Tankwa Trek: Uno - due di Fumic e Avancini, già finita la corsa di Sam Gaze

Dopo il prologo di apertura oggi si è iniziato a fare sul serio con la prima delle tre tappe marathon. La coppia tedesco-brasiliana consolida la leadership.

Kaleo (Sudafrica): Dopo il velocissimo prologo di giovedì la Tankwa Trek è entrata nel vivo oggi con la prima vera e propria tappa, una marathon di 83 km e con 1.900 metri di dislivello. Le coppie di bikers hanno pedalato su un vecchio sentiero una volta utilizzato dagli agricoltori Boeri (coloni di origine olandese) per trasportare le merci con i carri trainati dai buoi. Si trova in mezzo ad una vallata, poi hanno iniziato la salita fino ad una bella pineta, è seguito il ritorno verso la vallata e l'arrivo al campo base di Kaleo.

 

 

Sveglia alle 4:00 di mattina perchè la partenza era programmata alle 6:30 questo per evitare le ore più calde quando il sole picchia forte laggiù in Sudafrica. La giornata è iniziata con la notizia che Sam Gaze, il talento neozelandese della Specialized partito regolarmente insieme al campione del mondo Under 23 Alan Hatherly, aveva dovuto abbandonare la corsa perchè non stava bene.

 

 

La tappa ha visto al comando fino alla fine otto corridori di quattro squadre. Con la maglia di leader i Cannondale Henrique Avancini (BRA) e Manuel Fumic (GER), al loro fianco la loro squadra B formata da Maxime Marotte (FRA) e Cameron Orr (GBR), poi c'erano i due danesi Simon Andreassen (Specialized) e Jonas Lindberg più il team di supporto Bulls formato da Urs Huber (SVI) e Stiebjahn (GER).

 

 

Nel finale velocissimo e tutto in pianura c'era sempre davanti Avancini che in questi primi due giorni sembra essere il rider con una marcia in più.

 

 

Le due squadre più esperte sono arrivate allo sprint e la somma dei tempi ha decretato che per il secondo giorno consecutivo a salire sul podio più alto dovevano essere Avancini e Fumic, appena sotto di loro la coppia svizzero-tedesca dei Bulls. Terza la squadra di supporto Cannondale, quarti due danesi.

 

 

Anche oggi hanno deluso Karl Platt e Alban Lakata, se ieri nel prologo avevano la giustificazione che essendo vicino ai 40 anni, hanno bisogno di "carburare" quindi di tappe lunghe per emergere, oggi che ne avevano l'occasione hanno preso quasi quattro minuti chiudendo la frazione al settimo posto.

 

 

Sabato è in programma la "King stage", una marathon con 2.200 metri di dislivello e 87 chilometri da percorrere.

 

Photo ©Daniel Coetzee e Zoon Cronje

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