Al campionato italiano marathon della Val di Sole Juri Ragnoli e Maria Cristina Nisi sono imprendibili

Sono stati due assoli, con la salita del Rifugio Orso Bruno che è servita loro per fare la differenza. Mai in dubbio il terzo tricolore del top rider della Scott, podio per i Trek Selle San Marco Porro e Rabensteiner. Nella femminile, la Stropparo ai piedi dell'ultima salita si è avvicinata pericolosamente alla Nisi che ha riaperto il gas ed ha allungato nuovamente.

Malè (TN): La  Val di Sole Marathon, la gara più attesa della stagione ha assegnato le nuove ed ambitissime maglie tricolori della specialità marathon. Rispettando tutti i pronostici della vigilia, il bresciano Juri Ragnoli (Scott Racing Team) si è riconfermato campione italiano, mantenendo così la maglia che aveva già  conquistato lo scorso anno a Monteforte d'Alpone e che aveva portato con onore per tutta la stagione.

 

Juri Ragnoli campione italiano marathon

 

E' in un periodo di forma psicofisica invidiabile, raggiungendo traguardi che tutti i tor rider si sognano. A parte le corse che aveva già vinto in precedenza, ha vinto prima la Hero, poi si è sposato e la settimana successiva ha stracciato tutti alla Dolomiti Superbike.

 

Juri Ragnoli campione italiano marathon

 

Per questo motivo, alla vigilia veniva dato come imbattibile ed oggi Juri ha dimostrato che ci sono ancora sia la forma che la testa. Perché correre sapendo che tutti ti dicono che sei il più forte, non è facile e ad altri corridori avrebbe potuto fare brutti scherzi. Invece oggi è filato tutto liscio.

 

Juri Ragnoli campione italiano marathon

 

Ha staccato gli avversari appena la strada ha iniziato ad impennarsi e nessuno è più riuscito a vederlo. Una dimostrazione di potenza, che ha disarmato tutti gli avversari che ancora prima del via nella loro testa sapevano che oggi sarebbe stata una "mission impossibile" seguire il passo di Ragnoli. Anche oggi ha usato la Scott Scale RC 900 World Cup, con il reggisella telescopico Syncros.

 

Juri Ragnoli campione italiano marathon

 

"Sono veramente felice. Mi sentivo bene e durante la corsa sono rimasto concentrato fino alla fine. Volevo riconfermarmi e ho dato il massimo per raccogliere questo straordinario risultato che premia me stesso e tutto il team!.  Ringrazio in particolare mia moglie Claudia che come sempre è stata al mio fianco. Oggi si festeggia ma domani già con la testa verso i nuovi obiettivi."

 

Juri Ragnoli campione italiano marathon


Sul podio lo hanno affiancato Samuele Porro e Fabian Rabensteiner del "rinato" team Trek Selle San Marco, la squadra che ha sofferto tantissimo dopo aver partecipato alla Cape Epic. Il comasco è stato il primo a staccarsi dal gruppo portandosi da solo in seconda posizione, da dietro nella temibile "Trail Folgarida" il suo compagno di squadra  Rabensteiner, che ha stabilito il miglior tempo nel tratto cronometrato in discesa, si è portato in terza posizione e nell'ultima parte del percorso nessuno è riuscito più ad insidiarlo. 

 

Podio maschile podio maschile campionato italiano marathon

 

Porro a fine gara: "Onore a Juri perché si merita la maglia, sono contento della mia prestazione ed anche del team, visto che siamo saliti in due sul podio". Rabensteiner: "Sono molto contento, Juri era imprendibile. Dietro abbiamo provato a fare la gara per la seconda posizione. Quando Samuele ha attaccato in salita io dietro ho controllato poi all'inizio della discesa ho passato sia Mensi che Casagrande e in fondo ho preso Samuele che sull'ultima salita mi ha staccato." Anche l'altoatesino oggi ha usato il reggisella telescopico.

 

Fabian Rabensteiner al campionato italiano marathon

 

La corsa rosa

Maria Cristina Nisi (Bike Innovation) è la ragazza che come Ragnoli, veniva accreditata come una delle probabili protagoniste assolute e così è stato. Lo scricciolo grossetano, su un percorso adatto alle scalatrici si è portata al comando e più nessuno l'ha vista.  

 

Campionato italiano marathon, podio femminile

 

Ha regolato Annabella Stropparo e Elena Gaddoni. La vincitrice:  "E' stata una gara veramente dura ed è stata una bella battaglia, su un percorso veramente eccezionale. Mi godo questa vittoria e ..teniamo questa maglia fino al 2018." Maria Cristina è di Grossetto ma ora abita in Liguria a Albenga. "Dopo il decimo chilometro ho sorpassato la Stropparo che ho ma che all'imbocco dell'ultima salita mi ha quasi ripreso, a quel punto ho riaperto il gas e ho dato tutto fino alla fine."

 

Il percorso tricolore

70 km e 2.900 metri di dislivello e in settimana ce lo aveva descritto molto bene, proprio Juri Ragnoli: "Potremmo dividerlo in settori, il primo un saliscendi veloce e tecnico allo stesso tempo in sottobosco, il secondo una lunga salita, il terzo una lunga discesa tecnica ed il quarto quello più duro che decreterà il vincitore che dovrà quindi avere delle caratteristiche complete, di vero biker". Tutti i top rider, in sintesi, l'avevano definito un tracciato da scalatori, bravi anche nell'affrontare le discese tecniche.

 

Val di Sole Marathon

 

La gara

Lo start al campionato italiano marathon è stato dato alle 8:45 da piazza Regina Elena, un quarto d'oro dopo sono scattati gli iscritti alla Val di Sole Marathon,  alle 9:30 è poi toccato ai partecipanti sul percorso Classic. Dopo un tratto lanciato, è iniziato il primo tratto caratterizzato da saliscendi, a Fosinace nei pressi di Dimaro, dopo 15 km e poco più di mezz'ora di gara, in mezzo al bosco c'era il primo punto di assistenza  (feed zone) gremito dagli staff delle squadre, mai così numerosi come questa mattina. C'erano anche alcuni tifosi che si sono messi a suonare il clacson quando sono comparse le moto apripista. 

 

Val di Sole Marathon, Ragnoli al comando

 

Il primo a sorpassare il ponte che attraversa un tipico ruscello di montagna, era il  favorito, il campione italiano in carica Juri Ragnoli che oggi correva con la maglietta normale dello Scott Racing Team e non quella tricolore. Lo francobollavano Daniele MensiFabian Rabensteiner, Cristiano SalernoFrancesco Casagrande,  Samuele Porro e Cristian Cominelli. Leggermente staccati Pietro Sarai, Mattia Longa, Stefano Valdrighi e Paolo Colonna.


La Val di Sole Marathon iniziava la parte centrale del percorso, ossia in passaggio sulle montagne del Parco Adamello Brenta. Ad attendere i rider c'era la salita che in 25 km portava ai 2.200 del Rifugio Orso Bruno.

 

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