due insieme ad altri due atleti hanno soggiornato insieme in Argentina. Passata a difendere i colori del Lissone MTB in Patagonia si è confermata sul tetto del mondo vincendo nettamente, basta vedere il distacco sulla seconda, la spagnola Cristina Barberan Morales giunta al traguardo con un distacco di ben 8 minuti e 40 secondi, terza la brasiliana Juliane Bergamasco Giuseppin. 

 

Sul suo profilo Instagram oggi ha scritto: «La gara di ieri è stata la più dura della mia vita. Ho voluto correre col corto per indossare il tricolore; ho sofferto il freddo da metà del secondo giro, tremavo e non riuscivo a scaldarmi nemmeno in salita. Il corpo era anestetizzato dal freddo: bene per il mal di gambe, ma tremare in discesa e non sentire mani e piedi non è proprio il massimo, infatti sono caduta più volte. Il manettino del cambio all'inizio del secondo giro ha iniziato a funzionare male per via del fango ed ho temuto il peggio, cercando di cambiare il più delicatamente possibile. A scaldare il cuore il tifo caloroso sul percorso, che ho cercato di ricambiare al meglio con un sorriso congelato ed infangato ed un "Gracias!". Un grazie di cuore ad i miei compagni di avventura (Simo, Gianluca e Marcello) che, nonostante fossero su al campo gara dalle 8 di ieri ed abbiano corso tutti sotto l'acqua, con eroica generosità mi hanno fatto assistenza in gara al freddo (vi assicuro che, dopo una gara bagnata a certe temperature, si soffre il freddo finché non si è fatta una doccia calda).»

 

 

Gara durissima, con un tempo da mediofondo: 1:43:41 impiegati per completare quattro giri da 4,2 km. Ben 28 le partecipanti in questa fascia di età provenienti da Argentina, Venezuela, Cile, Stati Uniti, Brasile, Spagna e Colombia.

 

 

 

Podio anche per il toscano Marcello Bartolozzi (Cicli Taddei) nella gara dei Master 65-69 argento (+9' 07'') dietro allo spagnolo Armando Vidal Valle, bronzo per il bellunese Ivo Savi (+13' 14'' Bettini Bike). «È arrivato un altro argento.... dopo una gara sotto il diluvio, il freddo con le insidie del fango delle radici e delle pietre scivolose ..... forse anche questo è il bello di questo sport che non considera le condizioni ambientali e non si ferma di fronte a pioggia o neve, si parte e via e poi sarà quello che sarà». Così ha scritto oggi sulla sua pagina Facebook Bartolozzi. Da segnalare il 34° posto del veronese Gianluca Barilani (team Todesco) nelle Master 55-59.

 

Photo ©Fabian Arriagada

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